All’Esercito 83 blindati anfibi VBA: via libera al programma congiunto con la Marina

Il Parlamento ha ricevuto in questi giorni la scheda programmatica che ufficializza l’acquisizione di 83 Veicoli Blindati Anfibi (VBA) per l’Esercito Italiano. Il mezzo, sviluppato da Iveco Defence Vehicles (IDV), è già in fornitura alla Marina Militare per la Brigata Marina “San Marco”, e ora sarà integrato anche nei reparti terrestri dell’Esercito, rafforzando le capacità interforze nelle operazioni anfibie e costiere.

Secondo quanto trapela dai documenti trasmessi alle commissioni parlamentari, i nuovi 8×8 saranno destinati principalmente al Reggimento Lagunari “Serenissima”, unità d’élite della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”, con una quota minore assegnata al 3° Reggimento Genio Guastatori.
Per il momento, risultano disponibili i fondi per i primi 14 mezzi, che rappresentano l’avvio operativo del programma.

Il progetto, dal valore complessivo di 877,5 milioni di euro, è articolato in due fasi:

• La prima, attualmente al vaglio delle Camere, ammonta a 206 milioni di euro e coprirà il periodo 2026-2037, includendo lo sviluppo, la produzione e l’omologazione di 4 prototipi pre-serie e la costruzione dei primi 10 VBA di serie, con relativo supporto logistico decennale.
• La seconda fase, del valore stimato di 671,5 milioni di euro, riguarderà la produzione dei restanti 69 veicoli e sarà oggetto di successivi decreti ministeriali da sottoporre nuovamente all’approvazione parlamentare.

Il VBA 8×8 di Iveco Defence rappresenta l’evoluzione del SuperAV, un mezzo già collaudato per impieghi anfibi e terrestri. Dotato di elevata protezione balistica e mine-resistenza, il veicolo può essere trasportato via mare e via aerea, garantendo mobilità in ogni ambiente operativo.

Per l’Esercito Italiano, l’introduzione del VBA segna un passo decisivo nel potenziamento delle capacità di proiezione dal mare, un settore in cui la Brigata “Pozzuolo del Friuli” e il Reggimento Lagunari “Serenissima” giocano un ruolo chiave.
L’obiettivo è favorire interoperabilità e sinergia operativa con la Marina, consentendo di schierare unità anfibie integrate in contesti multinazionali e NATO, con particolare riferimento al bacino del Mediterraneo e alle operazioni di risposta rapida.

In prospettiva, l’arrivo dei nuovi VBA permetterà all’Esercito di disporre di una componente anfibia autonoma e moderna, capace di supportare tanto missioni umanitarie quanto operazioni di combattimento in ambienti litoranei o fluviali.

Il primo lotto, previsto a partire dal 2026, segnerà così l’inizio di una nuova fase di cooperazione tra le Forze Armate italiane, in linea con il principio strategico della difesa integrata interforze.

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