USA Air Force valuta squadriglie di Droni da Combattimento CCA

CONDORALEXCONDORALEXAeronautica1 mese fa126 Visualizzazioni

L’Aeronautica statunitense sta valutando la creazione di squadriglie indipendenti dedicate ai droni da combattimento collaborativi – i cosiddetti Collaborative Combat Aircraft (CCA) – destinati a cambiare il volto della potenza aerea americana. L’annuncio è arrivato dal generale Kenneth Wilsbach, nominato nuovo Capo di Stato Maggiore dell’USAF, durante la sua audizione di conferma davanti al Comitato per i Servizi Armati del Senato. “Stiamo pensando che i CCA non saranno inseriti nelle attuali squadriglie di caccia, ma che avranno proprie unità autonome”, ha dichiarato Wilsbach, precisando che la formula potrà essere estesa anche alla Air Force Reserve e alla Air National Guard.

Il programma CCA è parte integrante del più ampio sistema Next Generation Air Dominance (NGAD), un ecosistema di piattaforme integrate – con e senza pilota – pensato per garantire la superiorità aerea statunitense nei conflitti futuri. I droni CCA, concepiti per operare in sinergia con i caccia di quinta e sesta generazione come l’F-35 e il futuro NGAD, avranno compiti di attacco, ricognizione, guerra elettronica e supporto alle missioni complesse. Secondo le prime previsioni, ogni nuovo velivolo con equipaggio potrà contare su più “wingman” robotici, con un rapporto di due droni per ogni NGAD.

USA Air Force valuta squadriglie di Droni da Combattimento CCA
USA Air Force valuta squadriglie di Droni da Combattimento CCA

Programma CCA: sviluppo, prototipi e basi operative

Nel 2024 le aziende General Atomics e Anduril Industries hanno ricevuto i primi contratti per lo sviluppo dei prototipi della cosiddetta “Increment 1”, la prima fase produttiva del programma. General Atomics ha già avviato i test di volo con il suo YFQ-42A, mentre Anduril è pronta a far decollare il proprio YFQ-44A. L’Air Force adotterà un approccio modulare, con più fasi successive (“increments”) che introdurranno capacità diverse e progressivamente più avanzate.

Il generale Wilsbach ha confermato che il programma “sta rispettando tempi, costi e obiettivi tecnici”, con una decisione finale di produzione prevista per l’anno fiscale 2026. In parallelo, l’USAF sta costituendo una CCA Aircraft Readiness Unit (ARU) presso la base di Beale, in California, che avrà il compito di mantenere i droni in stato di prontezza operativa e garantire un rapido schieramento in caso di emergenza.

La scelta di creare unità autonome dedicate nasce da esigenze di flessibilità strategica: separare i CCA dalle squadriglie con equipaggio consentirà di assegnarli di volta in volta a missioni e piattaforme differenti, massimizzandone l’efficacia. Inoltre, squadroni indipendenti potranno disporre di personale tecnico specializzato, semplificando la logistica, la manutenzione e la gestione dei sistemi autonomi avanzati.

USA Air Force valuta squadriglie di Droni da Combattimento CCA
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Verso una forza aerea distribuita e multi-dominio

Il concetto proposto da Wilsbach si inserisce nel processo di trasformazione più ampio che l’USAF sta affrontando: passare da una struttura tradizionale centrata sui velivoli con equipaggio a una forza distribuita, digitale e multi-dominio. I droni CCA agiranno come nodi intelligenti di una rete interconnessa di sensori e sistemi d’arma, in grado di condividere in tempo reale informazioni con caccia pilotati, sistemi spaziali e unità terrestri. L’obiettivo è ottenere rapidità decisionale, superiorità informativa e resilienza operativa, tre fattori chiave della guerra moderna.

La creazione di squadriglie autonome rappresenta una svolta concettuale: i droni non saranno più semplici supporti, ma forze combattenti autonome capaci di operare con livelli crescenti di indipendenza decisionale. Tuttavia, le sfide non mancano. L’interoperabilità tra droni e velivoli pilotati richiede sistemi di comando e controllo altamente sicuri, resistenti alle interferenze e agli attacchi cibernetici. Restano inoltre aperte questioni cruciali sui costi e sulle infrastrutture necessarie per basare e mantenere gli stormi di nuova generazione.

Nonostante queste incognite, il programma dei Collaborative Combat Aircraft si conferma come una delle iniziative più ambiziose della difesa americana. Se realizzato con successo, potrebbe ridefinire il concetto stesso di squadriglia aerea, fondendo intelligenza artificiale, autonomia e cooperazione uomo-macchina in un unico sistema operativo. Con le prime decisioni di produzione attese nel 2026 e l’entrata in servizio entro la fine del decennio, i CCA promettono di inaugurare la nuova era del potere aereo statunitense.

USA Air Force valuta squadriglie di Droni da Combattimento CCA

Fonte: https://defensescoop.com/2025/10/09/air-force-cca-drones-independent-squadrons-wilsbach/

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Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor. Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET e DIFESANEWS.COM. Blogger e informatico di professione

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