Shield AI ha svelato il progetto X-BAT, definito come il primo jet da combattimento a decollo verticale completamente pilotato da intelligenza artificiale. Un velivolo concepito per un futuro in cui la potenza aerea potrà essere proiettata ovunque, senza bisogno di piste, piloti o infrastrutture complesse.
L’X-BAT nasce dall’ambizione di unire autonomia totale, capacità multiruolo e flessibilità operativa. L’aereo, di tipo VTOL (Vertical Take-Off and Landing), può decollare e atterrare verticalmente, operando da navi, basi mobili o spazi ristretti in aree di combattimento.
La sua autonomia dichiarata supera le 2.000 miglia nautiche – oltre 3.700 chilometri – con una quota operativa massima di 50.000 piedi. Alimentato da un motore di classe F-16, il velivolo promette prestazioni da caccia multiruolo, ma con costi e requisiti logistici ridotti.

La fusoliera compatta (circa 8 metri di lunghezza e 12 metri di apertura alare) è progettata per minimizzare la segnatura radar e ospita una baia interna per armamenti aria-aria e aria-suolo, con ulteriori punti d’attacco esterni per carichi pesanti.
Il sistema di sensori consente il rilevamento e l’ingaggio di bersagli aerei o terrestri, supportato da una suite elettronica autonoma capace di operare anche in ambienti saturi di disturbi o priva di GPS.
Alla base del progetto vi è Hivemind, il software proprietario di Shield AI, già collaudato su droni e caccia sperimentali dell’aeronautica statunitense. L’azienda lo definisce “il cervello” dell’X-BAT: un sistema di intelligenza artificiale in grado di volare, manovrare e combattere senza alcun intervento umano, anche in scenari a comunicazione negata.
Con architettura aperta, Hivemind permette la piena integrazione del nuovo velivolo con gli ecosistemi US Navy e US Air Force, cooperando con aerei con equipaggio e con altri droni. In pratica, un wingman autonomo, capace di accompagnare un F-35, un F/A-18 o uno stormo di UAV, estendendone il raggio d’azione e la capacità di sopravvivenza.
Secondo Shield AI, un solo operatore a terra è sufficiente per gestire il decollo e la missione di più unità X-BAT, che si coordinano autonomamente nel teatro operativo. “Con decollo verticale, lunga autonomia e piena autonomia decisionale, X-BAT offre potenza di combattimento ovunque e in qualsiasi momento. È questo il futuro della potenza aerea”, ha dichiarato l’azienda nel comunicato ufficiale.
Il concetto operativo alla base dell’X-BAT riflette l’evoluzione della dottrina militare occidentale verso sistemi distribuiti, flessibili e meno vulnerabili. In scenari di conflitto ad alta intensità, dove infrastrutture e basi aeree sono obiettivi prioritari, la capacità di schierare velivoli senza bisogno di piste rappresenta un vantaggio strategico decisivo.

Gli analisti statunitensi vedono nel progetto una risposta alla necessità di dispersione e resilienza delle forze aeree moderne. L’X-BAT potrà operare da navi d’assalto anfibie, autostrade, piattaforme containerizzate o piste semi-preparate, riducendo drasticamente i tempi di reazione e i rischi logistici.
Al tempo stesso, l’integrazione dell’intelligenza artificiale apre nuove prospettive e interrogativi: la capacità di combattere senza intervento umano diretto solleva questioni etiche e giuridiche tuttora aperte. Tuttavia, per le forze armate che puntano alla superiorità tecnologica, la piena autonomia operativa rappresenta una tappa inevitabile.
Shield AI ha annunciato che i primi voli di collaudo con decollo e atterraggio verticale sono previsti per il 2026, mentre la piena capacità operativa è fissata per il 2028. La produzione in serie potrebbe iniziare nel 2029, aprendo la strada a un nuovo segmento di velivoli da combattimento autonomi.
Con l’X-BAT, gli Stati Uniti puntano a estendere il concetto di attritable airpower — la potenza aerea “sacrificabile”, numerosa e a basso costo — in grado di agire dove i caccia di quinta generazione non possono arrivare o rischierebbero troppo.
Se le promesse saranno mantenute, il progetto potrebbe ridefinire la nozione stessa di supremazia aerea: non più affidata ai grandi jet stealth, ma a stormi di droni intelligenti, coordinati e letali.

X-BAT: il jet VTOL a guida autonoma che ridisegna la guerra aerea
Fonte: https://shield.ai/
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