Università di Bologna, dopo la polemica sul corso negato all’Esercito emerge lo stop alla laurea magistrale in “Religioni, Storie e Culture”

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La decisione dell’Università di Bologna di disattivare la laurea magistrale in Religioni, Storie e Culture, corso interateneo nato nel 2022 in collaborazione con l’Università di Modena e Reggio Emilia e la Facoltà Teologica dell’Emilia-Romagna, ha sollevato un nuovo fronte polemico all’interno dell’Alma Mater. La chiusura arriva a pochi giorni dal caso del corso di Filosofia destinato ai cadetti dell’Accademia Militare di Modena, recentemente bloccato dall’Ateneo e già al centro di un dibattito acceso.

Secondo quanto emerso, la magistrale sulle religioni sarebbe stata sospesa per il basso numero di iscritti, appena 14 al debutto. Tuttavia, le modalità e i tempi della decisione hanno generato malumori profondi tra docenti e istituzioni coinvolte.

Un corso nato per favorire il dialogo interreligioso

La laurea magistrale, avviata con la benedizione del cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI, era stata pensata come un percorso innovativo capace di far dialogare discipline storiche, teologiche e antropologiche. L’obiettivo era formare specialisti capaci di comprendere e interpretare un panorama religioso sempre più complesso, contribuendo al dialogo interreligioso e alla coesione sociale.

Il nucleo di valutazione interno di Unibo aveva espresso criticità già un anno fa, citando il numero ridotto di studenti. A febbraio 2025, l’Ateneo ha poi comunicato l’intenzione di disattivare il corso, presentando la chiusura come un fatto ormai deciso al Consiglio di Dipartimento del 12 febbraio.

Nelle motivazioni formali sono stati richiamati fattori come l’aumento del costo della vita a Bologna, il calo demografico e la crescente attrattiva delle università telematiche, elementi considerati determinanti nel frenare l’espansione del corso.

La reazione dei docenti e degli Atenei partner

All’interno del Consiglio del corso di studi, riunitosi il 17 ottobre, diversi docenti hanno espresso “rammarico” e “sorpresa”, chiedendo almeno un periodo di prova aggiuntivo. Tuttavia, la posizione dei vertici è rimasta ferma: la disattivazione era già stata formalmente proposta agli organi competenti.

A colpire maggiormente è stata però la mancanza di comunicazione verso UniMoRe e la Facoltà Teologica, partner fondamentali del progetto. Una scelta definita “non in linea con lo spirito di collaborazione interateneo” e che ha sollevato critiche sul piano istituzionale.

Il professor Alberto Melloni, storico del Cristianesimo e promotore del corso, ha paragonato questa vicenda alla chiusura del percorso accademico destinato ai cadetti dell’Esercito. «Sono due episodi molto simili — sottolinea — perché in entrambi i casi ci si sottrae a un impegno preso, senza tener conto del peso istituzionale dei soggetti coinvolti».

Melloni ricorda che la richiesta dell’Esercito rimanda, in ultima istanza, al Capo dello Stato Sergio Mattarella, presidente del Consiglio Supremo di Difesa. E sottolinea come anche la magistrale soppressa fosse un progetto condiviso e firmato dal cardinale Zuppi, che non sarebbe stato informato preventivamente della scelta.

«Trovo preoccupante — afferma Melloni — che si lasci cadere un accordo interistituzionale senza neppure comunicarlo ai firmatari. Ma soprattutto si rinuncia a un modello di studio che funziona, capace di far dialogare teologie e religioni diverse: un antidoto necessario in tempi segnati da analfabetismo religioso crescente e da un antisemitismo che torna a diffondersi».

Una chiusura che riapre il dibattito sul ruolo dell’università

La soppressione del corso apre un nuovo fronte di confronto sul ruolo delle istituzioni accademiche nel favorire la formazione culturale e religiosa in una società complessa. Il tema investe direttamente la missione pubblica dell’università e la capacità di rispondere non solo alle logiche numeriche, ma anche a esigenze culturali e sociali più ampie.

Il dibattito, con ogni probabilità, è destinato a proseguire.

Università di Bologna, dopo la polemica sul corso negato all’Esercito emerge lo stop alla laurea magistrale in “Religioni, Storie e Culture”

Fonte: https://corrieredibologna.corriere.it/notizie/cronaca/25_dicembre_04/all-universita-di-bologna-salta-a-sorpresa-anche-la-laurea-magistrale-sulle-religioni-soppressa-senza-nemmeno-dirlo-a-zuppi-d0d9425f-d131-4279-bbdb-817983e8fxlk.shtml?refresh_ce

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Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor. Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET e DIFESANEWS.COM. Blogger e informatico di professione

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