Tianjin e il nuovo multipolarismo: le scelte dell’Italia/Europa

CONDORALEXCONDORALEXGeopoliticaInternazionali3 mesi fa146 Visualizzazioni

Il 31 agosto 2025 il presidente russo Vladimir Putin è atterrato a Tianjin, in Cina, per partecipare al vertice dell’Organizzazione per la cooperazione di Shanghai (SCO), invitato dal presidente cinese Xi Jinping. L’evento, che si svolge il 31 agosto e il 1° settembre, rappresenta l’incontro più imponente della SCO mai organizzato nella sua storia.

Un viaggio raro e significativo

Si tratta di una visita ufficiale di quattro giorni, una durata insolita per Putin, tanto che il consigliere del Cremlino Yury Ushakov ha sottolineato la sua eccezionalità.

Durante la sua permanenza, Putin sarà protagonista di diversi bilaterali di alto livello:

  • Con Xi Jinping, il perno strategico del viaggio;
  • Con il primo ministro indiano Narendra Modi;
  • Con il presidente turco Recep Tayyip Erdogan;
  • Potrebbe tenersi anche un faccia a faccia (ancora in corso di conferma) con il leader nordcoreano Kim Jong-un .

Obiettivi geopolitici e simbolici del summit

Il vertice SCO di Tianjin riunisce circa 20 capi di Stato, fra cui Putin, Modi e Pezeshkian (Iran), e si pone come piattaforma per rafforzare la cooperazione regionale in chiave anti-occidentale. Xi intende promuovere una visione multipolare del mondo, contrapposta alla strategia occidentale considerata incoerente.

Parallelamente, il summit mira a valorizzare il potenziale economico e militare del Global South, sottolineando al contempo la crescente dipendenza economica di Mosca da Pechino, che nel 2024 ha superato i 240-245 miliardi di dollari di scambi bilaterali .

Putin ha ribadito, in un’intervista a Xinhua, il suo sostegno al BRICS e ha criticato le sanzioni occidentali definite “discriminatorie”, sottolineando l’alleanza strategica “senza limiti” tra Russia e Cina.

Un momento chiave è rappresentato dall’incontro fra Xi Jinping e Narendra Modi a Tianjin, il primo in persona dopo il conflitto di frontiera del 2020. Xi ha affermato che i due Paesi — “il dragone e l’elefante” — devono cooperare, anziché sfidarsi, sfruttando le rispettive opportunità di sviluppo. Modi, da parte sua, ha commentato sui social: “Stiamo avanzando nella direzione positiva: fiducia, rispetto e sensibilità reciproca caratterizzano le nostre relazioni”.

Parata militare a Pechino: un colpo di scena simbolico

Il culmine spettacolare del viaggio di Putin arriverà il 3 settembre: egli parteciperà alla grande parata militare su Piazza Tienanmen in occasione dell’80º anniversario della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale.

Si tratta di un evento visivamente strategico per Pechino, che metterà in mostra le sue nuove capacità belliche, con Xi in prima fila, e simbolizzerà il peso crescente dei leader autoritari nel panorama mondiale. Fra gli invitati figurano Putin insieme a Kim Jong-un, oltre a numerosi capi di Stato asiatici e di organizzazioni internazionali — in totale 26 dignitari esteri.

Quali implicazioni per Italia ed Unione Europea

In sintesi, la diplomazia di Putin a Tianjin si articola su:

  • Rafforzare il legame strategico con Cina e BRICS, rispondendo alle pressioni occidentali;
  • Attivare bilaterali fondamentali (Xi, Modi, Erdogan…) per nutrire nuove alleanze;
  • Celebrare la parata di Victory Day come simbolo politico e militare della nuova ascesa orientale;
  • Insistere sul proposito di un mondo multipolare, frutto di crescente coordinamento tra le potenze euroasiatiche.

Il vertice SCO e la parata del 3 settembre non sono soltanto rituali diplomatici: rappresentano segnali che Italia ed Europa devono saper leggere con attenzione. La costruzione di un blocco alternativo guidato da Cina e Russia evidenzia una crescente frammentazione dell’ordine internazionale, con nuove piattaforme che cercano di attrarre attori strategici come India e Turchia.

Per l’Europa, e in particolare per l’Italia, ciò significa due cose. In primo luogo, la necessità di rafforzare l’autonomia strategica europea: l’UE non può permettersi di dipendere unicamente dagli equilibri imposti dalla NATO e dagli Stati Uniti, ma deve sviluppare una capacità autonoma di interpretare e rispondere a questi segnali, soprattutto sul piano energetico, industriale e tecnologico.

In secondo luogo, è fondamentale non cadere nella trappola di una nuova cortina di ferro diplomatica. Il dialogo con partner come India e Turchia, che oscillano fra Est e Ovest, potrebbe costituire per l’Italia una chiave per mantenere canali aperti ed evitare una polarizzazione totale. Roma, grazie alla sua posizione mediterranea e al suo ruolo in ambito NATO ed UE, ha la possibilità di proporsi come ponte diplomatico e commerciale, evitando di restare ai margini di un riassetto geopolitico che avanza rapidamente.

In definitiva, il messaggio che arriva da Tianjin è chiaro: l’Europa deve prepararsi ad agire in un mondo multipolare, dove l’influenza occidentale non è più esclusiva. Per l’Italia, questo comporta la sfida ma anche l’opportunità di giocare un ruolo da protagonista nel Mediterraneo e nel dialogo euroasiatico.

Tianjin - Putin, Xi, Modi ed Erdogan preparano il nuovo Multipolarismo

Fonte: https://www.theguardian.com/world/live/2025/aug/31/russia-ukraine-war-control-major-ukrainian-city-latest-updates-news-live

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Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor. Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET e DIFESANEWS.COM. Blogger e informatico di professione

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