Immaginiamo un’operazione del 9° Reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin” in un’area urbana ostile, o del Gruppo Operativo Incursori della Marina (GOI) impegnato in un’azione clandestina nel Mediterraneo. In scenari dove ogni secondo è cruciale, la possibilità di conoscere in tempo reale le condizioni fisiche di ciascun operatore potrebbe salvare vite e determinare l’esito di una missione.
Da un’idea nata per lo sport, questa capacità oggi è resa possibile da 6th SENSE, un sistema di sensori integrati nelle uniformi sviluppato dalla startup svedese WRLDS Technologies insieme alla slovena FireCat. Una tecnologia che promette di trasformare la divisa in uno strumento attivo di monitoraggio, unendo salute, sicurezza e performance operativa.
WRLDS nasce nel 2018 con l’obiettivo di misurare la precisione dei movimenti degli atleti. Un settore di nicchia, ma con un livello di accuratezza che ha attratto l’attenzione del mondo militare. Nel 2023, l’incontro con FireCat – azienda leader nelle forniture tessili per polizia, vigili del fuoco e forze armate – ha segnato la svolta.
Le Forze Speciali italiane sono tra le unità che più potrebbero beneficiare di questa convergenza tra sport tech e difesa. Reparti come il GIS dei Carabinieri o il 17° Stormo Incursori dell’Aeronautica affrontano missioni in cui la resistenza fisica, la capacità di gestire stress e la sopravvivenza individuale sono decisive.
Il sistema 6th SENSE risponde a questa esigenza, offrendo un monitoraggio continuo e discreto, capace di fornire al comando un quadro immediato delle condizioni del team sul campo.

La piattaforma si compone di due elementi:
Questo approccio riduce al minimo la trasmissione di informazioni, garantendo:
Per le Forze Speciali, che operano spesso in ambienti caratterizzati da guerra elettronica o disturbi alle comunicazioni, questa architettura rappresenta un vantaggio tattico notevole.
Un tratto distintivo del 6th SENSE è la modularità.
La tecnologia consente dunque di adattarsi alle diverse esigenze operative, dal contrasto al terrorismo internazionale fino alle missioni NATO all’estero.
I test di resistenza hanno dimostrato la robustezza del sistema: i sensori hanno superato prove a 800 gradi con lanciafiamme, mantenendo funzionalità. Una caratteristica essenziale per contesti CBRN (chimici, biologici, radiologici e nucleari) o incendi.
La semplicità è un’altra priorità: l’operatore deve solo accendere il dispositivo. Nessuna interfaccia, nessun display: chi è sul terreno deve concentrarsi sulla missione, non su un gadget da gestire.
L’adozione di sistemi come 6th SENSE si inserisce nella più ampia strategia di modernizzazione delle Forze Armate italiane, in particolare nella Digital Soldier Transformation, che punta a integrare soldati, sensori e sistemi di comando in un’unica rete operativa.
Per l’Italia, l’impiego di questa tecnologia potrebbe tradursi in:
WRLDS e FireCat stanno già valutando l’accesso a programmi NATO di accelerazione tecnologica, il che potrebbe favorire una futura adozione condivisa tra gli alleati.

Tecnologia indossabile e Forze Speciali italiane
Fonte: https://wrlds.com/
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