Il 27 agosto 2025 ha segnato una pietra miliare quando l’YFQ-42A, prototipo di Collaborative Combat Aircraft (CCA) sviluppato da General Atomics, ha effettuato il suo primo volo in California, rappresentando un passo cruciale verso una nuova era di guerra aerea autonoma.
L’YFQ-42A, progettato e sviluppato da General Atomics Aeronautical Systems, Inc. (GA-ASI), è ora in fase di test di volo in coordinamento con l’US Air Force. Si tratta di un traguardo storico che conferma la capacità dell’azienda di creare rapidamente nuove piattaforme a getto senza pilota, pensate per la produzione in larga scala a costi sostenibili.
Il velivolo si concentra su operazioni aria-aria semi-autonome ed è basato sul concetto “genus-species” introdotto con il dimostratore XQ-67A Off-Board Sensing Station (OBSS). Grazie all’ingegneria digitale e al know-how maturato con il jet MQ-20 Avenger®, GA-ASI ha accelerato il programma integrando un nucleo di autonomia addestrato in oltre cinque anni di test di volo, capace di fornire vantaggi decisivi ai combattenti del futuro.
David R. Alexander, presidente della divisione aeronautica di GA-ASI, lo ha definito un “momento straordinario” per l’azienda e l’Air Force.
Il Segretario dell’Air Force, Troy Meink, ha celebrato il risultato come prova di quanto possa realizzarsi “quando acquisizione innovativa incontra industria motivata”.
Il Capo di Stato Maggiore Gen. David Allvin ha sottolineato l’importanza di “andare veloce e imparare in fretta”: i CCA promettono di estendere portata, flessibilità e letalità in combattimento, ottimizzando la collaborazione uomo-macchina.
Il programma CCA dell’Air Force mira ad acquisire almeno 1.000 velivoli modulari, in grado di svolgere missioni di attacco, ricognizione, guerra elettronica o fungere da esca. La sigla YFQ-42A riflette la natura del progetto: “Y” per aereo pre-serie, “F” per fighter, “Q” per unmanned. Una volta avviata la produzione, la “Y” verrà rimossa.
GA-ASI, che ha già sviluppato oltre venti tipi di droni e consegnato più di 1.200 unità, produce ogni anno più di 100 velivoli presso il suo stabilimento di 5 milioni di piedi quadrati a Poway, California. I suoi sistemi hanno totalizzato quasi 9 milioni di ore di volo, con oltre 50 droni in volo ogni minuto in tutto il mondo.
Il programma punta su standard aperti (modular open systems architecture), concorrenza tra fornitori e aggiornamento continuo dei sistemi autonomi e missioni — un approccio agile e iterativo che riduce i rischi e consente rapidi miglioramenti.
Entro il fiscal year 2026, l’USAF deciderà quale dei due design — YFQ-42A di General Atomics o YFQ-44A di Anduril — passerà alla produzione.

Prima prova in volo per l’YFQ-42A: il drone “wingman” della U.S. Air Force prende il cielo
Fonte: https://www.defensenews.com/air/2025/08/28/first-flight-tests-begin-for-air-forces-drone-wingmen/
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