Dal 19 al 26 novembre 2025 la portaerei ITS Cavour e i caccia di quinta generazione F-35 italiani saranno tra i principali protagonisti di Neptune Strike 25-4, la quarta edizione della principale attività di Vigilanza Rafforzata (enhanced Vigilance Activity, eVA) della NATO.
L’esercitazione, guidata dal comando Naval Striking and Support Forces NATO (STRIKFORNATO) di Oeiras, in Portogallo, integra le capacità di due gruppi portaerei alleati: quello britannico della HMS Prince of Wales e quello italiano incentrato sulla Cavour, entrambi schierati nel Mediterraneo ma con capacità di proiezione su un’area vastissima, dal Baltico al Mar Nero fino al fianco sud-orientale dell’Alleanza.
La portaerei ITS Cavour, ammiraglia della Marina Militare, opererà sotto comando operativo NATO, confermando il ruolo dell’Italia come pilastro marittimo dell’Alleanza nel Mediterraneo.
Dal suo ponte di volo, la Cavour metterà a disposizione di Neptune Strike 25-4:
La presenza simultanea di due Carrier Strike Group (CSG) nel Mediterraneo, tra cui quello italiano, è un segnale politico e militare di grande rilievo: la NATO dimostra di poter concentrare rapidamente potenza aeronavale in un’area strategica, mantenendo al tempo stesso la capacità di operare verso Nord (Mar Baltico) e verso Est (Mar Nero e fianco sud-orientale).

Al centro del contributo italiano ci sono gli F-35 imbarcati sulla Cavour, parte delle capacità di quinta generazione messe in campo da Italia e Regno Unito.
Durante l’esercitazione, i velivoli di ultima generazione opereranno dal Mediterraneo ma condurranno missioni di attacco a lungo raggio su poligoni in:
Si tratta di un chiaro esempio di proiezione di potenza a lunga distanza: gli F-35 decollano dalla portaerei in mare aperto, penetrano in profondità nello spazio aereo di addestramento alleato e rientrano sulla nave, integrandosi con altri assetti dell’Alleanza, tra cui:
La combinazione tra portaerei Cavour e F-35 consente all’Italia di schierare una capacità completa di carrier strike di quinta generazione, in linea con i Paesi alleati più avanzati e perfettamente integrata nella postura di deterrenza e difesa della NATO.

Neptune Strike 25-4 non riguarda solo le operazioni marittime. L’Italia è al centro anche del dominio informativo e di sorveglianza, grazie al contributo fornito dalla base di Sigonella, in Sicilia.
Da qui operano i velivoli a pilotaggio remoto della NATO Intelligence, Surveillance and Reconnaissance Force (NISRF), che in questa edizione dell’esercitazione svolgeranno:
Questa capacità, unica nel suo genere all’interno dell’Alleanza, rafforza ulteriormente il ruolo dell’Italia come snodo strategico nel Mediterraneo per le operazioni NATO, sia sul piano operativo sia su quello infrastrutturale.

Neptune Strike 25-4 è parte del Project Neptune, lanciato nel 2020 per dimostrare che la NATO è in grado di integrare rapidamente forze navali e di strike multinazionali, anche su lunghe distanze.
Per l’Italia, questa esercitazione significa:
Le attività di Neptune Strike sono pianificate da tempo, di natura difensiva e nel pieno rispetto del diritto internazionale. Allo stesso tempo inviano un messaggio chiaro: l’Italia, con la sua portaerei e i suoi F-35, è in prima linea nel garantire la sicurezza collettiva e nel difendere “ogni centimetro” del territorio alleato.

Neptune Strike 25-4: Cavour e F-35 italiani protagonisti dello Scudo NATO






