ROMA – La Brigata Paracadutisti “Folgore”, punta di diamante delle capacità di proiezione rapida dell’Esercito Italiano, è al centro di un significativo sforzo di ammodernamento e potenziamento capacitivo. L’Annesso al Documento Programmatico Pluriennale (DPP) della Difesa 2025-2027 evidenzia come le priorità di investimento per la Grande Unità da Combattimento siano focalizzate sull’incremento della mobilità aviolanciabile e sul rinnovamento del supporto di fuoco.
I programmi confermano l’intenzione di dotare la Folgore di assetti cruciali per garantire una capacità nazionale di proiezione efficace e veloce, in grado di operare in scenari complessi e con ridotto preavviso.

Il programma di investimento più specifico e consistente per la Brigata è l’acquisizione dei Mezzi tattici aviolanciabili Ground Mobility Vehicle (GMV) ‘Flyer’.
Questo veicolo leggero, destinato congiuntamente al Comparto Forze Speciali e alla Folgore, è cruciale per la dottrina di impiego aviotrasportato. Il GMV ‘Flyer’ è progettato per essere aviotrasportato internamente da vettori come il CH-47, il CH-53 e il C-130, consentendo un dispiegamento rapido e garantendo ai reparti paracadutisti la possibilità di proiettare e concentrare forze in tempi brevissimi a distanze strategiche.
I piani prevedono l’acquisizione di 199 piattaforme specificamente destinate a equipaggiare un gruppo tattico pluriarma della Brigata Paracadutisti Folgore.
Impegno Finanziario (DPP 2025-2027): Il programma è sostenuto da risorse significative, con 9,08 milioni di euro stanziati per il 2025, 78,72 milioni di euro nel 2026 e 32,91 milioni di euro nel 2027.

Un altro pilastro della modernizzazione è il programma “Rinnovamento del Supporto di Fuoco Indiretto per le Forze Leggere con Capacità Specialistica” (SMD 06/2024), una categoria in cui la Folgore gioca un ruolo di primo piano.
Questo progetto è finalizzato a rinnovare la capacità complessiva di supporto di fuoco delle Brigate leggere e prevede una serie di acquisizioni chiave che eleveranno la potenza e la precisione d’ingaggio:
Il programma ha ricevuto un’integrazione di finanziamento di 65 milioni di euro a valere sulla Legge di Bilancio 2025.

Infine, la modernizzazione della Folgore è strettamente legata al potenziamento dell’equipaggiamento individuale e delle capacità C4 ISTAR (Comando, Controllo, Comunicazioni, Computer e Intelligence, Sorveglianza, Acquisizione Obiettivi e Ricognizione).
La Brigata è impegnata in sessioni di sperimentazione sui pacchetti tecnologici che compongono il nuovo Sistema Individuale di Combattimento (SIC). Tali attività sono volte a fornire alla Forza Armata un feedback immediato sull’utilizzo operativo di equipaggiamenti di nuova generazione, con particolare attenzione alla mobilità notturna e alla componente C4 ISTAR, elementi vitali per un reparto che opera in piccoli nuclei in ricognizione avanzata e acquisizione obiettivi.
I programmi delineati nel DPP 2025-2027 testimoniano un chiaro indirizzo della Difesa verso il mantenimento e l’evoluzione della Folgore come forza di manovra leggera, altamente specializzata e dotata di strumenti tecnologici all’avanguardia per le sfide future.
Cruciale per mantenere e migliorare il core business della Folgore è il programma dedicato al potenziamento e al rinnovamento della capacità aviolancistica. Questo programma è finalizzato all’acquisizione di paracadute e relative dotazioni d’aviolancio, di materiali ed equipaggiamenti per l’aviorifornimento, di piattaforme addestrative/formative e per la simulazione.
L’obiettivo è duplice: disporre di aviotruppe equipaggiate con materiali interoperabili e/o comuni per la condotta di operazioni avioportate e, contestualmente, potenziare la capacità di aviorifornimento a favore delle unità militari. In un’ottica di dual-use, questi assetti risultano idonei e versatili anche per operazioni di soccorso alla popolazione civile che si trovasse isolata a causa di calamità naturali.

La "Folgore" si proietta nel futuro: dal GMV 'Flyer' al Supporto di Fuoco 2.0. I Programmi Chiave del DPP 2025-2027
Fonte: https://www.difesa.it/content/notaaggiuntiva/30714.html
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