Dal 2021, anno della sua acquisizione da parte di Fincantieri, la società IDS (Ingegneria Dei Sistemi) ha progressivamente concentrato la sua attività nel dominio subacqueo. Già attiva nel campo della robotica, dei sistemi radar e dell’ingegneria elettromagnetica, IDS si è trasformata nel “cervello digitale” delle piattaforme e dei servizi subacquei del gruppo.
Il compito principale è lo sviluppo di sistemi digitali di missione, framework di autonomia e interfacce di controllo per governare assetti unmanned. L’obiettivo è chiaro: affrontare missioni caratterizzate da grandi distanze, comunicazioni limitate, fondali imprevedibili e condizioni operative mutevoli.
Il fiore all’occhiello della società è l’UMS (Underwater Management System), concepito non solo come software ma come vera piattaforma di orchestrazione missione.
L’UMS consente di pianificare, simulare, monitorare e riprogrammare assetti in più domini – marittimo, aereo, terrestre e cibernetico – con capacità predittive, AI per supportare decisioni e simulazioni digital twin per ridurre i rischi operativi.
Il sistema, già selezionato dalla Direzione degli Armamenti Navali (NAVARM) per equipaggiare le nuove fregate FREMM EVO, rappresenta uno standard modulare e scalabile per la Marina Militare Italiana. Inoltre, è in sviluppo una versione containerizzata, pensata per missioni speditive o l’integrazione su unità già in servizio.

Accanto al software, IDS lavora su piattaforme fisiche: i USV (Unmanned Surface Vessels). La prima unità, denominata SAND, è stata costruita nel 2019 e usata in numerose esercitazioni internazionali, comprese quelle NATO.
La nuova generazione prevede un USV da 11 metri progettato per operare in mare aperto per oltre 100 ore, con capacità di lancio e recupero di droni subacquei, funzioni di relè comunicativo e possibilità di armamento leggero remoto. La configurazione modulare permette di adattare la nave a missioni di sorveglianza, guerra antisommergibile, contrasto ai droni e protezione delle infrastrutture critiche.
Integrato direttamente con l’UMS, l’USV diventa parte di una rete coordinata di assetti, capace di reagire in tempo reale a minacce o mutamenti ambientali.

Per Fincantieri, IDS rappresenta il pilastro della trasformazione digitale del dominio subacqueo. In un contesto in cui le missioni diventano sempre più network-centriche, data-driven e autonome, le tecnologie sviluppate garantiscono non solo piattaforme all’avanguardia, ma soprattutto soluzioni future-ready.
Il binomio UMS-USV è destinato a potenziare notevolmente la capacità della Marina Militare Italiana, rafforzando anche il ruolo di Fincantieri come attore globale nell’innovazione marittima.

Fincantieri e IDS: la nuova frontiera delle missioni subacquee autonome - DEFENSANEWS.COM - Noticias defensa y seguridad






