Drone israeliano e Linea Blu: le implicazioni per la missione ONU in Libano

Il 24 settembre 2025 la Forza Interinale delle Nazioni Unite in Libano (UNIFIL) ha reso noto che un drone israeliano si è schiantato contro il quartier generale della missione a Naqoura, cittadina situata al confine meridionale del Libano. L’episodio, avvenuto nel pomeriggio, non ha causato vittime e il dispositivo è stato rapidamente neutralizzato.

La vice portavoce di UNIFIL, Kandice Ardiel, ha riferito su X che i peacekeepers esperti nello smaltimento di ordigni esplosivi hanno “immediatamente messo in sicurezza e neutralizzato il dispositivo”. È stato accertato che il drone non era armato, ma dotato di una telecamera.

Ardiel ha ricordato che, secondo la Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza ONU del 2006, è richiesto il rispetto dello spazio aereo e della sovranità libanese. Ha aggiunto che UNIFIL prende con serietà ogni episodio che coinvolga il personale, le installazioni o le operazioni della missione, e che verrà presentata una comunicazione ufficiale sull’accaduto.

Le Forze di Difesa Israeliane (IDF) hanno successivamente confermato che il drone apparteneva a loro. UNIFIL ha precisato che “il dispositivo è caduto da solo” e che non ha costituito una minaccia diretta.

Il ruolo di UNIFIL nel contesto libanese-israeliano

UNIFIL è stata istituita nel 1978 e rappresenta una delle missioni più durature delle Nazioni Unite. Oggi conta oltre 10.000 peacekeepers provenienti da 50 Paesi, impegnati nel mantenimento della stabilità lungo la Linea Blu, il confine tracciato dalle Nazioni Unite tra Libano e Israele.

Il mandato della missione, ampliato nel corso degli anni, comprende l’osservazione del cessate il fuoco, il supporto alle Forze Armate Libanesi e la tutela delle comunità civili nelle aree di operazione.

Le attività dei peacekeepers si concentrano sul monitoraggio di eventuali violazioni e sulla promozione del dialogo tra le parti. In più occasioni la missione ha svolto un ruolo di mediazione in situazioni delicate, contribuendo alla riduzione delle tensioni.

Episodi come quello di Naqoura dimostrano l’importanza della presenza di UNIFIL come elemento di stabilizzazione in un’area dove incidenti imprevisti possono creare situazioni di incertezza.

Escalation recenti e quadro attuale

Il più recente conflitto tra Israele e Hezbollah è iniziato nell’ottobre 2023, in seguito all’attacco di Hamas nel sud di Israele. Nei mesi successivi si è sviluppata un’escalation caratterizzata da scambi di razzi e bombardamenti, che si è protratta fino al novembre 2024, quando è stato raggiunto un cessate il fuoco.

Secondo la Banca Mondiale, il conflitto ha provocato oltre 4.000 vittime in Libano, tra cui numerosi civili, e danni stimati in circa 9,3 miliardi di euro. In Israele sono stati registrati almeno 27 morti, tra cui 80 soldati.

In questo contesto, UNIFIL ha continuato le proprie attività di monitoraggio lungo la Linea Blu, garantendo una presenza costante a sostegno della stabilità locale.

L’episodio di Naqoura ha evidenziato ancora una volta l’importanza della presenza di UNIFIL nel sud del Libano. Pur trattandosi di un evento senza conseguenze per il personale, la sua gestione ha dimostrato la preparazione dei peacekeepers e la rapidità degli interventi di sicurezza.

Il rispetto della Risoluzione 1701 e la continuità delle operazioni di monitoraggio rimangono elementi centrali per mantenere la stabilità lungo il confine tra Libano e Israele, in un’area dove la cooperazione internazionale continua a svolgere un ruolo fondamentale.