Il conflitto moderno è una sfida che si gioca non solo sul terreno, ma anche nei domini Cyber e dello Spettro Elettromagnetico. In questo scenario di trasformazione, il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Gagliano emerge come una figura centrale, la cui azione di comando e la cui esperienza nei sistemi C5I (Comando, Controllo, Comunicazione, Computer, Cyber e Intelligence) stanno imprimendo una decisa accelerazione alla trasformazione digitale dell’Esercito Italiano, con un focus cruciale sulle Forze di Supporto al Combattimento.

La visione del Generale Gagliano non è teorica, ma affonda le radici in un percorso che combina l’esperienza sul campo con la pianificazione strategica di vertice:
Questa azione è in perfetta continuità strategica con la linea impressa dalle massime leadership militari, tra cui il Gen. Carmine Masiello e il Gen. Claudio Graziano (ex Capo di SMD). Tale coerenza ha permesso di perseguire la trasformazione digitale come un obiettivo prioritario e non negoziabile.

Le Forze di Supporto al Combattimento (CS) — che includono unità cruciali come Artiglieria, Genio, Trasmissioni e Informazioni Tattiche — sono le prime a beneficiare e ad attuare questa svolta tecnologica. Il loro ruolo è vitale: fornire il sostegno essenziale per la manovra delle unità combattenti in un ambiente ad alta intensità.
L’impulso tecnologico del Gen. Gagliano mira a rendere queste forze più rapide e connesse attraverso diversi assi d’intervento. Sul fronte della precisione e della ricognizione, si sta lavorando per integrare sistemi C2 avanzati, sensori integrati e Intelligenza Artificiale (AI) per l’acquisizione delle minacce, un’evoluzione che consentirà al supporto di fuoco di operare con precisione chirurgica su un range operativo superiore ai 125 km, colmando un gap cruciale. Parallelamente, nel campo della Guerra Elettronica (EW), la priorità è rivolta al potenziamento della Resilienza Cibernetica e all’adozione di sistemi Counter-UAS (anti-drone), essenziali per garantire la comandabilità e la protezione delle linee di comunicazione in un ambiente ad alto tasso di connettività spettrale. Infine, per quanto riguarda le piattaforme e la mobilità, l’azione prevede l’integrazione del Veicolo Blindato Medio (VBM) 8×8 “Freccia” e l’introduzione del Light Utility Helicopter (LUH) (evoluzione dell’AW 169). Questi mezzi saranno totalmente interconnessi nei Posti Comando Digitalizzati, completando il cuore della Forza NEC (Network Enabled Capabilities).

Grazie alla visione strategica e all’azione del Generale Gagliano, le Forze di Supporto al Combattimento non saranno più solo reparti di sostegno, ma diventeranno il sistema nervoso centrale dell’Esercito. Questo ambizioso processo di completa digitalizzazione e ammodernamento proseguirà con decisione nei prossimi anni, essendo attivamente sotto il diretto impulso del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Generale Carmine Masiello, al fine di dotare lo strumento militare terrestre delle capacità tecnologiche necessarie per dominare il campo di battaglia multidominio del futuro.

L'Architetto Digitale dell'Esercito: L'Azione del Generale Giovanni Gagliano Comandante delle Forze di Supporto al Combattimento






