Un weekend di tensione ha scosso la provincia di Como, con un bilancio allarmante che vede cinque agenti delle forze dell’ordine feriti in due episodi separati. L’escalation di violenza ha costretto il sottosegretario all’Interno Nicola Molteni a convocare d’urgenza un vertice per l’ordine pubblico.
Il primo episodio si è verificato a Cantù, dove tre carabinieri sono rimasti feriti durante l’arresto di un 24enne italiano di origini marocchine, autore di furti e danneggiamenti su ben dodici auto. L’uomo ha aggredito i militari per evitare l’arresto e ha continuato a mostrare resistenza anche una volta in caserma. A suo carico sono stati raccolti sedici capi d’accusa. Nello stesso fine settimana, a Cantù, si sono verificati altri episodi di violenza, inclusi due accoltellamenti.

Poco dopo, ad Asso, due poliziotti sono stati speronati e trascinati dall’auto di un pusher, che ha cercato di fuggire a un controllo stradale. Gli agenti sono rimasti feriti nell’azione.
Di fronte a questi eventi, il sottosegretario Molteni ha ribadito la necessità di una risposta “immediata, risoluta e ferma”. Dopo aver sentito il prefetto, il questore e il comandante provinciale dei carabinieri, ha annunciato un imminente tavolo interforze sulla sicurezza. Molteni ha anche sottolineato che oltre il 50% dei reati predatori in Italia è commesso da cittadini stranieri, definendo il fenomeno come il principale “allarme sociale”. Ha concluso il suo intervento promettendo “tolleranza zero” contro chiunque porti delinquenza e paura nelle città.

Como, poliziotti e carabinieri feriti: l'emergenza sicurezza spinge il governo all'azione






