Si è conclusa il 6 agosto 2025 l’esercitazione Agile Spirit 25, una delle più rilevanti dimostrazioni di cooperazione militare tra alleati NATO e partner regionali. Per due settimane, oltre 2.000 militari provenienti da 14 Paesi si sono addestrati congiuntamente tra Georgia e Turchia, eseguendo operazioni a fuoco vivo, aviolanci, evacuazioni sanitarie e simulazioni di combattimento. Il tutto con un obiettivo comune: rafforzare l’interoperabilità, la prontezza e la stabilità nel Mar Nero.
Agile Spirit 25 ha visto la partecipazione attiva di truppe provenienti da Georgia, Stati Uniti, Turchia, Germania, Italia, Grecia, Moldavia, Romania, Bulgaria, Slovacchia, Lituania, Ucraina e Polonia, mentre le Forze Armate di Armenia e Giappone hanno preso parte in qualità di osservatori, sottolineando l’interesse globale verso la sicurezza e la cooperazione regionale. Giunta alla sua dodicesima edizione, Agile Spirit è co-diretta dalle Forze di Difesa Georgiane e dall’U.S. Army Europe and Africa, e si conferma una piattaforma essenziale per la cooperazione tra forze armate diverse.
“Abbiamo un obiettivo condiviso: la sicurezza della regione del Mar Nero”, ha dichiarato il colonnello americano Will Cox, co-direttore dell’esercitazione. Le attività principali sono state distribuite tra diversi centri addestrativi in Georgia – tra cui Vaziani, Norio, Krtsanisi e Senaki – e in Turchia, con aviolanci effettuati dalla base aerea di Incirlik fino a Kayseri.
Tra i mezzi impiegati figurano blindati, elicotteri UH-60 Black Hawk statunitensi e un elicottero AS332 Puma dell’esercito turco, mentre le Forze di Difesa Georgiane hanno messo a disposizione ulteriori mezzi da combattimento e piattaforme aeree. Il comando georgiano ha guidato l’intera manovra dal centro JTEC (NATO-Georgia Joint Training and Evaluation Center), affiancato da osservatori della 7th Army Training Command, incaricati di valutare le capacità dei centri addestrativi coinvolti.
Tra i momenti più significativi dell’esercitazione, figura l’aviolancio congiunto tra paracadutisti statunitensi e la 1ª Brigata Commando turca, condotto in Turchia. “Un’operazione difficile e rischiosa, dove la collaborazione e il coordinamento tra alleati sono fondamentali”, ha sottolineato il tenente colonnello Austin Commons, comandante dello squadrone 1-91 Cav della 173rd Airborne Brigade.
L’integrazione tra le forze non è stata solo tattica ma anche culturale e comunicativa. “Ogni paese ha il proprio stile di comando e le proprie abitudini – ha spiegato il tenente colonnello Jason Westmoreland – ma attraverso la fiducia reciproca e il dialogo si superano le difficoltà iniziali. A partire dall’ottavo giorno, si nota sempre un netto miglioramento nella comunicazione”.
Westmoreland ha diretto la Command Post Exercise come comandante di divisione, offrendo una supervisione cruciale alla 2ª Brigata Multinazionale, composta da personale georgiano, statunitense e di altre nazioni NATO. L’obiettivo era quello di esercitare il comando e controllo, simulare scenari complessi, e testare la capacità di risposta coordinata a minacce esterne, attraverso l’uso di centri di simulazione digitali.

Anche le operazioni mediche e logistiche hanno avuto un ruolo centrale. La 3rd Battalion, 501st Aviation Regiment, della 1st Armored Division, ha condotto attività MEDEVAC, addestramento su carichi caldi e freddi e trasporto aereo, rafforzando le capacità di evacuazione sanitaria in contesti multinazionali. “Operare in ambienti misti significa spiegare, validare e uniformare le procedure – ha detto il capitano Andrew Caldwell, pilota di elicotteri HH-60 –. È fondamentale sapere come e quando richiedere l’intervento MEDEVAC. Agile Spirit ci ha offerto un’occasione preziosa per farlo.”
Il valore formativo e strategico di Agile Spirit 25 è stato ampiamente riconosciuto dai comandi partecipanti. Il colonnello Davit Gagua, comandante del JTEC, ha sottolineato l’importanza della cooperazione “nel condividere esperienze operative legate alle sfide militari globali attuali, rafforzando reciprocamente le capacità di risposta”. Una visione condivisa anche dal tenente colonnello Giorgi Jalagonia, comandante del 22° Battaglione Multinazionale, secondo cui “questa è una rara opportunità per conoscere da vicino diversi sistemi d’arma e migliorare la reattività collettiva”.
L’esercitazione ha messo alla prova l’intera catena di comando: dalla pianificazione congiunta, ai convogli interni in Georgia, fino al coordinamento simultaneo su più poligoni e basi. “Abbiamo imparato a fidarci dei nostri leader e ad operare in autonomia nel rispetto delle intenzioni del comandante”, ha detto Commons. Un’esperienza formativa, non solo per i paracadutisti americani, ma per tutte le forze partecipanti.
Agile Spirit, nato nel 2011 e guidato dal 2018 dallo U.S. Army Europe and Africa, continua a rappresentare un banco di prova per migliorare la combat readiness delle forze terrestri alleate. In chiusura, il colonnello Cox ha ringraziato i paesi ospitanti: “Georgia e Turchia ci hanno accolto con grande professionalità. Torneremo per nuove esercitazioni”.

Alla cerimonia finale, tra inni, bandiere che si abbassano e soldati schierati, è emerso un messaggio chiaro: la missione continua, le relazioni restano, e se chiamati, questi alleati sapranno combattere insieme.

Agile Spirit 25: Unità e Prontezza Operativa nel Cuore del Mar Nero - DEFENSANEWS.COM - Noticias defensa y seguridad






