L’aeroporto di Aalborg, in Danimarca, è stato chiuso nella serata di mercoledì 24 settembre a causa della presenza di droni nello spazio aereo circostante. La decisione è arrivata appena due giorni dopo l’analogo episodio che aveva già costretto le autorità a bloccare per diverse ore il principale hub del Paese, l’aeroporto di Copenaghen, sollevando nuove preoccupazioni sulla sicurezza delle infrastrutture critiche europee.
Secondo la polizia nazionale danese, i droni osservati sopra Aalborg hanno mostrato modalità di volo simili a quelle rilevate a Copenaghen. L’aeroporto di Aalborg, infatti, non è solo uno scalo civile, ma anche una base militare, circostanza che rende l’incidente particolarmente delicato.
La polizia dello Jutland Settentrionale ha dichiarato che “più di un drone” è stato visto nei pressi dell’aeroporto, con luci accese, intorno alle 21:44 locali (19:44 GMT) di mercoledì. Gli apparecchi sono rimasti nello spazio aereo fino a dopo mezzanotte, quando le autorità hanno aggiornato la stampa.
Eurocontrol, l’organizzazione europea per la gestione del traffico aereo, ha imposto un “tasso zero” di arrivi e partenze fino alle 04:00 GMT di giovedì, bloccando completamente l’attività dello scalo. Tre voli sono stati dirottati verso altri aeroporti.
Martedì, il governo danese aveva definito l’episodio di Copenaghen come “l’attacco più grave mai subito dalle infrastrutture critiche del Paese”, collegandolo a una serie di sospette incursioni di droni russi e ad altre attività destabilizzanti registrate in Europa.
Anche la Norvegia, lunedì sera, era stata costretta a chiudere per circa tre ore lo spazio aereo sopra Oslo, sempre a seguito di segnalazioni di droni. Le autorità di Oslo e Copenaghen sono in stretto contatto per le indagini, ma non è ancora stata stabilita una connessione certa tra i diversi episodi.
La polizia danese ha chiarito che è ancora troppo presto per determinare chi sia l’attore dietro questi voli e quali possano esserne gli obiettivi. Per ora, non risultano pericoli diretti per i passeggeri né per i residenti nelle aree circostanti.
Le indagini proseguono sul posto, mentre cresce l’allarme in tutta Europa per una nuova ondata di incursioni aeree che, se confermate di matrice ostile, potrebbero rappresentare una minaccia concreta non solo per la sicurezza civile, ma anche per quella militare.

Danimarca, chiuso l’aeroporto di Aalborg per allarme droni, due giorni dopo l’incidente di Copenaghen






