La United States Space Force (USSF) è la più giovane branca delle Forze Armate statunitensi e rappresenta una delle scommesse strategiche più ambiziose del Pentagono. Nata ufficialmente il 20 dicembre 2019, è la sesta forza armata indipendente degli Stati Uniti e la prima a essere istituita dal 1947. La sua missione è chiara: organizzare, addestrare ed equipaggiare forze militari per proteggere gli interessi americani e degli alleati nello spazio, fornendo al tempo stesso capacità spaziali integrate alle altre componenti delle forze armate.
La Space Force si colloca sotto il Dipartimento dell’Aeronautica, in modo analogo a quanto accade per i Marines con la Marina. Il suo quartier generale è situato alla Peterson Space Force Base in Colorado, mentre il comando supremo fa capo al Pentagono.
Con il motto “Semper Supra” (“Sempre al di sopra”), la USSF segna il passaggio dall’era dell’aviazione strategica a quella della militarizzazione dello spazio, un dominio che sempre più si conferma come cruciale tanto quanto terra, mare, aria e cyberspazio.
L’esigenza di una branca militare dedicata allo spazio è nata dalla crescente dipendenza delle operazioni militari moderne dalle infrastrutture orbitali. GPS, comunicazioni satellitari, osservazione e intelligence da satellite sono strumenti indispensabili per il coordinamento delle forze armate.
Secondo l’allora Segretario dell’Aeronautica Frank Kendall, la resilienza spaziale è un imperativo: senza la protezione e l’evoluzione delle capacità orbitali, le forze terrestri e navali non sarebbero in grado di sopravvivere e operare in scenari ad alta intensità. Avversari come Cina e Russia hanno sviluppato capacità anti-satellite (ASAT), cyberattacchi e sistemi di guerra elettronica capaci di minacciare le costellazioni spaziali americane.
Il risultato è stato un ripensamento radicale delle architetture satellitari: non più poche piattaforme grandi e vulnerabili, ma una distribuzione di satelliti più piccoli, più numerosi e collocati in orbite diversificate, in modo da garantire ridondanza e continuità operativa.

La struttura della Space Force è complessa e articolata, riflettendo la varietà di missioni che spaziano dall’allerta missilistica al cyberspazio, dall’intelligence alla guerra orbitale.

La Space Force gestisce sistemi radar e satellitari cruciali per la difesa americana:

Un aspetto distintivo della USSF è l’uso dei wargame spaziali come strumento di sviluppo dottrinale. Lo Schriever Wargame, giunto alla sua 25ª edizione, coinvolge oltre 350 partecipanti da industria e forze armate alleate.
Nel 2024, l’esercitazione si è concentrata sull’Indo-Pacifico, identificando cinque concetti tecnologici emergenti per i prossimi dieci anni. Per la prima volta verrà pubblicato un rapporto di valutazione condiviso con gli alleati, un passo verso una cooperazione internazionale più stretta.
Entro il 2027, la Space Force punta a trasformare lo Schriever Wargame in un evento multinazionale, con obiettivi e scenari definiti congiuntamente da tutti i partecipanti.

La Space Force è ancora in fase di crescita e consolidamento, ma il suo ruolo è destinato a diventare centrale nelle dinamiche di sicurezza globale. Lo spazio, un tempo dominio di esplorazione e cooperazione scientifica, è ormai un ambiente operativo conteso, dove la supremazia tecnologica equivale a supremazia militare.
Gli Stati Uniti hanno deciso di affrontare questa sfida creando una forza armata dedicata, con risorse, dottrina e catena di comando indipendenti. Il cammino non sarà semplice: occorreranno investimenti ingenti, decisioni politiche coraggiose e una stretta collaborazione con gli alleati.
Come ha affermato il Generale Guetlein:
Stiamo cercando di stabilire norme di comportamento sicure e responsabili, ma al tempo stesso dobbiamo essere efficaci. E per esserlo dobbiamo dispiegare capacità credibili per contrastare la minaccia.

Accanto al percorso di crescita e consolidamento della U.S. Space Force, il Pentagono ha avviato nel 2025 il programma Golden Dome for America, affidato al generale Michael Guetlein.
Si tratta di un progetto da circa 175 miliardi di dollari, pensato per creare uno scudo antimissile stratificato in grado di proteggere il territorio statunitense da minacce sempre più sofisticate: ICBM, missili ipersonici e da crociera avanzati.
Il Golden Dome integra sensori spaziali, intercettori terrestri, reti radar e capacità di guerra elettronica, in una visione che vede lo spazio come primo anello di difesa. Per la sua portata, è stato paragonato a un moderno “Progetto Manhattan” della difesa, e rappresenta uno dei programmi più ambiziosi mai intrapresi dal Dipartimento della Difesa.
La gestione è centralizzata: il generale Guetlein riporta direttamente al Vice Segretario della Difesa, coordinando industria, università, laboratori nazionali e agenzie federali.
Il progetto non è solo tecnologico, ma anche politico-strategico: mira a rafforzare la deterrenza nucleare e ad assicurare che gli Stati Uniti mantengano un vantaggio decisivo rispetto a Cina, Russia e altri potenziali avversari.

La creazione della Space Force e programmi colossali come il Golden Dome for America dimostrano che gli Stati Uniti stanno investendo nello spazio non solo come dominio operativo, ma come fondamentale pilastro della sicurezza nazionale. In un’epoca in cui le minacce arrivano dall’orbita e la tecnologia evolve a ritmi sempre più rapidi, lo spazio diventa il terreno dove si deciderà il futuro degli equilibri strategici globali.
La sfida non riguarda soltanto l’America, ma coinvolge inevitabilmente alleati e avversari, in un contesto in cui la supremazia orbitale si traduce in capacità di deterrenza, difesa e influenza geopolitica.
In definitiva, la Space Force non è soltanto la nuova frontiera delle forze armate statunitensi, ma l’emblema di come la corsa allo spazio sia ormai la chiave per comprendere la guerra e la pace del XXI secolo.
Fonti:
https://www.defensenews.com/space/2025/08/18/could-this-wargame-shape-the-future-of-the-space-force
https://www.airandspaceforces.com/app/uploads/2024/06/Almanac2024_Fullissue_V11.pdf
https://www.lockheedmartin.com/en-us/capabilities/missile-defense/golden-dome-missile-defense.html
https://www.csis.org/analysis/americas-golden-dome-explained






