Grand Crossing 2025: il Genio italiano in prima linea nella NATO

CONDORALEXCONDORALEXInternazionali4 mesi fa140 Visualizzazioni

Nei giorni scorsi, un’unità di livello compagnia rinforzata della Brigata Genio, su base 2° Reggimento Genio Pontieri di Piacenza e Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore, ha preso parte in Germania all’esercitazione multinazionale “Grand Crossing 2025”. L’attività, organizzata dalla 9^ Brigata corazzata tedesca, era finalizzata a testare e validare, a livello NATO, le capacità del 130° Battaglione anfibio anglo-tedesco nel superamento di corsi d’acqua inguadabili (Wide Wet Gap Crossing).

L’unità italiana ha affrontato un impegnativo scenario operativo, che ha previsto movimenti stradali diurni e notturni per circa 660 km, con pernottamenti in accampamento tattico. L’intera esercitazione ha richiesto un notevole sforzo logistico, reso possibile grazie al perfetto coordinamento tra le componenti operative e quelle di supporto.

La compagnia pontieri, composta principalmente da militari del 2° Reggimento Genio Pontieri, ha operato lungo i fiumi Reno e Weser, realizzando rispettivamente un servizio di traghettamento e la posa di un ponte galleggiante motorizzato PGM in supporto al battaglione anglo-tedesco e in cooperazione con una compagnia genio olandese. L’iniziativa ha evidenziato ancora una volta il livello di preparazione e l’alto standard professionale del Genio militare italiano, anche in un contesto internazionale.

Un ponte galleggiante lungo 90 metri: eccellenza e interoperabilità

Il momento culminante dell’esercitazione ha visto i pontieri italiani protagonisti dell’installazione di un ponte galleggiante motorizzato PGM di circa 90 metri sul fiume Weser, mantenuto in funzione per ben otto ore e attraversato da oltre 300 veicoli blindati e logistici della Grande Unità corazzata tedesca. Il ponte PGM, in servizio nelle Forze Armate italiane dal 1994, ha dimostrato ancora una volta la propria affidabilità operativa anche nel confronto con i sistemi alleati di più recente concezione.

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L’attività è servita anche come banco di prova per la validazione tecnica del PGM, sottolineando la capacità italiana di mantenere attivi e performanti sistemi di proiezione logistica anfibia anche in ambienti operativi evoluti. Il Reggimento Genio Ferrovieri, unico in ambito nazionale e NATO per le capacità logistiche su rotaia, ha garantito il trasporto strategico del materiale – circa 1 km lineare – impiegando un piano caricatore militare scomponibile. Anche questo segmento dell’operazione ha permesso di esercitare la specificità delle capacità di proiezione ferroviaria, che rappresentano un unicum in campo europeo.

L’esercitazione ha rafforzato l’interoperabilità tra le forze genio di diversi Paesi (Italia, Regno Unito, Germania e Paesi Bassi), grazie alla condivisione di dottrina, tecniche e procedure. Un’occasione formativa importante anche per i junior leader, che hanno potuto confrontarsi sul campo con colleghi stranieri, ampliando competenze, approccio e visione operativa.

Addestramento congiunto, messaggio di deterrenza e sicurezza condivisa

L’intera esercitazione si è svolta in contesti aperti alla popolazione, offrendo un chiaro segnale della presenza e della preparazione delle Forze della NATO, non solo agli occhi delle comunità locali, ma anche come messaggio di deterrenza e coesione strategica. La professionalità delle unità italiane non è passata inosservata: le autorità militari tedesche hanno pubblicamente apprezzato l’impegno delle unità del Genio dell’Esercito Italiano, evidenziando il valore aggiunto della loro partecipazione, soprattutto considerando la distanza dalla madrepatria e la complessità logistica affrontata con successo.

In questo quadro, la Brigata Genio continua a svolgere un ruolo centrale nell’approntamento e addestramento delle proprie unità, in linea con i compiti tipici del Genio del Supporto Generale. La capacità di schierarsi rapidamente, operare in ambienti complessi e integrarsi con le forze alleate rende il Genio italiano una componente indispensabile nelle operazioni multilaterali.

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L’impegno in esercitazioni congiunte come “Grand Crossing 2025” non è solo un momento di addestramento tecnico: è uno strumento strategico per rafforzare la postura nazionale di sicurezza e difesa, migliorare la credibilità dell’Italia in ambito NATO e contribuire a una cultura della cooperazione operativa tra alleati.

La partecipazione dei pontieri italiani ha messo in luce l’importanza delle professionalità radicate nei reparti storici del Genio dell’Esercito, che sanno operare con efficacia anche al di fuori del territorio nazionale. La presenza italiana in Germania è quindi il simbolo concreto di un impegno per la sicurezza collettiva, fondato su competenze tecniche, visione strategica e spirito di collaborazione.

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Fonte: https://www.esercito.difesa.it/comunicazione/Pagine/Conclusa-l%E2%80%99esercitazione--%E2%80%9CGRAND-CROSSING-2025%E2%80%9D.aspx

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Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor. Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET e DIFESANEWS.COM. Blogger e informatico di professione

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