Guerra e deterrenza: l’Ue lancia il Corridoio Militare contro la minaccia russa

CONDORALEXCONDORALEXInternazionali2 settimane fa125 Visualizzazioni

L’Unione europea sta creando un vero Shengen militare, un corridoio militare, per permettere a truppe e mezzi alleati di spostarsi rapidamente da ovest a est in caso di crisi, soprattutto verso il fianco orientale NATO.

Otto Stati membri – Belgio, Repubblica Ceca, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Polonia, Slovacchia e Lituania – hanno firmato una lettera d’intenti per creare la Central North European Military Mobility Region.

Questa regione di mobilità militare si basa sul corridoio già esistente tra Paesi Bassi, Germania e Polonia e viene estesa:

  • verso ovest, includendo Belgio e Lussemburgo;
  • verso est, includendo Lituania, Repubblica Ceca e Slovacchia.

L’obiettivo è disporre di un corridoio continuo per il rapido transito di truppe e equipaggiamenti tra Mare del Nord, Europa centrale e Baltico, attraverso regole comuni su:

  • attraversamento delle frontiere,
  • autorizzazioni ai movimenti,
  • scambio di informazioni operative,
  • pianificazione congiunta delle infrastrutture.
Guerra e deterrenza: l’Ue lancia il Corridoio Militare contro la minaccia russa
Guerra e deterrenza: l’Ue lancia il Corridoio Militare contro la minaccia russa

Il pacchetto Ue sulla mobilità militare

Parallelamente, la Commissione europea presenta un Military Mobility Package che completa il quadro politico e normativo del nuovo corridoio.

Il punto centrale è la riduzione dei tempi di autorizzazione per il transito militare:

  • massimo 3 giorni in tempo di pace per approvare la richiesta di passaggio;
  • massimo 6 ore in emergenza, con presunzione di via libera se non ci sono obiezioni.

Per rendere operativo lo “Schengen militare”, il pacchetto prevede:

  • un sistema di risposta rafforzata sul modello del Meccanismo di protezione civile;
  • un “pool di solidarietà” in cui gli Stati mettono a disposizione treni, traghetti e trasporto aereo strategico utilizzabili da altri;
  • un catalogo dei mezzi a duplice uso (civile/militare) messi a disposizione da operatori privati;
  • un gruppo di coordinamento nazionale per la mobilità militare con un referente per ciascun Paese Ue.

Questo gruppo dovrà dare priorità a circa 500 progetti infrastrutturali (strade, ferrovie, porti, aeroporti, ponti, gallerie) necessari ad adeguare la rete europea alle esigenze di convogli pesanti.

Il fabbisogno stimato è di circa 100 miliardi di euro. Finora l’Ue ha stanziato solo una quota limitata, ma Bruxelles punta a combinare:

  • fondi dedicati alla mobilità militare,
  • fondi di coesione per infrastrutture a duplice uso,
  • strumenti come il programma di prestiti per la difesa SAFE.
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Il ruolo della Lituania e le sfide per l’Europa

La Lituania è al centro del nuovo sistema. Confina con la Bielorussia e con l’enclave russa di Kaliningrad e rappresenta un punto chiave per la difesa del corridoio di Suwałki, il tratto di territorio tra Polonia e Lituania considerato tra i più vulnerabili della NATO.

Vilnius sta già adeguando le proprie infrastrutture:

  • aggiornamento della Via Baltica agli standard militari;
  • potenziamento della direttrice Lazdijai–Alytus–Vilnius per aumentare la capacità di traffico nel Suwałki Corridor;
  • miglioramento dei collegamenti interni tra le aree di dispiegamento e i poligoni di Pabradė e Rūdninkai.

La Lituania propone inoltre una Tri-Baltic Military Mobility Zone tra i Paesi baltici, per collegare verso nord la nuova regione di mobilità centro-nord europea in un’unica area continua di rapido movimento militare.

Restano però tre grandi sfide per tutta l’Europa:

  1. Normative diverse tra Stati su permessi, limiti di peso/dimensioni, dogane e procedure di sicurezza.
  2. Infrastrutture insufficienti a sopportare il transito regolare di mezzi pesanti militari.
  3. Capacità logistiche disomogenee tra Paesi, che richiedono meccanismi strutturati di condivisione di mezzi e competenze.

Lo “Schengen militare” e la nuova regione di mobilità nascono proprio per rispondere a queste criticità, con un obiettivo politico chiaro: rendere credibile la capacità dell’Ue e della NATO di rinforzare il fianco orientale non in mesi, ma in giorni.

Guerra e deterrenza: l’Ue lancia il Corridoio Militare contro la minaccia russa

Fonte: https://it.euronews.com/my-europe/2025/11/19/lue-lancia-uno-spazio-schengen-militare-gli-stati-avranno-da-6-a-72-ore-per-mobilitarsi-in?utm_source=firefox-newtab-it-it

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Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor. Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET e DIFESANEWS.COM. Blogger e informatico di professione

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