L’Esercito degli Stati Uniti sta accelerando l’integrazione di intelligenza artificiale (AI) e machine learning (ML) per affrontare una delle sfide più complesse del campo di battaglia moderno: la gestione di uno spazio aereo sempre più affollato e complesso. È quanto emerge da una Request for Information (RFI) pubblicata dal Program Executive Office of Intelligence, Electronic Warfare and Sensors (PEO IEW&S), nell’ambito del programma Next Generation Command and Control (NGC2).
La crescente diffusione di sistemi aerei senza pilota (UAS), droni kamikaze (loitering munitions), elicotteri e velivoli convenzionali ha messo sotto pressione i tradizionali sistemi di gestione dello spazio aereo. “Il ritmo, la scala e la complessità delle operazioni odierne richiedono soluzioni più intelligenti”, si legge nella RFI.
L’obiettivo del programma è duplice:
Tra le capacità AI/ML che l’Esercito USA intende sperimentare:
Tutte queste funzionalità puntano a ridurre il carico cognitivo sui comandanti, migliorare la situational awareness e abilitare decisioni rapide e accurate in ambienti dinamici.
Le aziende interessate devono rispondere all’avviso entro il 29 agosto e presentare prodotti minimi funzionanti (MVP) già pronti per essere testati sul campo entro novembre 2025, in occasione dell’esercitazione del Joint Pacific Multinational Readiness Center con la 25ª Divisione di Fanteria.
La 25ª ID si unisce così alla 4ª Divisione di Fanteria, già identificata come unità sperimentale principale del programma NGC2, che punta a unificare intelligence, comando e controllo, e sistemi d’arma in un unico ecosistema integrato.
L’Esercito USA ha già avviato il progetto affidando la prima OTA (Other Transaction Authority) a Team Anduril, che include aziende di primo piano come:
Tuttavia, non ci sarà un unico contractor principale. Il progetto sarà sviluppato attraverso una struttura a “team di team”, come confermato da Mark Kitz, ex responsabile del PEO C3N, oggi in Anduril.
L’iniziativa NGC2 e l’integrazione dell’intelligenza artificiale nel comando e controllo aereo anticipano tendenze che inevitabilmente coinvolgeranno anche i partner NATO. L’Italia, già impegnata nello sviluppo di capacità C4ISR e nella cooperazione strategica internazionale, può trarre spunti preziosi dai progressi statunitensi per accelerare l’evoluzione dei propri sistemi di difesa integrata.
Nel 2021, il Ministero della Difesa ha stanziato circa 190 milioni di euro per lo sviluppo di tecnologie AI in ambito militare, con un orizzonte temporale fino al 2035. L’intelligenza artificiale viene concepita come un moltiplicatore di efficacia operativa, grazie all’impiego di sensoristica avanzata, automazione, fusione dei dati e supporto decisionale, pur mantenendo il fattore umano al centro del processo (“human in the loop”).
In questo contesto, l’Esercito Italiano ha adottato SitaWare Headquarters, una piattaforma C4ISR di ultima generazione che consente una common operational picture condivisa tra i vari livelli di comando. Il sistema è completamente interoperabile con le architetture NATO e permette la gestione digitale di ordini, pianificazioni operative e attività di sorveglianza sul campo.
Fonti:
https://breakingdefense.com/2025/07/army-seeks-ai-ml-tools-to-tame-crowded-airspace-under-ngc2-push

USA, l’Esercito accelera sull’intelligenza artificiale per gestire lo spazio aereo - DEFENSANEWS.COM - Noticias defensa y seguridad






