US Army sperimenta la Stampa 3D per i Droni, porta della Produzione Massiva

Huntsville, Alabama – L’Esercito degli Stati Uniti ha avviato una serie di esperimenti di stampa 3D per la produzione di droni aerei di piccole dimensioni, destinati ad essere utilizzati nei programmi di addestramento dei soldati. L’iniziativa, ancora nelle sue fasi iniziali, punta a soddisfare una necessità crescente: replicare la minaccia degli UAV (Unmanned Aerial Vehicles) durante le esercitazioni, con l’obiettivo di preparare le truppe a fronteggiare i droni nemici a un costo notevolmente ridotto.

Un Approccio Economico e Efficiente alla Produzione di Droni

Il Generale James Rainey, capo del Army Futures Command, ha sottolineato l’importanza di una produzione rapida e a basso costo: “Abbiamo bisogno di replicare la minaccia degli UAV durante l’addestramento, ma a un prezzo ridicolo. Non abbiamo bisogno di telecamere di lusso o di altre tecnologie costose”, ha dichiarato durante la conferenza dell’Association of the US Army.

Il progetto si ispira agli esempi pratici derivanti da conflitti recenti, come quello in Ucraina, dove l’esercito di Kiev ha utilizzato la stampa 3D per produrre droni, e in Myanmar, dove le forze ribelli hanno adottato metodi simili. Questi esempi hanno dimostrato come la produzione a basso costo di droni possa trasformare le dinamiche di un conflitto, offrendo soluzioni pratiche e immediate.

La Produzione Iniziale e le Prospettive Future

Ad oggi, l’Esercito ha avviato la produzione di circa 10 droni di gruppo 1 (peso inferiore ai 20 kg) a settimana. La produzione avviene in due sedi principali: il Rock Island Arsenal in Illinois, che stampa i droni, e il Tobyhanna Army Depot in Pennsylvania, dove vengono integrati i componenti elettronici.

Il passo successivo consiste nel decidere se espandere la produzione. Il Generale Christopher Mohan, comandante in seconda del Army Material Command, ha dichiarato che potrebbero volerci alcuni mesi per arrivare a una decisione finale. Se la produzione su larga scala dovesse essere approvata, l’Esercito esaminerà modi per aumentare la produzione fino a raggiungere numeri molto più elevati, anche considerando il passaggio dalla stampa 3D alla tecnologia di stampaggio a iniezione, che potrebbe consentire la produzione di 10.000 droni al mese.

Prospettive di Integrazione con Altri Sistemi

L’uso della stampa 3D non si limiterà ai droni, ma si estenderà anche ad altri veicoli da combattimento e elicotteri. Il prossimo passo includerà l’analisi delle parti dei veicoli come l’elicottero UH-60 Black Hawk, l’AH-64 Apache e i trasportatori personali M113, per determinare quali componenti possono essere prodotti tramite stampa 3D. Utilizzando i digital twins (modelli digitali precisi), l’Esercito mapperà digitalmente questi veicoli per identificare le parti adatte a una produzione tramite tecniche avanzate.

Un Nuovo Capitolo per l’Esercito e la Tecnologia di Produzione

La sperimentazione in corso con la stampa 3D rappresenta un passo significativo verso l’adozione di tecnologie innovative nell’addestramento e nella preparazione militare. Se l’iniziativa avrà successo, potrà non solo rivoluzionare la preparazione dei soldati, ma anche aprire la strada per una produzione militare più rapida, economica e flessibile, riducendo i costi e migliorando l’efficacia delle operazioni sul campo.

L’Esercito degli Stati Uniti sta quindi facendo un passo decisivo nel futuro della tecnologia bellica, combinando l’innovazione della produzione digitale con la necessità di prepararsi alle sfide moderne della guerra aerea e delle minacce provenienti dai droni.