Le priorità di bilancio della U.S. Air Force e della U.S. Space Force per il prossimo anno fiscale evidenziano una strategia chiara: potenziare i sistemi d’arma e le tecnologie avanzate, riducendo al tempo stesso i costi del personale civile e dei servizi esternalizzati.
L’Air Force ha annunciato l’avvio, a partire dal 2026, del programma Family Affordable Mass Missiles (FAMM), un nuovo tipo di missile da crociera subsonico a lungo raggio, progettato per essere prodotto in grandi quantità e con costi contenuti. A questo si affiancheranno lo sviluppo dei Long Range Anti-Ship Missiles e delle versioni a raggio esteso dei Joint Air-to-Surface Standoff Missiles (JASSM-ER).
Il bilancio prevede inoltre un rafforzamento delle capacità ISR (intelligence, sorveglianza e ricognizione) e il finanziamento all’85% del programma di Weapons System Sustainment, indispensabile per garantire la prontezza operativa delle flotte.
Complessivamente, il budget dell’Air Force segna un incremento di 24,9 miliardi di dollari, pari a un +13,5% rispetto all’anno precedente. È prevista anche una crescita di 1.500 unità nelle forze in servizio e un aumento salariale del 3,8% per il personale.
La Space Force, ramo più giovane delle forze armate americane, punta invece a un ampliamento di 600 effettivi e a un rafforzamento dei programmi legati alle comunicazioni satellitari e ai sistemi di counterspace, con l’obiettivo di negare al nemico l’utilizzo dei satelliti nelle aree operative.
Tra i progetti in corso figura lo sviluppo del sistema di guerra elettronica Bounty Hunter, pensato per monitorare e rilevare interferenze elettromagnetiche avversarie su più domini. Parallelamente, i fondi sosterranno i programmi di early warning missilistico, di tracciamento e le iniziative per una difesa stratificata contro i missili, compreso il progetto Golden Dome, parte del sistema di difesa missilistica nazionale promosso durante la presidenza Trump.
Accanto agli investimenti miliardari in nuove armi e tecnologie, il bilancio introduce tagli significativi: oltre 5.700 posti civili saranno eliminati tra Air Force e Space Force. I tagli, pari a circa 2,3 miliardi di dollari, ricadranno su tre categorie principali:
Le funzioni colpite spaziano dall’addestramento dei reclutamenti alla gestione logistica, dal supporto tecnico alla manutenzione delle basi.
La linea strategica è chiara: ridurre la dipendenza dal personale di supporto per concentrare le risorse su armi e tecnologie considerate decisive per il futuro conflitto multidominio, soprattutto nello spazio e nel cyber.
Con questi bilanci, Washington ribadisce la volontà di mantenere il vantaggio tecnologico e operativo sulle potenze rivali, anche a costo di ridimensionare la componente civile che, fino a oggi, ha sostenuto gran parte delle attività quotidiane delle forze armate.

US Air Force e US Space Force: più armi e tecnologia, meno personale civile






