Il Pentagono ha annunciato ieri la creazione della Joint Interagency Task Force 401 (JIATF 401), una nuova task force interforze e inter-agenzia dedicata a contrastare la crescente minaccia dei droni ostili. L’iniziativa, voluta dal segretario alla Difesa Pete Hegseth con l’approvazione del presidente Donald Trump, segna una svolta nelle politiche di difesa americana, con l’obiettivo dichiarato di proteggere personale, equipaggiamenti e infrastrutture negli Stati Uniti e all’estero.
“Ci muoviamo rapidamente – tagliando la burocrazia, consolidando le risorse e dando a questa task force la massima autorità per superare i nostri avversari. Non ci sono dubbi: sotto questa amministrazione vinceremo”, ha dichiarato Hegseth nel comunicato rilasciato dal Dipartimento della Difesa.
La nuova JIATF 401 riunirà le migliori competenze di tutte le Forze Armate e delle agenzie federali, operando sotto la supervisione del Deputy Secretary of Defense. Avrà autorità diretta in materia di acquisizione, sviluppo e procurement, con la possibilità di approvare fino a 50 milioni di dollari per singolo progetto.
Le sue competenze includeranno:
La nascita della JIATF 401 comporta lo scioglimento della Joint Counter-sUAS Office (JCO), istituita nel 2019 e guidata dall’Esercito (US Army). La JCO aveva contribuito a selezionare i migliori sistemi anti-drone e a uniformare i protocolli di test e addestramento, ma era stata criticata per la mancanza di reali poteri decisionali e per la lentezza dovuta al ciclo di bilancio del Pentagono.
Con la JIATF 401, il Dipartimento della Difesa punta a ridurre i tempi di sviluppo da anni a pochi mesi, centralizzando il processo decisionale e superando la frammentazione che aveva caratterizzato l’approccio precedente.
Secondo il memorandum, la task force sarà:
Entro 30 giorni, la task force dovrà anche presentare una proposta per la creazione di un poligono dedicato ai test e all’addestramento anti-drone.
La creazione della JIATF 401 avrà conseguenze significative anche per l’industria della difesa. Con un unico centro decisionale dotato di fondi discrezionali e poteri di procurement rapidi, le aziende statunitensi e i partner internazionali attivi nello sviluppo di tecnologie anti-drone vedranno aprirsi nuove opportunità di mercato, stimate in decine di miliardi di dollari nel prossimo decennio.
Le aree di innovazione che beneficeranno maggiormente della centralizzazione includono:
Le startup specializzate in guerra elettronica, intelligenza artificiale e sistemi avanzati si troveranno quindi a confrontarsi con un acquirente centralizzato e competitivo, in grado di favorire l’innovazione e mantenere alta la concorrenza. Questo approccio potrà accelerare il passaggio da prototipi sperimentali a soluzioni operative, rafforzando la leadership americana in un settore strategico e in rapida espansione.
La JIATF 401 avrà un orizzonte operativo iniziale di 36 mesi, al termine dei quali il Congresso e il Pentagono valuteranno i risultati raggiunti e decideranno se rendere permanente la nuova struttura.
Negli ultimi anni la minaccia dei droni si è moltiplicata: dai quadricotteri commerciali modificati fino agli sciami coordinati, gli UAS (Unmanned Aerial Systems) sono diventati armi economiche e letali in Ucraina, Medio Oriente e Asia. Gli Stati Uniti hanno riconosciuto di aver mantenuto il passo con le capacità belliche convenzionali, ma di essere rimasti indietro sulla difesa anti-drone.
Con la JIATF 401, il Pentagono mira a consolidare la propria supremazia nello spazio aereo, garantendo la sovranità nazionale statunitense e la protezione delle proprie forze in campo.

Stati Uniti, nasce la task force anti-drone, l'unità interforze JIATF 401






