Neptune Strike 25-3: cooperazione anfibia Italia-Turchia rafforza la postura marittima della NATO

Brindisi, 26 settembre 2025 — Nell’ambito dell’attività NATO Neptune Strike 25-3, le forze italiane e turche hanno condotto a Brindisi una dimostrazione congiunta di capacità anfibie ad alta prontezza operativa.
L’esercitazione, diretta dal Naval Striking and Support Forces NATO (STRIKFORNATO), ha consolidato l’integrazione tra la Brigata Marina “San Marco” e la Brigata di Fanteria di Marina Anfibia turca, sottolineando la crescente interoperabilità dell’Alleanza nel dominio marittimo-costiero.

Neptune Strike 25-3 rappresenta la terza fase del ciclo addestrativo 2025, che coinvolge oltre 10 000 militari di 13 nazioni alleate schierati tra Mediterraneo, Adriatico, Mar del Nord e Baltico.
A Brindisi si è svolto uno dei momenti più significativi dell’attività, con un raid anfibio congiunto, inserimenti elicotteristici e una dimostrazione di capacità medica tattica che hanno testato la prontezza delle forze alleate in uno scenario multidominio.

Sinergia operativa nel cuore dell’Adriatico

Durante la fase a terra, i reparti italiani e turchi hanno condotto sbarchi coordinati su Torre Cavallo e sulle isole Pedagne, impiegando veicoli anfibi — tra cui i mezzi ZAHA turchi — imbarcazioni leggere e veicoli tattici.
L’operazione ha simulato la conquista e il consolidamento di una testa di ponte costiera, con supporto aereo e marittimo integrato.

Il tenente di vascello Marc Mollica, comandante della 1ª Compagnia d’Assalto “Bafile”, ha sottolineato il valore addestrativo dell’iniziativa:

«Abbiamo avuto la possibilità di condurre una simulazione di raid anfibio congiunto con i nostri colleghi turchi. È stata un’eccellente occasione per condividere tattiche, tecniche e procedure operative».

L’ufficiale italiano ha evidenziato inoltre come l’esperienza abbia rappresentato la prima opportunità diretta di cooperazione tra la San Marco Brigade e la Fanteria di Marina turca, rafforzando la conoscenza reciproca e l’interoperabilità dei sistemi di comunicazione.

Deterrenza, interoperabilità, coesione

L’esercitazione si inserisce nel quadro delle attività di deterrenza e difesa collettiva della NATO, che attraverso le operazioni Neptune testa la capacità dell’Alleanza di integrare forze di superficie, sottomarine e aeree in uno scenario di crisi.
Oltre alle operazioni anfibie, il ciclo 25-3 comprende missioni aeree da portaerei, pattugliamenti subacquei e scenari di guerra di superficie nei principali teatri marittimi europei.

Per la NATO, Brindisi ha rappresentato un banco di prova concreto della prontezza integrata nel Mediterraneo, regione strategica per la sicurezza euro-atlantica.
L’addestramento congiunto ha dimostrato la capacità dell’Alleanza di proiettare forza rapidamente, sostenendo la libertà di navigazione e la difesa di “ogni centimetro di territorio alleato” secondo il diritto internazionale.

«Sono certo che da questa cooperazione la Brigata San Marco e la Forza da Sbarco italiana abbiano potuto potenziare la conoscenza delle procedure comuni e migliorare le attività di comunicazione operativa», ha aggiunto il tenente Mollica.

Un segnale di coesione per il Mediterraneo

Neptune Strike 25-3 conferma il ruolo dell’Italia come pilastro meridionale dell’Alleanza e del Comando Marittimo di Brindisi come hub strategico per le operazioni NATO.
La collaborazione con la Turchia, che ha schierato unità moderne e mezzi anfibi di nuova generazione, rafforza la postura collettiva nel Mediterraneo e l’impegno condiviso per la stabilità regionale.

Con la serie Neptune, la NATO continua a proiettare un messaggio chiaro: capacità, coesione e prontezza restano i cardini della sicurezza euro-atlantica.