Il Corpo dei Marines statunitensi ha pubblicato il MARADMIN 424/25, che segna l’avvio ufficiale dell’integrazione del Maven Smart System (MSS) in tutta la Forza. Il documento segue la firma di un contratto enterprise con Palantir Technologies, che garantisce accesso illimitato al sistema attraverso la rete classificata SIPRnet (Impact Level-6), la più sicura dell’ambiente militare americano.
Il Comandante del Corpo dei Marines, Generale Eric M. Smith, ha voluto sottolineare la portata del cambiamento durante la sua visita al Marine Corps Tactical Systems Support Activity (MCTSSA) di Camp Pendleton, dove il Project Dynamis coordina sperimentazione e collaudi del sistema.
Il Maven Smart System è una piattaforma di comando e controllo basata su intelligenza artificiale, progettata per unificare sensori, flussi di dati e capacità di fuoco in tempo reale. Il sistema rappresenta il cardine tecnologico del concetto CJADC2 (Combined Joint All-Domain Command and Control), l’architettura digitale con cui il Pentagono punta a collegare forze terrestri, aeree, navali e spaziali in un’unica rete operativa.
La direttiva prevede che l’accesso a MSS sia esteso a Headquarters Marine Corps, Marine Forces Pacific, Marine Forces Command, Marine Special Operations Command e a tutte le unità subordinate. Le Marine Forces Reserve verranno integrate in una fase successiva.
Il Project Dynamis Cross-Functional Team coordinerà il dispiegamento della piattaforma ai vari livelli operativi, garantendo compatibilità con i sistemi MAGTF (Marine Air-Ground Task Force) e con l’ecosistema joint. L’obiettivo è fornire ai comandi di teatro una capacità Battle Management Command and Control (BMC2) basata su dati fusi, geolocalizzati e aggiornati in tempo reale.

All’interno della piattaforma, strumenti come Foundry, Gaia, Target Workbench, Maverick e LogX permettono la visualizzazione geospaziale e la pianificazione collaborativa di missioni, integrando dati provenienti da sensori terrestri, navali e aerei.
Le prime valutazioni operative — condotte dai tre Marine Expeditionary Forces (MEF I, II e III) — si concluderanno entro la fine dell’anno fiscale 2025. I risultati guideranno la definizione di best practices e modelli di interoperabilità con i comandi unificati americani INDOPACOM, CENTCOM ed EUCOM, che già adottano il sistema Maven.
L’adozione su larga scala del Maven Smart System da parte del Corpo dei Marines conferma la centralità dell’intelligenza artificiale nella guerra multidominio. MSS funge da catalizzatore per l’integrazione CJADC2, la stessa logica alla base della trasformazione digitale della NATO e dei progetti europei di Federated Mission Networking e Multidomain Operations.
Nel contesto transatlantico, il sistema di Palantir rappresenta un banco di prova per l’interoperabilità fra le architetture di comando statunitensi e gli alleati europei, che stanno a loro volta sviluppando soluzioni simili — dall’infrastruttura cloud del programma EUROSIM alle piattaforme di AI situational awareness adottate in Germania e nel Regno Unito.
Per l’Italia, l’evoluzione del programma Maven è un segnale chiaro: la trasformazione digitale del dominio operativo non è più un’opzione tecnologica, ma una necessità strategica. La capacità di fondere in tempo reale informazioni provenienti da sensori, droni, sistemi radar e piattaforme terrestri sarà decisiva per mantenere il vantaggio decisionale e tattico in uno scenario globale sempre più connesso.

Marine Corps: l’intelligenza artificiale entra nel cuore del comando e controllo






