In un momento storico segnato da crescenti tensioni sul fianco orientale dell’Europa e dal confronto strategico con la Russia, l’Esercito Italiano intensifica le attività di cooperazione internazionale attraverso esercitazioni e scambi formativi con alleati e partner della NATO. Le iniziative svolte negli ultimi giorni testimoniano il ruolo centrale delle Forze Armate italiane nella costruzione di interoperabilità, deterrenza e capacità operative comuni, confermando come la dimensione multinazionale sia oggi imprescindibile per affrontare minacce complesse e scenari in continua evoluzione.
La Scuola Sottufficiali dell’Esercito ha partecipato a un programma di addestramento con l’École Nationale des Sous-Officiers d’Active (ENSOA), istituto di formazione dei sottufficiali francesi. Gli Allievi Marescialli italiani hanno condiviso con i colleghi d’Oltralpe numerose attività pratiche sul campo: dall’orienteering in coppia al superamento di percorsi a ostacoli, dalle esercitazioni notturne in aree urbane alle attività di tiro operativo, fino a simulazioni tattiche di attacco di squadra con pianificazione e coordinamento.
L’iniziativa ha permesso ai giovani comandanti in formazione di confrontarsi con metodologie addestrative differenti, accrescendo non solo le competenze tecniche, ma anche lo spirito di cooperazione e la capacità di operare in contesti multinazionali, aspetti sempre più determinanti nelle missioni odierne.

Nuclei di tiratori scelti del 152° Reggimento fanteria “Sassari” e del 9° Reggimento fanteria “Bari” hanno preso parte all’esercitazione internazionale “Dynamic Tactical Shooting Training Session – Dismounted” (DTSTS-D), condotta insieme alla 61ª Brigata meccanizzata “Stryamska” delle Forze Armate bulgare. Le attività si sono concentrate sul tiro dinamico in ambienti ostili, sull’impiego coordinato di armi corte e lunghe, sulla rapidità di acquisizione del bersaglio e sulla reazione a minacce improvvise.
L’addestramento ha previsto una progressione tecnica rigorosa: dalle prime giornate dedicate alla sicurezza e alla gestione dell’arma, fino ad arrivare a scenari complessi e ad alta intensità. Questa esperienza ha consolidato l’interoperabilità tra i reparti e rafforzato i legami con un Paese alleato che, come l’Italia, si trova in prima linea nel garantire la sicurezza del fianco orientale della NATO.

Dal 8 al 19 settembre si è svolta in Lituania l’esercitazione multinazionale “Engineer Thunder 2025”, che ha visto la partecipazione di contingenti provenienti da numerosi Paesi alleati, inclusa l’Italia. Il contributo nazionale si è distinto grazie alla presenza di un ufficiale del Centro Militare Veterinario, impiegato come osservatore e valutatore nelle attività legate ai Military Working Dogs (MWD).
L’esercitazione, che ha coinvolto unità del Genio e reparti CBRN, ha previsto simulazioni operative sulla bonifica di ordigni esplosivi convenzionali e improvvisati, sulla gestione di ambienti contaminati e sulla costruzione di infrastrutture tattiche. L’impiego delle unità cinofile ha rappresentato un valore aggiunto in termini di sicurezza e capacità di prevenzione, confermando l’alto livello di specializzazione raggiunto dall’Italia in questo settore e l’importanza della condivisione di competenze con gli altri eserciti della NATO.

Dalla Francia alla Bulgaria, fino alla Lituania, emerge con chiarezza una strategia coerente di cooperazione militare che ha come obiettivo quello di rafforzare l’interoperabilità, accrescere la prontezza operativa e consolidare la deterrenza collettiva. L’Esercito Italiano non solo dimostra di saper integrare le proprie capacità in contesti complessi e multidominio, ma conferma anche il proprio ruolo di attore centrale nella stabilità del continente europeo.
Attraverso lo scambio di esperienze, l’addestramento congiunto e la condivisione di competenze specialistiche, le Forze Armate italiane contribuiscono in modo concreto alla sicurezza dell’Alleanza Atlantica e alla difesa dei valori comuni che uniscono i Paesi membri della NATO.
Fonti:

Allievi della Scuola Sottufficiali dell’Esercito insieme ai colleghi francesi durante le attività di addestramento congiunto - Copyright Esercito Italiano






