La capitale cinese si prepara a trasformarsi in un palcoscenico militare imponente. Il prossimo 3 settembre, lungo la storica Piazza Tiananmen e la centralissima Changan Avenue, la Repubblica Popolare Cinese terrà una parata di dimensioni eccezionali per celebrare l’80° anniversario della vittoria contro il Giappone nella Seconda Guerra Mondiale.
Si tratterà non solo di una cerimonia commemorativa, ma di un vero e proprio messaggio politico e strategico, volto a mostrare al mondo la forza delle Forze Armate cinesi e le ambizioni globali di Pechino.
A presiedere l’evento sarà il presidente Xi Jinping, nella sua doppia veste di capo di Stato e comandante supremo dell’Esercito Popolare di Liberazione (EPL). La parata durerà circa 70 minuti e vedrà sfilare 45 formazioni militari, con decine di migliaia di soldati, veicoli corazzati, artiglierie e una spettacolare esibizione aerea con caccia e droni.
Un banco di prova non solo per la potenza militare cinese, ma anche per la narrativa interna: Xi intende consolidare l’immagine di una Cina forte, unita e pronta a difendere i propri interessi strategici.
Nelle settimane precedenti l’evento, la capitale è stata sottoposta a misure di sicurezza straordinarie: negozi chiusi lungo il percorso della parata, controlli serrati nei quartieri centrali e limitazioni agli spostamenti.
Anche le ambasciate straniere hanno diffuso avvisi ai propri cittadini: tra queste, quella italiana ha segnalato possibili interruzioni nei trasporti e restrizioni temporanee nell’area di Tiananmen.
L’attenzione sarà puntata sulle novità tecnologiche. Secondo fonti internazionali, Pechino presenterà:
Si tratta di un messaggio chiaro: la Cina vuole dimostrare di essere all’avanguardia nella corsa agli armamenti di nuova generazione.
Alla cerimonia è attesa la presenza del presidente russo Vladimir Putin, segno tangibile dell’asse strategico tra Mosca e Pechino. Una partecipazione che rafforza l’immagine di due potenze unite nel contrasto all’egemonia occidentale.
Sul fronte opposto, però, il Giappone ha invitato i Paesi alleati a disertare la parata, giudicata eccessivamente “anti-giapponese”. La Cina ha replicato con fermezza, accusando Tokyo di non aver ancora fatto piena chiarezza sulla propria storia aggressiva nel Novecento.
Il risultato è una cornice diplomatica tesa, che conferisce alla sfilata un valore politico ancora più marcato.
La parata del 3 settembre non sarà quindi solo un omaggio ai caduti della guerra, ma un evento dal forte impatto geopolitico.
La Cina intende mostrare i muscoli al mondo, in un momento in cui le tensioni nel Pacifico, la competizione con gli Stati Uniti e le dispute territoriali nel Mar Cinese Meridionale rendono l’equilibrio internazionale sempre più delicato.
Con questa imponente esibizione, Pechino lancia un messaggio chiaro: l’EPL è pronto a difendere gli interessi nazionali, e la Cina non intende farsi trovare impreparata davanti alle sfide globali.

La Cina pronta a mostrare i muscoli al mondo: Pechino si prepara alla grande parata militare del 3 settembre






