La trasformazione digitale della difesa statunitense compie un passo decisivo con l’integrazione tra Palantir e Picogrid. La piattaforma Maven Smart System (MSS), sviluppata da Palantir per il Dipartimento della Difesa e del valore di 1,3 miliardi di dollari, si collega ora al software Legion di Picogrid.
L’obiettivo è abbattere i tradizionali silos informativi che rallentano il processo decisionale e fornire ai comandanti una visione unificata e in tempo reale del campo di battaglia. Sensori, droni e sistemi tattici diventano così nodi di una rete intelligente che trasmette dati live ai centri di comando, permettendo decisioni più rapide e precise.
Come ha spiegato il CEO di Picogrid, Zane Mountcastle, “il nostro focus è sempre stato quello di abbattere le barriere dei dati per offrire ai soldati un vantaggio decisivo. Connettendo i flussi informativi di Legion all’analitica di Maven, stiamo consegnando ai comandanti la fotografia più completa e aggiornata possibile del campo operativo”.
Questa evoluzione rientra nella più ampia strategia del Pentagono di integrare autonomia, intelligenza artificiale e connettività tattica in un unico ecosistema digitale, capace di unire il livello decisionale con quello operativo.

Picogrid è una società specializzata nell’integrazione di sistemi mission-critical e il suo software Legion funge da traduttore universale tra sensori, piattaforme autonome e reti di comando.
Durante l’esercitazione Scarlet Dragon, condotta dall’XVIII Airborne Corps a Fort Bragg, la collaborazione tra Palantir e Picogrid è stata validata con successo: per la prima volta, i dati provenienti da droni e sensori dispiegati sul terreno sono stati trasmessi in tempo reale direttamente nel sistema Maven.
L’integrazione è particolarmente significativa perché consente di trasformare dati grezzi provenienti da diversi formati e protocolli — spesso incompatibili — in informazioni utilizzabili e condivisibili tra unità e livelli di comando.
In altre parole, Legion è la chiave per l’interoperabilità digitale, la condizione necessaria per estendere l’intelligenza artificiale fino al fronte.
I benefici sono evidenti: riduzione della latenza decisionale, maggiore sincronizzazione fra unità, utilizzo ottimizzato dei sensori e dei droni, e una migliore consapevolezza situazionale anche nelle operazioni più complesse.
Ma emergono anche le sfide: la sicurezza dei flussi informativi, la resilienza in ambienti ostili e la necessità di garantire l’affidabilità delle analisi AI in contesti ad alta intensità operativa.
La collaborazione tra Palantir e Picogrid segna una svolta nella guerra informazionale, dove il predominio non dipende solo dalla potenza di fuoco ma dalla capacità di comprendere e agire più velocemente dell’avversario.
Con la rete Maven-Legion, l’AI esce dai centri di comando per diventare parte integrante della manovra tattica. Ogni sensore o piattaforma autonoma diventa una fonte di dati utile a un’intelligenza distribuita, in grado di elaborare e reagire in tempo reale.
Il passo successivo sarà l’estensione di questo ecosistema ad altri domini: marittimo, aereo e spaziale, con algoritmi di edge computing capaci di eseguire inferenze direttamente sui dispositivi sul campo, senza attendere l’analisi centrale.
Parallelamente, l’integrazione con moduli di guerra elettronica e cyber warfare renderà il sistema sempre più completo e adattabile.
In prospettiva, la guerra del futuro si giocherà sulla velocità del dato e sulla capacità di tradurlo in decisione operativa. Maven e Legion rappresentano il prototipo di questa nuova architettura: un campo di battaglia connesso, intelligente e in continua evoluzione, dove la superiorità informativa diventa il primo strumento di difesa.


L'intelligenza artificiale entra nel cuore del campo di battaglia
Fonte: https://nextgendefense.com/palantir-maven-picogrid-ai/
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