Nel panorama in rapida evoluzione dei velivoli senza pilota (UAV), la propulsione a idrogeno sta emergendo come una delle frontiere più promettenti, offrendo vantaggi unici in termini di autonomia e furtività. Ed è proprio in questo settore che si inserisce l’ultimo, impressionante traguardo raggiunto da Zepher Flight Labs (ZFL), un’azienda con sede a Washington che sta spingendo i limiti dell’innovazione nei droni ad alta quota.
Il protagonista di questa svolta è lo Z1, un drone a decollo e atterraggio verticale (VTOL) alimentato da una cella a combustibile a idrogeno. Recentemente, lo Z1 ha completato con successo un test cruciale, dimostrando capacità eccezionali in condizioni che simulano una vera missione di intelligence, sorveglianza e ricognizione (ISR).

Partendo con il suo massimo peso al decollo, lo Z1 ha eseguito una salita verticale impeccabile, raggiungendo la notevole altitudine di 12.000 piedi (quasi 3.700 metri). Questo volo stabilisce un nuovo record per questa fase di test, confermando la stabilità strutturale e la dinamica di volo del sistema anche a piena potenza e in alta quota. La missione è stata condotta in coordinamento con il Laboratorio di Ricerca dell’Esercito degli Stati Uniti, sottolineando l’importanza strategica di questa tecnologia.
Ma le prestazioni dello Z1 non si fermano qui. Questo drone, classificato come Gruppo II, è progettato per superare le 10 ore di volo continuo e può spingersi fino a un’altitudine potenziale di 20.000 piedi (oltre 6.000 metri). La sua architettura propulsiva a idrogeno non solo garantisce un’operatività a emissioni zero, ma offre anche un vantaggio tattico fondamentale: una segnatura acustica e termica estremamente bassa. Questo lo rende difficile da rilevare per i radar nemici, conferendogli una capacità di furtività senza precedenti.
Grazie alla sua capacità VTOL, lo Z1 può inoltre operare in aree remote prive di piste di atterraggio, rendendolo ideale per una vasta gamma di missioni, tra cui sorveglianza, soccorso in caso di disastri o trasporto di rifornimenti in contesti complessi.

“Questo volo non è un punto d’arrivo, ma un altro dato in una traiettoria definita dalla disciplina ingegneristica e dalla rilevanza operativa”, ha commentato Michael Buscher, presidente delle operazioni statunitensi di Heven, la società madre di ZFL. “Non stiamo costruendo per le dimostrazioni, ma per l’impiego sul campo, il che significa dimostrare le capacità nelle condizioni più dure, più alte e più difficili”.
Questo traguardo giunge in un momento strategicamente significativo, pochi giorni dopo la firma da parte del Segretario alla Difesa Pete Hegseth di una direttiva politica volta ad accelerare lo sviluppo e l’adozione di droni di produzione nazionale. Tale iniziativa apre la strada a piattaforme innovative come lo Z1, evidenziando il crescente interesse per soluzioni tecnologiche avanzate e autonomamente prodotte.
La spinta di Zepher Flight Labs è ulteriormente rafforzata da partnership strategiche, come quella con Mach Industries, volte a espandere la produzione e la resilienza della catena di approvvigionamento statunitense.
Lo Z1 ridefinisce la tecnologia UAV con le sue capacità VTOL di precisione, la sua estesa autonomia e il suo design modulare. Che sia per missioni ISR, difesa o utilizzo di sensori pesanti, offre una flessibilità e un’efficienza operativa senza pari, segnando un passo significativo verso la prossima generazione di innovazione nei droni.

Innovazione: Z1 il Drone a Idrogeno Silenzioso vola a 3.600 Metri e Sfugge ai Radar - VIDEO - DEFENSANEWS.COM - Noticias defensa y seguridad






