Il recente avvicendamento alla guida del Sector West di UNIFIL in Libano, dopo sei mesi di intensa attività operativa, segna un ulteriore passo nell’impegno continuo dell’Italia per la sicurezza e la stabilità di una delle aree più critiche del Medio Oriente. Le Forze Armate italiane operano in un contesto estremamente complesso, contribuendo alla missione di pace con professionalità, dedizione e grande impegno.
Sabato sera, all’aeroporto Ronchi dei Legionari, sono rientrati i primi 200 militari della Brigata “Pozzuolo del Friuli” dopo sei mesi di intensa operazione nel cuore del Libano, nell’ambito della missione UNIFIL, la forza delle Nazioni Unite schierata nel settore Ovest del paese dei cedri. Il volo charter, partito da Beirut, ha riportato in Italia la prima parte dei circa 1000 soldati che hanno preso parte all’operazione “Leonte”, operazione segnata da un contesto di elevata tensione a causa del conflitto tra Israele e Hezbollah che perdura da oltre un anno e mezzo.

L’impegno della “Pozzuolo del Friuli” in Libano ha rappresentato un periodo cruciale per la stabilità della regione, durante il quale i soldati italiani hanno lavorato fianco a fianco con altre forze internazionali, garantendo il monitoraggio della situazione e il mantenimento della pace nelle zone più sensibili. Il ritorno dei militari è stato accolto con grande calore da parte dei commilitoni, delle autorità locali e dei familiari che hanno riabbracciato i propri cari dopo mesi di operazioni in un teatro così delicato.
La fine di questo periodo operativo ha anche comportato un cambiamento significativo: l’avvicendamento del comando del contingente multinazionale del Sector West di UNIFIL, che conta oltre 3600 soldati. Il generale di brigata David Colussi, della Brigata “Taurinense”, subentra al generale Nicola Mandolesi, della “Pozzuolo del Friuli”, già Comandante del 187º Reggimento Paracadutisti Folgore. Questo passaggio di responsabilità segna un momento importante per le Forze Armate italiane, che continuano a svolgere un ruolo fondamentale nel rafforzamento del dialogo e della cooperazione internazionale.
In una dichiarazione, il generale Mandolesi ha espresso il suo sincero ringraziamento a tutti i militari della Brigata “Pozzuolo del Friuli” per il lavoro svolto nei mesi trascorsi in Libano, evidenziando l’importanza della missione per la sicurezza internazionale. Al contempo, ha augurato il meglio ai suoi successori della Brigata “Taurinense”, certa che anche in questa nuova fase sapranno onorare l’Italia e contribuire in modo significativo alla pace e stabilità nella regione.

Il cambio del comando di UNIFIL rappresenta un esempio concreto dell’impegno dell’Italia per la pace, l’ordine e la sicurezza in una zona che continua ad essere segnata da conflitti e tensioni. Le forze italiane continueranno a essere un punto di riferimento per la comunità internazionale, operando in sinergia con le Nazioni Unite e i partner internazionali per costruire una pace duratura nel sud del Libano.

Il Generale paracadutista Nicola MANDOLESI cede la responsabilità del Sector West UNIFIL - Libano - DEFENSANEWS.COM - Noticias defensa y seguridad






