Nel cuore del Vaticano, in un luogo carico di spiritualità e mistero, si svolge uno degli eventi più importanti e solenni della Chiesa Cattolica: il conclave. Questo rituale millenario viene attivato ogni volta che la Sede Apostolica diventa vacante, ovvero quando il Papa muore o rinuncia al pontificato. Durante il conclave, i cardinali della Chiesa si riuniscono per eleggere il nuovo Vescovo di Roma, che diventerà il nuovo Papa, guida spirituale di oltre un miliardo di fedeli in tutto il mondo.
Il termine “conclave” deriva dal latino cum clave, ovvero “chiuso a chiave”. La sua origine storica si lega a un periodo di grave crisi per la Chiesa, culminato nel conclave di Viterbo (1268–1271), il più lungo della storia, durato ben 33 mesi. Dopo la morte di Papa Clemente IV, le divisioni tra i cardinali impedivano l’elezione di un nuovo pontefice. I cittadini di Viterbo, esasperati, arrivarono a rinchiudere i cardinali e a scoperchiare il tetto della sala delle votazioni per costringerli a decidere. Solo allora fu eletto Papa Gregorio X.
Prima della riforma gregoriana del 1274, le elezioni papali si svolgevano senza regole fisse e unificate, spesso in ambienti aperti alle pressioni esterne e alle influenze politiche. Pur essendo i cardinali gli unici aventi diritto al voto dal 1059 (grazie al decreto In Nomine Domini di Niccolò II), i conclavi si prolungavano per mesi o addirittura anni a causa di rivalità interne, lotte di potere, o interferenze da parte di monarchi, nobili e potenze straniere.
I cardinali non erano obbligati a riunirsi in clausura, potevano disperdersi e tornare alle loro sedi, e le votazioni si svolgevano in diverse forme, spesso senza la necessaria segretezza. Non erano rari i casi di corruzione, promesse di favori o intimidazioni. In alcuni casi estremi, i papi venivano eletti sotto minaccia o pressioni militari, come accadde in più occasioni nell’alto Medioevo.
La disorganizzazione e il rischio di scisma, uniti alla lentezza dei procedimenti, portarono la Chiesa alla consapevolezza che serviva una regolamentazione rigorosa del processo elettivo, culminata con la Ubi periculum di Gregorio X.
La costituzione apostolica Ubi periculum introdusse regole fondamentali, tra cui:
Queste misure avevano lo scopo di accelerare il processo e prevenire pressioni politiche o giochi di potere.
Se quello di Viterbo è stato il più lungo, il conclave più breve della storia moderna è stato quello del 1939, durato meno di 24 ore. In quel caso, il cardinale Eugenio Pacelli fu eletto Papa Pio XII al terzo scrutinio, grazie al consenso unanime e alla sua posizione centrale nella diplomazia vaticana, alla vigilia della Seconda guerra mondiale.
Le regole che oggi governano il conclave sono contenute nella costituzione apostolica Universi Dominici Gregis, promulgata da Giovanni Paolo II nel 1996 e successivamente modificata da Benedetto XVI e Papa Francesco. Ecco i punti principali:
Secondo la dottrina e il diritto canonico, può essere eletto Papa qualsiasi uomo battezzato cattolico. Non è obbligatorio che sia cardinale o vescovo. Se non è vescovo, deve essere ordinato vescovo immediatamente dopo l’accettazione.
In teoria, dunque, un laico cattolico può essere eletto, ma nella realtà moderna è altamente improbabile per motivi pastorali, organizzativi e geopolitici.
Dopo la morte di Papa Francesco, avvenuta il 21 aprile 2025, la Chiesa ha dato avvio al conclave il 7 maggio 2025. Questo evento segna un passaggio epocale, essendo il primo conclave del XXI secolo a svolgersi con oltre 133 cardinali elettori, superando abbondantemente il limite storico dei 120 fissato nel 1975 da Paolo VI.
Il Collegio cardinalizio attuale riflette una Chiesa profondamente globalizzata e pluralista, con una significativa rappresentanza da Asia, Africa e America Latina, segno tangibile della missione universale della Chiesa.
I temi centrali di questo conclave includono la riforma della Curia, il rafforzamento del dialogo ecumenico e interreligioso, il ruolo delle donne nella vita ecclesiale, la lotta agli abusi, nonché le sfide etiche e morali poste dalle nuove tecnologie e dalla crisi ambientale.
Come ogni volta, il mondo guarda con attenzione e speranza a questo momento di discernimento, che guidi i cardinali verso la scelta di un pastore capace di affrontare le sfide del nostro tempo con coraggio, umiltà e fede.
Il conclave è molto più di una semplice elezione: è un atto di fede, una tradizione che collega la Chiesa delle origini con quella moderna. Ogni conclave è un momento storico, carico di attesa e di preghiera, in cui la Chiesa cerca, sotto la guida dello Spirito Santo, la persona più adatta a guidarla nei tempi presenti.
In un mondo in continua evoluzione, il conclave resta uno dei pochi momenti in cui la spiritualità, il silenzio e il discernimento si fondono in un processo decisionale tanto solenne quanto mistico.

Il Conclave: storia, regole e curiosità sull'elezione del Papa - DIFESANEWS.COM - Notizie difesa, sicurezza e geopolitica






