Nel silenzio carico di emozione della piazza d’armi, si alza la voce ferma dei giovani Volontari in Ferma Iniziale dell’Esercito Italiano. Una voce che non è soltanto parola, ma promessa. Promessa di fedeltà, di sacrificio, di amore verso la Patria.
“Lo giuro!”
Sono i Volontari in Ferma Iniziale dell’Esercito Italiano, giovani uomini e donne che hanno scelto con consapevolezza di indossare l’uniforme. In quel momento, tra il tricolore che si innalza e gli sguardi fieri dei familiari, nasce un patto profondo: quello tra il soldato e la sua Patria.
“Ho scelto di essere un soldato.”
Parole semplici, ma immense.
Una scelta che non promette agi né ricchezze, ma che dona qualcosa di più grande: l’onore di servire, la gratitudine di chi è stato aiutato, il rispetto dei propri compagni, la consapevolezza di rappresentare l’Italia.
Essere un soldato non è un mestiere, è una vocazione.
Significa conoscere la fatica, accettare il distacco, superare la paura.
Significa mettere il bene collettivo davanti al proprio, scegliere ogni giorno di servire con dignità, anche quando nessuno guarda.
Nel giuramento si accende una luce interiore.
È il momento in cui le parole diventano promessa, in cui l’impegno diventa destino.
Onore, coraggio, disciplina, lealtà: sono i valori che scorrono come sangue nelle vene dell’Esercito, il cuore che batte al ritmo della Nazione.
Un soldato non si misura dai gradi che porta sulle spalle, ma dai valori che porta nel cuore.
E quel cuore vibra quando sventola il Tricolore, quando il popolo ha bisogno, quando un fratello d’armi tende la mano.

“Non ho scelto di essere soldato perché amo la guerra, ma perché amo la Patria.”
Dietro questa frase c’è tutto: la forza e la dolcezza, la fermezza e la compassione, l’orgoglio di difendere ciò che si ama.
Essere soldato significa ricordare chi ha dato la vita per la libertà, custodire la memoria, raccogliere un’eredità fatta di coraggio e servizio.
Significa capire che il vero potere non è nell’individuo, ma nel “noi”.
Nel passo cadenzato di un plotone, nel silenzio di una sentinella, nell’abbraccio dei commilitoni.
Oggi questi giovani giurano fedeltà alla Repubblica Italiana.
Un giuramento che nasce dal profondo dell’anima, che li accompagnerà per sempre, ovunque il dovere li chiami.
In quel “Lo giuro” risuona il battito di una Nazione intera.

Perché l’Italia vive nel coraggio dei suoi soldati,
nelle loro scelte, nel loro sacrificio, nella loro silenziosa dedizione.
E ogni volta che uno di loro indossa l’uniforme,
l’Italia si rialza, più forte, più unita, più viva che mai.
Ho scelto di essere un soldato.
Ho scelto di servire.
Ho scelto l’Italia.

“Giuro fedeltà alla Patria”: il battito d’Italia nei cuori dei nuovi soldati (Video)






