Si è concluso oggi in Bulgaria, con la visita del Comandante Operativo di Vertice Interforze (COVI), Generale di Corpo d’Armata Giovanni Maria Iannucci, il complesso ciclo addestrativo che ha portato alla validazione NATO della Forward Land Force (FLF) a livello Brigata, sotto guida italiana. Un risultato di assoluto rilievo che conferma la credibilità, la prontezza e l’eccellenza dell’Esercito Italiano nel contesto dell’Alleanza Atlantica.
Al centro di questo successo, la Brigata “Pinerolo”, chiamata a dimostrare sul campo la capacità di elevare la FLF dal livello Battle Group a quello Brigata, integrando mezzi, procedure e personale di otto Nazioni Alleate (Albania, Bulgaria, Grecia, Italia, Montenegro, Macedonia del Nord, Romania e Turchia).

L’attività, iniziata lo scorso settembre, è stata strutturata in tre distinte esercitazioni di tipo Command Post Exercise (CPX) tra loro collegate – “Relentless Resolve”, “Dacian Fall” e “Stone Wall” – concepite per testare:
Il COVI ha garantito il coordinamento del contributo nazionale, assicurandone la piena coerenza nel quadro del dispositivo NATO schierato sul fianco orientale dell’Alleanza.

Durante l’esercitazione “Relentless Resolve” (6–10 ottobre), il Brigade Forward Command Element italiano ha assunto le funzioni di comando nell’ambito del piano di difesa nazionale bulgaro, operando secondo gli standard dottrinali e procedurali dell’Alleanza.
Le successive esercitazioni “Dacian Fall” e “Stone Wall” (17 ottobre – 29 novembre) hanno rappresentato il banco di prova decisivo: il Comando di Brigata ha esercitato il controllo su otto Battle Group multinazionali, coordinando:
Si è trattato di un impegno di comando e controllo di altissima complessità, che l’Esercito Italiano ha affrontato con efficacia, confermando la capacità nazionale di esprimere comandi multinazionali di livello brigata perfettamente interoperabili in ambito NATO.

Punto culminante dell’intero ciclo addestrativo è stato il Live Fire Exercise, durante il quale tre gruppi tattici multinazionali – italiano, bulgaro e greco – hanno condotto attività a fuoco simultanee e coordinate, schierati su due aree di manovra distanti circa 140 chilometri tra loro.
L’azione combinata a questa scala ha richiesto:
Fondamentale il contributo del personale del Comando Valutazione e Innovazione dell’Esercito (COMVIE), presente in tutte le fasi addestrative per monitorare e valutare processi, procedure e performance di comando e controllo, a garanzia del rispetto degli standard più elevati dell’Alleanza.

Nel corso della visita conclusiva, il Generale Iannucci ha assistito sia alle attività operative sia alla presentazione del Posto Comando digitalizzato di Forza NEC (Network Enabled Capability), vero e proprio cuore tecnologico della Brigata “Pinerolo”.
Grazie a Forza NEC, la Brigata dispone di:
Nel suo intervento, il Comandante del COVI ha sottolineato come l’impegno della FLF in Bulgaria rappresenti “un contributo concreto alla credibilità della postura alleata sul fianco orientale”, evidenziando il valore della collaborazione tra le Nazioni partecipanti e il ruolo trainante dell’Italia nel processo di integrazione e interoperabilità.

All’esercitazione finale erano presenti, tra gli altri, il Deputy Chief of Defence bulgaro, Generale Mihail Popov, e, per l’Italia, il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Gagliano, Comandante delle Forze di Supporto al Combattimento dell’Esercito, e il Generale di Divisione Stefano Iasson, Comandante della Divisione Unità Mobili dei Carabinieri.
La riuscita del ciclo addestrativo e la validazione NATO della FLF Brigade Bulgaria sotto leadership italiana attestano:
Questo successo rappresenta non solo un importante traguardo operativo per la Brigata “Pinerolo” e per l’Esercito Italiano, ma anche un chiaro segnale politico-strategico della determinazione dell’Italia a svolgere un ruolo di primo piano nella sicurezza collettiva euro-atlantica.







