Il 23 ottobre 2025, presso il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale della Spezia (CSSN), Fincantieri ha presentato DEEP, il primo sistema integrato di droni subacquei con intelligenza artificiale, progettato per la protezione delle infrastrutture critiche e la tutela ambientale. L’evento ha segnato una tappa fondamentale nella strategia del gruppo per l’innovazione nel dominio subacqueo, alla presenza del Sottosegretario alla Difesa, On. Matteo Perego di Cremnago, del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, Ammiraglio di Squadra Enrico Credendino, e dell’Amministratore Delegato Pierroberto Folgiero.
Il sistema DEEP combina sensori subacquei, un Centro di Comando e Controllo, veicoli autonomi (AUV) e un modulo di analisi AI-based, in grado di fornire allarmi preventivi, mappature dinamiche e monitoraggio costante dei fondali.
Si tratta di una soluzione dual use, adatta a impieghi civili e militari, capace di operare in autonomia e cooperazione. Come ha dichiarato Folgiero, “DEEP è la dimostrazione concreta della nostra capacità di spingere sempre più in profondità i confini dell’innovazione”. Con questa piattaforma, Fincantieri consolida la propria leadership tecnologica e industriale e rafforza il contributo italiano alla sicurezza marittima nazionale ed europea.
Deep non è soltanto un progetto tecnologico, ma il simbolo di una strategia industriale nazionale chiara e in fase avanzata di attuazione. Il suo sviluppo rientra nel più ampio progetto del Polo Tecnologico della Subacquea, un’iniziativa che coordina tutte le attività legate ai sistemi civili, militari e dual use, integrando competenze e asset industriali in un’unica filiera tecnologica.
Questo approccio consente a Fincantieri di offrire soluzioni ad alto valore aggiunto, di rispondere alle esigenze operative delle Forze Armate e, allo stesso tempo, di contribuire al rafforzamento della resilienza del sistema Paese. La collaborazione con la Marina Militare e con gli enti di ricerca nazionali consente di sviluppare tecnologie innovative nel pieno rispetto della sicurezza marittima e ambientale, ampliando la capacità di sorveglianza dei mari italiani e delle infrastrutture energetiche strategiche.

Il sistema DEEP, grazie alla sua architettura AI-driven, rappresenta un vero moltiplicatore di capacità operative, integrando sensori, algoritmi e veicoli autonomi in un ecosistema digitale coerente e coordinato. Tale integrazione riduce i tempi di risposta, aumenta l’efficienza del monitoraggio e assicura la protezione delle infrastrutture critiche in modo continuo e sostenibile.
Il percorso di Fincantieri nel settore underwater consolida la sua leadership industriale internazionale in un mercato stimato in oltre 50 miliardi di euro l’anno, di cui circa 22 miliardi accessibili per il gruppo. Un traguardo che posiziona l’Italia tra i protagonisti della nuova underwater economy, capace di unire tecnologia, sostenibilità e sicurezza.
Folgiero ha sottolineato come “questo risultato sia frutto del lavoro di una filiera industriale d’eccellenza, che consente a Fincantieri di anticipare le esigenze del mercato e di posizionarsi per il futuro, guidando una trasformazione che contribuisce alla crescita, competitività e autonomia tecnologica del sistema Paese.”
Il Mediterraneo è oggi un teatro strategico per la sicurezza energetica, ambientale e digitale dell’Europa. Le reti di cavi e condotte che lo attraversano alimentano la connettività e l’approvvigionamento dell’intero continente. In questo contesto, la capacità di monitorare e difendere i fondali marini assume un valore essenziale per la sicurezza dello Stato e per la protezione delle infrastrutture critiche nazionali.
L’iniziativa DEEP risponde perfettamente alle priorità dell’Unione Europea in materia di autonomia strategica e sicurezza marittima, rappresentando per l’Italia un importante passo avanti nella costruzione di una capacità autonoma di controllo del mare. Il progetto consolida inoltre la cooperazione con gli alleati nel quadro della difesa euro-atlantica, valorizzando il contributo della Marina Militare e dell’industria nazionale nel garantire una presenza costante nel Mediterraneo.

La creazione di una filiera subacquea italiana fortemente orientata all’innovazione e alla sostenibilità rafforza la posizione dell’Italia come polo tecnologico europeo, capace di coniugare la dimensione industriale con quella operativa. Deep non è solo un programma industriale, ma un impegno concreto per la sicurezza dello Stato, per la protezione dell’ambiente marino e per il sostegno alle Forze Armate nella loro missione di difesa del territorio e delle infrastrutture strategiche.
L’Italia riafferma così la propria vocazione marittima e tecnologica, ponendosi all’avanguardia nella gestione del dominio subacqueo, con una visione che guarda al futuro del Mediterraneo come spazio di innovazione, cooperazione e sicurezza condivisa.






