Roma, 13 ottobre 2025 – L’Europa sfida Spacex nella corsa allo spazio. Durante il Congresso Astronautico Internazionale di Sydney, il 29 settembre 2025, l’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e l’italiana Avio hanno siglato un accordo da 40 milioni di euro per lo sviluppo di un dimostratore di stadio superiore riutilizzabile, una tecnologia chiave destinata a ridisegnare il futuro del lancio spaziale europeo.
L’obiettivo è ambizioso: realizzare un sistema competitivo con i colossi americani, in particolare SpaceX, che con i suoi Falcon 9 e Starship domina il mercato globale dei lanci orbitali.
Il contratto, della durata di due anni, prevede la progettazione preliminare e la definizione delle tecnologie necessarie sia per le infrastrutture di terra che per quelle di volo. Entro pochi anni, il programma dovrebbe portare alla realizzazione di un prototipo capace di volare e rientrare nell’atmosfera, gettando le basi per un nuovo tipo di lanciatore europeo riutilizzabile, efficiente e sostenibile.

ESA ha diffuso sui propri canali social un primo rendering concettuale, che mostra linee futuristiche simili alla Starship americana: uno stadio superiore autonomo, capace di rientrare e di essere riutilizzato più volte.
“Questo contratto è importante su due fronti”, ha dichiarato Toni Tolker-Nielsen, direttore dei trasporti spaziali dell’ESA. “Nel breve periodo affrontiamo le criticità tecnologiche, ma nel lungo termine gettiamo le fondamenta per il futuro spaziale dell’Europa”.
Il progetto si fonda sull’esperienza accumulata da Avio con il lanciatore Vega e sulle innovazioni europee in materia di propulsione a liquido avanzata, rientro controllato e recupero dei veicoli spaziali.
Il nuovo stadio riutilizzabile potrà essere impiegato nelle future evoluzioni di Vega o nei nuovi sistemi di lancio europei in fase di studio. Il programma rappresenta inoltre un volano per la filiera industriale italiana, che conferma la propria leadership tecnologica nel settore dei lanciatori.
Con questa iniziativa, l’Europa punta a ridurre i costi di accesso allo spazio, ad aumentare la frequenza dei lanci e a rafforzare la propria autonomia strategica in un dominio sempre più competitivo.
Il progetto rientra nella più ampia strategia dell’ESA denominata “European Launcher Challenge”, un programma volto a stimolare l’innovazione e a garantire all’Unione un accesso indipendente allo spazio, anche grazie a partenariati pubblico-privati.

Parallelamente, l’agenzia prosegue con Space Rider, la navetta riutilizzabile per missioni in orbita bassa, e con lo sviluppo di Susie, la proposta di stadio riutilizzabile presentata da ArianeGroup nel 2022.
Anche Cina e Stati Uniti continuano a spingere sull’acceleratore della riusabilità: Pechino ha recentemente aggiornato il progetto del Long March 9, il suo super razzo interamente riutilizzabile, mentre SpaceX si prepara ai test orbital-point-to-point della Starship.
Con la collaborazione tra ESA e Avio, l’Europa dimostra di non voler restare spettatrice. Il futuro dei lanci spaziali si gioca sulla capacità di innovare, riutilizzare e rendere sostenibile l’accesso all’orbita – e questa volta, l’Italia sarà in prima linea.

L’Europa sfida SpaceX: nasce il nuovo razzo riutilizzabile di ESA e Avio






