Si è conclusa il 14 novembre l’intensa esercitazione “Bragadin 1-25”, condotta presso il Reggimento Lagunari Serenissima, reparto d’élite della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli”. L’attività, iniziata il 3 novembre, ha rappresentato un banco di prova cruciale per testare e aggiornare procedure tecnico-tattiche indispensabili a fronteggiare le minacce del moderno campo di battaglia.
L’odierno scenario operativo, infatti, è segnato dalla presenza capillare di droni, dalla limitata capacità di comunicazione costante, dalla necessità di decentralizzare il comando e da un’autonomia logistica ridotta all’essenziale. In un contesto simile, la preparazione e la rapidità decisionale diventano fondamentali per garantire sopravvivenza ed efficacia.
L’esercitazione nasce proprio da questa consapevolezza: offrire un addestramento continuo e realistico, capace di simulare condizioni operative complesse e di consolidare la componente morale, vero motore della resistenza psicofisica. Per due settimane, gli uomini e le donne della “Serenissima” hanno operato giorno e notte, rafforzando la propria resilienza operativa e mantenendo un alto livello di prontezza.
La struttura dell’esercitazione ha previsto una fase dedicata alla pianificazione e all’emanazione degli ordini, seguita da una fase di condotta pluriarma e interagenzia. I Comandanti hanno applicato processi decisionali tattici focalizzati sulla valutazione del terreno, sulla gestione delle risorse e sulla proiezione delle capacità in ambiente terrestre e anfibio.
La fase operativa ha coinvolto diversi attori istituzionali: un plotone del 4° Battaglione Carabinieri “Veneto”, un nucleo del Rescue Drones Network della Protezione Civile, assetti di artiglieria, di guerra elettronica, unità della logistica ed elicotteri d’attacco del 5° Reggimento AVES “Rigel”. Circa 400 partecipanti hanno operato tra la laguna veneziana, l’area litoranea e il comprensorio militare di Malcontenta di Mira.

Lo svolgimento a partiti contrapposti, grazie al sistema di simulazione SIAT, ha consentito di riprodurre condizioni di combattimento estremamente realistiche, verificando sul campo l’efficacia della manovra e delle decisioni adottate. Grande attenzione è stata posta sull’impiego del fuoco diretto e indiretto, sull’occupazione prolungata delle aree conquistate e sulla cooperazione tra reparti eterogenei.
La laguna veneta, con il suo ambiente complesso, ha rappresentato un teatro addestrativo ideale, permettendo di affinare le capacità anfibie dei lagunari. La varietà degli scenari ha richiesto adattabilità, velocità d’esecuzione e una sinergia precisa tra i diversi assetti coinvolti.
Uno degli aspetti più rilevanti dell’esercitazione è stato lo sviluppo di procedure aggiornate per aumentare la sopravvivenza sul campo di battaglia. La necessità di occultarsi rispetto agli assetti ISTAR – oggi in grado di identificare obiettivi con estrema precisione – ha imposto l’adozione di tecniche mirate alla riduzione della firma visiva, termica ed elettromagnetica.
La diffusione dei droni, la sorveglianza elettronica e la natura multidimensionale del combattimento impongono l’adozione di tattiche dinamiche e flessibili. Tra gli elementi fondamentali dell’addestramento figurano il diradamento in difesa, la dispersione controllata, i lavori sul campo di battaglia di primo tempo e la capacità di mantenere la coesione anche in assenza di comunicazioni costanti.

La “Bragadin 1-25” ha permesso di validare nuove procedure sperimentali e di consolidare capacità operative essenziali per rispondere in modo efficace alle minacce emergenti. Il reggimento lagunari “Serenissima”, grazie a un addestramento rigoroso e a una stretta cooperazione interforze, conferma la sua centralità strategica nel sistema difensivo nazionale.
La conclusione dell’attività fornisce un bilancio altamente positivo: due settimane di intensa preparazione hanno rafforzato professionalità, interoperabilità e prontezza operativa. In un mondo caratterizzato da minacce in rapido mutamento, la capacità di prepararsi a scenari complessi rappresenta oggi la chiave per garantire sicurezza, efficacia e tempestività d’azione.

Esercitazione Bragadin 1-25 natante in Attività notturna, Fonte Esercito Italiano.






