Lo spazio è ormai riconosciuto come teatro potenziale di operazioni militari. Gli Stati Uniti hanno formalizzato questo concetto con la costituzione della Space Force, dedicata a proteggere gli assetti orbitalizzati e sviluppare tecnologie di deterrenza e contromisure. Recentemente, l’X-37B Orbital Test Vehicle-7 (OTV-7) ha concluso una missione di 434 giorni, atterrando al Vandenberg Air Force Base il 7 marzo 2025 dopo aver sperimentato manovre in orbite ellittiche e testato sistemi di autonomia avanzata. Questo veicolo riutilizzabile, gestito dall’Air Force Rapid Capabilities Office, dimostra come il Pentagono punti a piattaforme flessibili per esperimenti tecnologici a lungo termine.
La Russia e la Cina non restano a guardare: Mosca ha condotto test ASAT a impulsi elettromagnetici in orbita bassa, mentre Pechino ha potenziato la costellazione Yaogan per sorveglianza radar anti-nave. Queste azioni sottolineano il rischio di “space war-gaming” senza precedenti, dove un singolo test ASAT può generare migliaia di detriti pericolosi.
I satelliti iperspettrali raccolgono immagini in centinaia di bande spettrali, individuando materiali camuffati, veicoli mimetizzati e attività logistiche con precisione centimetriche. Aziende europee e nazionali (Leonardo, Thales Alenia Space) collaborano allo sviluppo di payload che integrino AI per elaborazione a bordo, riducendo la latenza nella generazione di avvisi tattici .

Laser orbitanti e microonde a impulsi sono il futuro dell’offesa spaziale “soft-kill”. Demonstration come quelle effettuate da Raytheon in esercitazioni terrestri mostrano capacità di disturbare o danneggiare componenti elettroniche di satelliti ostili senza distruggerli fisicamente . I vantaggi sono molteplici: pochi detriti spaziali, operazioni a comando remoto e consumo ridotto di risorse rispetto a missili cinetici
Per evitare una corsa agli armamenti spaziali incontrollata, la NATO ha istituito il Combined Space Operations Center (CSpOC) e il Centre of Excellence for Space in Torrance, USA, per standardizzare procedure di collision avoidance e condivisione dati. L’UE ha lanciato il programma IRIS², una costellazione dual-use civile-militare attesa in orbita nel 2027, che fornirà servizi di comunicazione sicura e sorveglianza continua .
In Italia, il Ministero della Difesa finanzia progetti su laser a bordo di droni ad alta quota per contromisure DEW e supporta lo sviluppo di stazioni di terra avanzate per la gestione di dati iperspettrali. La sinergia tra industrie (Leonardo, Avio) e università mira a posizionare il Paese al centro delle supply chain di tecnologie spaziali difensive.

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