La NATO sta intensificando in modo significativo i suoi sforzi per salvaguardare le Infrastrutture Sottomarine Critiche (CUI) nella regione del Mediterraneo, sottolineando la necessità di una risposta unificata civile-militare contro l’escalation delle minacce ibride.
La Rete per le Infrastrutture Sottomarine Critiche (CUI)-Network dell’Alleanza si è riunita a Roma, Italia, il 20-21 novembre 2025, coinvolgendo esperti del Quartier Generale della NATO, Paesi Alleati, stakeholder industriali, rappresentanti dell’Unione Europea e, per la prima volta, Paesi partner della NATO.

Il fulcro dell’incontro è stato l’integrazione di prospettive e migliori pratiche per la messa in sicurezza dei sistemi sottomarini vitali — come gasdotti e cavi di comunicazione — nel Mediterraneo e oltre, una regione ritenuta “critica” per l’approccio di sicurezza a 360 gradi dell’Alleanza.
Un tema chiave è stato l’impiego di tecnologie di rilevamento e sorveglianza, inclusi i droni, per rafforzare la sicurezza intorno a questa infrastruttura in espansione e sempre più vitale.
I partecipanti hanno avuto una visione diretta degli sforzi congiunti civile-militari durante una visita al Centro di Sorveglianza delle Infrastrutture Sottomarine Critiche della Marina Militare Italiana. Il centro dimostra come le parti interessate monitorano e coordinano risposte rapide ad attività sospette in prossimità delle CUI.
“Un approccio a 360 gradi alla sicurezza è vitale per l’Alleanza. La regione del Mediterraneo non potrebbe essere più cruciale,” ha affermato l’Ambasciatore Jean-Charles Ellermann-Kingombe, Vicesegretario Generale Aggiunto della NATO per la Trasformazione Cibernetica e Digitale e Coordinatore Speciale per le Minacce Ibride.
“Siamo qui per approfondire i nostri scambi e per ampliare la portata della nostra cooperazione tra settori civile, militare, pubblico e privato,” ha aggiunto, notando la natura interconnessa delle minacce e delle sfide.

La CUI-Network della NATO è stata istituita nel febbraio 2024 con l’obiettivo di migliorare la condivisione delle informazioni e il coordinamento sulla resilienza delle infrastrutture.
L’accresciuta attenzione sulle CUI fa seguito alle interruzioni delle infrastrutture sottomarine nel Mar Baltico nel dicembre 2024, che hanno spinto la NATO a lanciare “Baltic Sentry”. Questa attività multi-dominio mira a rafforzare la presenza militare della NATO e a migliorare la capacità degli Alleati di rispondere ad atti destabilizzanti.
L’incontro di Roma segna un’espansione geografica di questa urgente priorità di sicurezza, consolidando il posto del Mediterraneo in prima linea nella strategia della NATO per scoraggiare e difendersi dalle minacce ibride dirette contro le infrastrutture essenziali.

Difesa Sottomarina: La NATO Rende il Mediterraneo Frontiera Anti-Ibrida






