Il 19 agosto 2025, il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti ha approvato la vendita all’Australia di 161 unità di lancio leggere (LwCLU) del sistema missilistico anticarro FGM-148 Javelin, per un valore stimato di 97,3 milioni di dollari. L’annuncio è stato diffuso dalla Defense Security Cooperation Agency (DSCA), che ha trasmesso la proposta al Congresso americano per l’approvazione finale.
Questo nuovo pacchetto si aggiunge a un precedente contratto dal valore inferiore alla soglia di notifica, pari a 6,3 milioni di dollari, già attivo per il supporto tecnico e logistico al sistema. Oltre ai lanciatori, l’accordo include simulatori, batterie di raffreddamento, manuali tecnici e operativi, assistenza ingegneristica, logistica, e supporto alla formazione.
L’esercito australiano utilizza già il sistema Javelin, noto per le sue capacità “fire-and-forget” e per la possibilità di colpire dall’alto veicoli corazzati e strutture fortificate. L’adozione della versione LwCLU – più leggera e versatile – rappresenta un miglioramento importante per la mobilità e l’efficacia delle truppe a terra, specie in ambienti dinamici e ad alta intensità come quelli previsti nella regione Indo-Pacifica.
Alla componente terrestre si aggiunge ora un ulteriore tassello nel quadro della modernizzazione della Australian Defence Force (ADF): il 21 agosto 2025, la Northrop Grumman Corporation ha annunciato la consegna alla Royal Australian Air Force (RAAF) di due velivoli a pilotaggio remoto MQ-4C Triton. Decollati dalla base navale statunitense di Patuxent River, in Maryland, i droni sono atterrati nella base australiana di Tindal, rafforzando la capacità di sorveglianza strategica del Paese.
Si tratta del secondo e terzo velivolo di un ordine iniziale di quattro unità. Il programma Triton australiano, sviluppato congiuntamente con la US Navy, prevede l’impiego di questi droni per missioni di intelligence, sorveglianza marittima, ricognizione e targeting, operando ad altitudini superiori ai 50.000 piedi con un’autonomia capace di coprire oltre 2 milioni di miglia quadrate in un solo volo.

Nel settembre 2023, il governo di Canberra ha formalizzato l’acquisto del quarto Triton, confermando la volontà di rafforzare il monitoraggio costante degli interessi marittimi australiani e garantire un controllo persistente, 24 ore su 24, sull’intero arco costiero e oceanico.
I Triton, inoltre, fungeranno da nodi di comunicazione strategici, facilitando il trasferimento sicuro e veloce di dati tra assetti navali, aerei e comandi terrestri. Ciò migliora drasticamente la consapevolezza situazionale e la capacità decisionale della RAAF e degli altri rami della difesa australiana.
Il duplice rafforzamento delle capacità militari australiane – sul piano terrestre con i Javelin, e su quello marittimo e aereo con i Triton – riflette la crescente attenzione di Canberra alla sicurezza regionale e al mantenimento di un vantaggio tecnologico nell’area Indo-Pacifica.
La decisione di investire in sistemi come il Javelin, efficace nei conflitti convenzionali e asimmetrici, e il Triton, piattaforma ISR di altissimo livello, si inserisce nella strategia australiana di resilienza difensiva, proiettata verso un modello integrato di deterrenza e prontezza. Secondo la DSCA, la vendita dei Javelin “aumenterà la capacità dell’Australia di affrontare le minacce attuali e future” e contribuirà in modo significativo alla “capacità anticarro della coalizione”.
I contractor coinvolti, come la Javelin Joint Venture (RTX e Lockheed Martin) e Northrop Grumman, sottolineano inoltre il forte legame industriale-militare tra Stati Uniti e Australia, uno degli assi portanti dell’alleanza AUKUS. Quest’ultima non si limita più alla condivisione di sottomarini a propulsione nucleare, ma si espande anche a settori cruciali come intelligence, sorveglianza, tecnologia e interoperabilità.

La combinazione tra sistemi d’arma terrestri mobili e piattaforme di sorveglianza strategica a lungo raggio offre all’Australia un vantaggio unico in un contesto internazionale caratterizzato da incertezze crescenti. Il controllo dei mari e la prontezza delle forze terrestri divengono così strumenti complementari di una visione difensiva multilivello.
In conclusione, gli ultimi sviluppi del 19 e 21 agosto 2025 rappresentano un salto di qualità per la difesa australiana, rafforzandone la capacità di deterrenza, di intervento tempestivo e di integrazione con gli alleati. In un’area cruciale come l’Indo-Pacifico, l’Australia si conferma così attore consapevole, pronto e connesso alle dinamiche globali di sicurezza.

Difesa australiana in evoluzione: nuovi Javelin e droni Triton per l’Indo-Pacifico
Fonte: https://euro-sd.com/2025/08/major-news/45949/australia-cleared-buy-lwclus/
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