Nel mosaico delle attività addestrative dell’Esercito Italiano, l’edizione 2025 dell’esercitazione “Muflone” appare come una tessera incisa con cura, dove la trama delle Forze Speciali si intreccia con quella della componente convenzionale. Dal 10 al 28 novembre, tra le pieghe del territorio senese e grossetano, il Comando delle Forze Speciali dell’Esercito (COMFOSE) ha guidato un’attività federata con “Mangusta 2025” della Brigata paracadutisti “Folgore” e con la “CAEX II” della Brigata Aeromobile “Friuli”.
L’obiettivo era misurare sul terreno la capacità di interoperare in uno scenario ostile, simulando un confronto con un avversario paritetico. A muoversi in quest’arena operativa sono state le Special Operation Task Unit (SOTU) del 9° Reggimento d’assalto paracadutisti “Col Moschin”, del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti “Ranger” e del 1° Reggimento Carabinieri “Tuscania”.
Le unità del 9° e del 4° Reggimento hanno condotto azioni offensive su obiettivi di alto valore, contribuendo allo sviluppo della manovra complessiva. La loro azione è stata preceduta da un’inserzione del 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali (REOS) e seguita dal ricongiungimento con le unità amiche, in un fitto lavoro di coordinamento sul terreno.
La SOTU del 1° Reggimento Carabinieri ha operato dopo un’infiltrazione anfibia, raccogliendo informazioni determinanti e preparando il terreno per un’azione diretta contro le forze avversarie. Nel complesso, l’esercitazione ha ulteriormente consolidato la collaborazione tra Forze Speciali, “Folgore”, “Friuli” e gli altri reparti coinvolti, confermando un’identità operativa sempre più condivisa.

I tiratori scelti del 7° Reggimento Alpini di Belluno scrivono la loro narrativa in punta di dito, dietro un otturatore che scorre come un sussurro. Alla European Best Sniper Team Competition di Grafenwoehr, una coppia della Brigata “Julia” ha conquistato il quinto posto assoluto, confermandosi per il secondo anno consecutivo tra le prime dieci squadre.
La competizione ha coinvolto 35 squadre da 22 nazioni, impegnate in sedici prove di crescente difficoltà. Qui si valutano non solo le capacità di tiro, ma anche conoscenze tecniche, preparazione fisica e procedure tattiche applicate con precisione.
La performance dei militari italiani è un segnale che va oltre il risultato sportivo: i reparti alpini continuano a interpretare l’eccellenza nel tiro di precisione, costruita con disciplina, rigore e attenzione ai dettagli. Una capacità strategica che, pur rimanendo silenziosa, acquisisce un peso specifico crescente nelle operazioni contemporanee.

Nel deserto del Qatar, l’esercitazione multinazionale “Ferocious Falcon 6” ha offerto un palcoscenico diverso ma unito dal filo conduttore della cooperazione internazionale. Presso il poligono di Al Qalayil, assetti dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri hanno operato insieme a Francia, Gran Bretagna, Qatar, Stati Uniti e Turchia.
Organizzata dal Ministero della Difesa del Qatar e dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI) per la componente italiana, l’esercitazione è stata articolata in un Command Post Exercise (CPX), un Field Training Exercise (FTX) con attività a fuoco e un seminario sulle principali sfide militari contemporanee. L’Italia ha contribuito illustrando le proprie capacità nel campo della Electronic Warfare.
Il culmine del FTX ha visto la Brigata Meccanizzata “Aosta” impegnata in uno scenario di warfighting in ambiente desertico, con l’impiego di piattaforme terrestri, supporto di fuoco, genio e capacità di acquisizione obiettivi. In cielo, l’Aeronautica Militare ha operato con Eurofighter e KC-767A per il rifornimento in volo.
Alla giornata conclusiva erano presenti il Ministero della Difesa del Qatar, i vertici delle Forze Armate qatarine e le delegazioni dei Paesi partecipanti. Per l’Italia era presente il Vice Comandante del COVI, Ammiraglio di Divisione Giacinto Sciandra.
La visita del Ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha incontrato il personale italiano impegnato nell’attività, ha sottolineato la professionalità e il contributo alla cooperazione bilaterale garantiti dalle nostre Forze Armate.
Le tre esercitazioni — MUFLONE 2025, la European Best Sniper Team Competition e Ferocious Falcon 6 — offrono un’immagine corale delle Forze Armate italiane, impegnate su piani differenti ma complementari. Dall’interoperabilità sul terreno nazionale all’eccellenza tecnica in competizione internazionale, fino alla cooperazione multilaterale nel Golfo, emerge una capacità in continua evoluzione, capace di fondere tradizione, innovazione e proiezione globale. Una traiettoria che porta verso una difesa più integrata, competente e pronta ad affrontare le sfide del presente.

Fonti:
https://www.difesa.it/smd/news-italia/qatar-conclusa-esercitazione-ferocious-falcon-6/83967.html

Dalle colline toscane al deserto del Golfo: tre prove di interoperabilità, precisione e dimostrazione della capacità militare italiana - Copyright Esercito Italiano






