Crosetto incontra le sigle sindacali militari: “Lo Stato deve dare attenzione concreta a chi lo serve in uniforme.”

CONDORALEXCONDORALEXInterforze4 mesi fa129 Visualizzazioni

Presso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia a Roma, si è svolto un importante incontro istituzionale tra il Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, e le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM). Un confronto definito dal Ministro “fondamentale per rafforzare il dialogo con le rappresentanze del personale militare e costruire una Difesa più forte, moderna e coesa”.

Accanto a Crosetto erano presenti il Sottosegretario Perego, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale C.A. Portolano, i Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate e i Comandanti Generali dei Corpi armati dello Stato.

USMIA: “Serve una riforma complessiva”

L’Unione Sindacale Militare Interforze Associati (USMIA), rappresentata dai Segretari Generali Leonardo Nitti, Roberto Mangione, Carmine Caforio, dal Segretario Nazionale Area Dirigenti Francesco Ceravolo, insieme al Presidente di USMIA Marina e GC Giampietro Giuseppe e al Vice Segretario Interforze Angelo Famiglietti (Carabinieri), ha presentato una piattaforma dettagliata di proposte per migliorare concretamente le condizioni lavorative e familiari del personale militare. Tra i punti principali:

  • Previdenza dedicata: Urgenza dell’attuazione integrale per correggere gli squilibri delle riforme passate, garantire certezze previdenziali ai giovani militari e favorire il ricambio generazionale.
  • Riordino delle carriere: Proposta una nuova riforma che valorizzi ruoli, funzioni e responsabilità in modo più equo ed efficace.
  • Progressioni di carriera: Richiesto lo sblocco delle situazioni di stallo, soprattutto nei gradi apicali, e il rinnovo del contratto della dirigenza con l’avvio dei tavoli negoziali.
  • Volontari in ferma prefissata: Auspicata una revisione normativa che garantisca la piena equiparazione con le Forze di Polizia a ordinamento militare, in materia di permessi, licenze, diritto allo studio e retribuzione.
  • Sanità militare: Proposta la creazione urgente di un tavolo tecnico interforze per la riforma del Servizio Sanitario Militare, con l’obiettivo di garantire servizi sanitari uniformi, di qualità e adeguati alle esigenze del personale.

USMIA ha ribadito con forza che la qualità dell’apparato militare dipende dal benessere dei suoi protagonisti:

“Un sistema di difesa moderno e credibile si fonda su professionisti motivati, rispettati e valorizzati, sia dal punto di vista economico che umano”.

SAM: “Investire nella difesa significa anche investire sul personale”

Il Sindacato Autonomo dei Militari (SAM), con il Segretario Generale Antonino Duca e il Presidente Nazionale Carmine Mazzarella ha ripreso le parole del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. Carmine Masiello:

“I militari combattono e rischiano la vita, ma alle loro spalle, direi al loro fianco, è necessario il supporto di una struttura nazionale compatta che li sostenga, sia sul piano materiale che morale.”

Il SAM ha evidenziato l’urgenza di affrontare tematiche come:

  • Dinamica salariale, previdenza e welfare: Affrontare con urgenza questi temi in modo adeguato alla realtà militare e alle sue peculiarità.
  • Superamento del modello 244/2012: Richiesta una revisione dell’attuale modello di riferimento, giudicato non più adeguato.

Il SAM ha giudicato positivamente il riconoscimento da parte del Ministro della validità delle proposte avanzate e l’annuncio dell’avvio di un dialogo con il Presidente del Consiglio e le Commissioni Difesa di Camera e Senato, per ascoltare anche le APCSM finora non convocate.

ASPMI: “Concretezza sulla specificità militare”

ASPMI è stata rappresentata dal Presidente Gen. D. (aus.) Massimo Margotti e dal Ten. Col. Leonardo D’Elia. Assente il Segretario Generale Francesco Gentile per gravi motivi familiari.

Margotti ha sollevato due questioni centrali:

  1. La necessità di correttivi normativi per le APCSM, a partire dalla disparità tra durata dei mandati e dei distacchi.
  2. Il pieno riconoscimento della specificità militare, con proposte su previdenza, tutele legali e sanitarie.

“È ora di dare contenuto concreto alla cornice della specificità, con provvedimenti chiari che migliorino la vita di chi serve il Paese in uniforme.”

Ha inoltre condiviso la critica di USMIA sulla gestione dei fondi contrattuali per la dirigenza, auspicando una distribuzione più equa.

S.I.A.M.O. Esercito: priorità per dignità e benessere del personale

S.I.A.M.O. Esercito ha partecipato con il Segretario Generale Mauro Palmas, affiancato da Williams Monte, Segretario Regionale Piemonte e Valle d’Aosta.

Palmas ha ringraziato per l’apertura al confronto, definendola un segnale “significativo di apertura e attenzione verso il personale militare” avanzando le seguenti richieste:

  • Attuazione della Legge 46/2022: Per garantire una rappresentanza sindacale autenticamente autonoma e operativa.
  • Stabilizzazione del personale precario: Attraverso lo scorrimento delle graduatorie di idonei non vincitori.
  • Snellimento delle procedure di avanzamento: Per assicurare trasparenza, motivazione e certezza nelle promozioni.
  • Ampliamento dei concorsi interni per ufficiali: Inclusione anche di idonei non vincitori, con criteri meritocratici sostenibili.
  • Riqualificazione del patrimonio abitativo: Miglioramento delle condizioni delle case demaniali a uso abitativo.
  • Ammodernamento del parco automezzi: Essenziale per operatività e sicurezza quotidiana.
  • Previdenza specifica militare: Istituzione di un sistema pensato sulla base delle peculiarità e dell’usura del servizio.
  • Estensione dell’indennità di volo: Riconoscimento anche per i mitraglieri di bordo.
  • Pagamenti tempestivi di straordinari e indennità: Come elemento minimo di rispetto e tutela professionale.
  • Revisione dei criteri di trasferimento: Più equità, trasparenza e attenzione alle esigenze familiari.

S.I.A.M.O. Esercito ha confermato la volontà di proseguire in un dialogo responsabile e istituzionale, a tutela del personale e nel rispetto dei principi costituzionali che regolano il rapporto tra militari e Repubblica.

SIAM – Sindacato Aeronautica Militare

Per il SIAM – Sindacato Aeronautica Militare, presente all’incontro con una propria delegazione, il confronto con il Ministro Guido Crosetto ha rappresentato un momento significativo nella costruzione di un dialogo istituzionale maturo tra Governo e rappresentanze militari.

Nel corso dell’incontro, sono state ribadite le principali criticità che affliggono il personale dell’Aeronautica Militare, a partire dallo stato giuridico dei VFI, giudicato ormai insostenibile, fino alla necessità di una previdenza dedicata per garantire una pensione dignitosa al personale in uscita.

Tra i temi portati all’attenzione anche le condizioni alloggiative, il miglioramento del trattamento economico, l’adeguamento delle indennità di missione ferme da oltre vent’anni, e il prossimo contratto di lavoro, per il quale si attende solo l’avvio dei tavoli tecnici.

Il SIAM ha apprezzato il trasferimento dell’Ufficio relazioni sindacali dal vertice militare al Gabinetto del Ministro, ritenuto un passo fondamentale per riconoscere pienamente la natura politica e non subordinata del dialogo sindacale.

Il sindacato ha infine ribadito che vigilerà sul rispetto delle promesse e degli impegni assunti oggi e che non accetterà mai un rapporto di subordinazione, ma solo un confronto alla pari, nell’interesse esclusivo del personale che rappresenta.

AMUS – Aeronautica: “Serve una nuova stagione di diritti, retribuzioni adeguate e riforme strutturali”

A rappresentare l’associazione erano presenti il Segretario Generale Guido Bottacchiari e il membro del Direttivo Nazionale Gianbattista Bellanova. AMUS ha avuto a disposizione 22 minuti complessivi, grazie anche alla delega concessa da altre sigle sindacali.

L’intervento di Bottacchiari si è aperto con un’azione di sensibilizzazione diretta al Ministro, centrata sulle condizioni retributive del personale militare, sottolineando il grave divario accumulato tra stipendi e costo della vita, stimato in oltre il 20% negli ultimi vent’anni. Una penalizzazione, ha ricordato, che ha colpito in particolare il personale contrattualizzato, interessando di fatto tutti i livelli della scala gerarchica

AMUS ha richiesto risorse dedicate per concludere le contrattazioni in corso dei dirigenti (terzo pilastro retributivo) e per avviare il contratto 2025/2027 del personale contrattualizzato. È stata inoltre ribadita l’urgenza di avviare contestualmente la previdenza dedicata e complementare, a tutela soprattutto dei più giovani.

Sul fronte delle carriere, è stata sollecitata una revisione dei ruoli, con valorizzazione delle nuove professionalità e superamento di inquadramenti obsoleti, come i laureati relegati a ruoli esecutivi.

AMUS ha poi rappresentato le istanze condivise da 18 sigle nazionali, chiedendo:

  • Interlocuzione sindacale anche a livello locale, oltre quello regionale.
  • Procedure più chiare e progressive per la consultazione tra APCSM e Amministrazioni.
  • Definizione precisa delle prerogative dei dirigenti sindacali, su incarichi, distacchi, impiego e tutele.
  • Apertura ai servizi di CAF e Patronato, oggi impedito da vincoli normativi.

È stato inoltre richiesto di collocare l’Ufficio Relazioni Sindacali direttamente presso l’Autorità politica di vertice, per rendere più efficace il confronto con le rappresentanze del personale.

ITAMIL Esercito: “Non chiediamo privilegi, ma rispetto, strumenti e ascolto”

ITAMIL era presente con il Segretario Girolamo Foti, il Presidente Frattalemi e il Vice Presidente Passarelli. Foti nel suo discorso ha ringraziato il Ministro per l’attenzione dimostrata verso il personale militare, richiamando le parole del Presidente Mattarella sugli stipendi insufficienti.

Il Segretario ITAMIL ha segnalato le seguenti criticità operative:

  • Nessuna convocazione delle Commissioni Difesa in tre anni.
  • Mancanza di un incontro con la Presidenza del Consiglio.
  • Esiti non concreti degli incontri tematici con le amministrazioni.
  • Compressione delle prerogative sindacali a livello territoriale a seguito delle modifiche alla Legge 46 e al COM.
  • Assenza di strumenti operativi efficaci per i rappresentanti.
  • Preoccupazioni ambientali a Teulada, con richiesta di massima trasparenza e tutela per la salute dei militari.
  • Necessità di azioni verificabili e non solo incontri formali, specie in vista del rinnovo contrattuale 2025–2027.

Ha poi continuato poi sui nodi strutturali ancora aperti:

  • Welfare e convenzioni su scala nazionale (trasporti pubblici, aerei, treni, traghetti), allineati alle Forze di Polizia.
  • Riordino e ricostruzione delle carriere, attualmente in stallo.
  • Concorso straordinario ex art. 958.
  • Stabilizzazione dei VFP (Volontari in Ferma Prefissata).
  • Emergenza abitativa per il personale.
  • Aggiornamento dei coefficienti pensionistici e riconoscimento della specificità militare.
  • Modifiche su Legge 104, art. 42-bis e Legge 267, a fronte dell’invecchiamento del personale e della mancata sostituzione generazionale (effetto Legge 244/2012).

Foti ha infine illustrato alcune proposte operative:

  • Convocazioni periodiche da parte delle Commissioni Difesa.
  • Incontro formale con la Presidenza del Consiglio, da calendarizzare.
  • Tracciabilità e verifica degli esiti degli incontri con le amministrazioni.
  • Ripristino delle prerogative sindacali territoriali.
  • Istituzione di un osservatorio paritetico Ministero–Sindacati.
  • Verifica delle condizioni ambientali, partendo da Teulada.
  • Meccanismo di consultazione permanente con i sindacati militari.

ITAMIL ha ribadito che rafforzare il dialogo con le rappresentanze è un dovere istituzionale e non tempo perso, concludendo di non chiedere privilegi, ma rispetto, ascolto e strumenti adeguati, ricordando che

“La democrazia si rafforza quando si ascoltano tutte le voci, anche quelle fuori dal coro. La storia ci insegna che il buon senso spesso risolve più problemi dei proclami. E oggi, di buon senso, ne abbiamo un disperato bisogno”

Decreto FESI firmato, pagamenti ad agosto

Durante il confronto, è stato comunicato che il Ministro Crosetto ha firmato il decreto FESI nella giornata stessa e che i pagamenti avverranno nel mese di agosto, notizia accolta con favore da tutte le sigle presenti.

Cosé il decreto FESI?

Il FESI (Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali) è un compenso accessorio erogato nel 2025 a favore del personale militare in servizio permanente, come riconoscimento economico legato all’effettiva presenza in servizio nel corso dell’anno 2024, e recepisce l’accordo negoziale stipulato con le APCSM (Associazioni Professionali a Carattere Sindacale dei Militari).

Le parole del Ministro Crosetto

In chiusura, Crosetto ha espresso soddisfazione per il dialogo:

“Oggi un momento importante di confronto con le organizzazioni sindacali della Difesa. Abbiamo fatto passi avanti nel dialogo, costruendo insieme nuove procedure e metodologie per tutelare al meglio il personale” ha detto il Ministro Crosetto che ha poi aggiunto:

“Il nostro impegno è chiaro: collaborare per migliorare condizioni di lavoro e benessere, in un contesto internazionale che richiede una Difesa sempre più forte e preparata. Serve un rinnovamento profondo, con investimenti sul personale, formazione adeguata e modernizzazione delle regole, ricordando la specificità e l’importanza delle Forze Armate per il Paese. Ringrazio tutti per il lavoro svolto e confermo la volontà di ascoltare, rispondere e agire con rapidità e concretezza. Il nostro obiettivo comune è garantire che chi lavora nella Difesa abbia dallo Stato l’attenzione che merita.”

Conclusione

L’incontro rappresenta un momento significativo nel rafforzamento del dialogo tra il Ministero della Difesa e le rappresentanze sindacali militari. Le istanze emerse, chiare e condivise, confermano la volontà di costruire un percorso concreto di miglioramento delle condizioni del personale. Da parte del Ministro Crosetto è emersa una disponibilità concreta all’ascolto e al confronto, elemento che rafforza ulteriormente il ruolo centrale del militare come servitore dello Stato e presidio essenziale al servizio della collettività.

Crosetto incontra le sigle sindacali militari: "Lo Stato deve dare attenzione concreta a chi lo serve in uniforme."
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Al secolo Alessandro Generotti, C.le magg. Paracadutista in congedo. Brevetto Paracadutista Militare nº 192806. 186º RGT Par. Folgore/5º BTG. Par. El Alamein/XIII Cp. Par. Condor. Fondatore e amministratore del sito web BRIGATAFOLGORE.NET e DIFESANEWS.COM. Blogger e informatico di professione

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