Presso il Circolo Ufficiali delle Forze Armate d’Italia a Roma, si è svolto un importante incontro istituzionale tra il Ministro della Difesa, On. Guido Crosetto, e le Associazioni Professionali a Carattere Sindacale tra Militari (APCSM). Un confronto definito dal Ministro “fondamentale per rafforzare il dialogo con le rappresentanze del personale militare e costruire una Difesa più forte, moderna e coesa”.
Accanto a Crosetto erano presenti il Sottosegretario Perego, il Capo di Stato Maggiore della Difesa Generale C.A. Portolano, i Capi di Stato Maggiore delle Forze Armate e i Comandanti Generali dei Corpi armati dello Stato.
L’Unione Sindacale Militare Interforze Associati (USMIA), rappresentata dai Segretari Generali Leonardo Nitti, Roberto Mangione, Carmine Caforio, dal Segretario Nazionale Area Dirigenti Francesco Ceravolo, insieme al Presidente di USMIA Marina e GC Giampietro Giuseppe e al Vice Segretario Interforze Angelo Famiglietti (Carabinieri), ha presentato una piattaforma dettagliata di proposte per migliorare concretamente le condizioni lavorative e familiari del personale militare. Tra i punti principali:
USMIA ha ribadito con forza che la qualità dell’apparato militare dipende dal benessere dei suoi protagonisti:
“Un sistema di difesa moderno e credibile si fonda su professionisti motivati, rispettati e valorizzati, sia dal punto di vista economico che umano”.
Il Sindacato Autonomo dei Militari (SAM), con il Segretario Generale Antonino Duca e il Presidente Nazionale Carmine Mazzarella ha ripreso le parole del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, Gen. Carmine Masiello:
“I militari combattono e rischiano la vita, ma alle loro spalle, direi al loro fianco, è necessario il supporto di una struttura nazionale compatta che li sostenga, sia sul piano materiale che morale.”
Il SAM ha evidenziato l’urgenza di affrontare tematiche come:
Il SAM ha giudicato positivamente il riconoscimento da parte del Ministro della validità delle proposte avanzate e l’annuncio dell’avvio di un dialogo con il Presidente del Consiglio e le Commissioni Difesa di Camera e Senato, per ascoltare anche le APCSM finora non convocate.
ASPMI è stata rappresentata dal Presidente Gen. D. (aus.) Massimo Margotti e dal Ten. Col. Leonardo D’Elia. Assente il Segretario Generale Francesco Gentile per gravi motivi familiari.
Margotti ha sollevato due questioni centrali:
“È ora di dare contenuto concreto alla cornice della specificità, con provvedimenti chiari che migliorino la vita di chi serve il Paese in uniforme.”
Ha inoltre condiviso la critica di USMIA sulla gestione dei fondi contrattuali per la dirigenza, auspicando una distribuzione più equa.
S.I.A.M.O. Esercito ha partecipato con il Segretario Generale Mauro Palmas, affiancato da Williams Monte, Segretario Regionale Piemonte e Valle d’Aosta.
Palmas ha ringraziato per l’apertura al confronto, definendola un segnale “significativo di apertura e attenzione verso il personale militare” avanzando le seguenti richieste:
S.I.A.M.O. Esercito ha confermato la volontà di proseguire in un dialogo responsabile e istituzionale, a tutela del personale e nel rispetto dei principi costituzionali che regolano il rapporto tra militari e Repubblica.
Per il SIAM – Sindacato Aeronautica Militare, presente all’incontro con una propria delegazione, il confronto con il Ministro Guido Crosetto ha rappresentato un momento significativo nella costruzione di un dialogo istituzionale maturo tra Governo e rappresentanze militari.
Nel corso dell’incontro, sono state ribadite le principali criticità che affliggono il personale dell’Aeronautica Militare, a partire dallo stato giuridico dei VFI, giudicato ormai insostenibile, fino alla necessità di una previdenza dedicata per garantire una pensione dignitosa al personale in uscita.
Tra i temi portati all’attenzione anche le condizioni alloggiative, il miglioramento del trattamento economico, l’adeguamento delle indennità di missione ferme da oltre vent’anni, e il prossimo contratto di lavoro, per il quale si attende solo l’avvio dei tavoli tecnici.
Il SIAM ha apprezzato il trasferimento dell’Ufficio relazioni sindacali dal vertice militare al Gabinetto del Ministro, ritenuto un passo fondamentale per riconoscere pienamente la natura politica e non subordinata del dialogo sindacale.
Il sindacato ha infine ribadito che vigilerà sul rispetto delle promesse e degli impegni assunti oggi e che non accetterà mai un rapporto di subordinazione, ma solo un confronto alla pari, nell’interesse esclusivo del personale che rappresenta.
A rappresentare l’associazione erano presenti il Segretario Generale Guido Bottacchiari e il membro del Direttivo Nazionale Gianbattista Bellanova. AMUS ha avuto a disposizione 22 minuti complessivi, grazie anche alla delega concessa da altre sigle sindacali.
L’intervento di Bottacchiari si è aperto con un’azione di sensibilizzazione diretta al Ministro, centrata sulle condizioni retributive del personale militare, sottolineando il grave divario accumulato tra stipendi e costo della vita, stimato in oltre il 20% negli ultimi vent’anni. Una penalizzazione, ha ricordato, che ha colpito in particolare il personale contrattualizzato, interessando di fatto tutti i livelli della scala gerarchica
AMUS ha richiesto risorse dedicate per concludere le contrattazioni in corso dei dirigenti (terzo pilastro retributivo) e per avviare il contratto 2025/2027 del personale contrattualizzato. È stata inoltre ribadita l’urgenza di avviare contestualmente la previdenza dedicata e complementare, a tutela soprattutto dei più giovani.
Sul fronte delle carriere, è stata sollecitata una revisione dei ruoli, con valorizzazione delle nuove professionalità e superamento di inquadramenti obsoleti, come i laureati relegati a ruoli esecutivi.
AMUS ha poi rappresentato le istanze condivise da 18 sigle nazionali, chiedendo:
È stato inoltre richiesto di collocare l’Ufficio Relazioni Sindacali direttamente presso l’Autorità politica di vertice, per rendere più efficace il confronto con le rappresentanze del personale.
ITAMIL era presente con il Segretario Girolamo Foti, il Presidente Frattalemi e il Vice Presidente Passarelli. Foti nel suo discorso ha ringraziato il Ministro per l’attenzione dimostrata verso il personale militare, richiamando le parole del Presidente Mattarella sugli stipendi insufficienti.
Il Segretario ITAMIL ha segnalato le seguenti criticità operative:
Ha poi continuato poi sui nodi strutturali ancora aperti:
Foti ha infine illustrato alcune proposte operative:
ITAMIL ha ribadito che rafforzare il dialogo con le rappresentanze è un dovere istituzionale e non tempo perso, concludendo di non chiedere privilegi, ma rispetto, ascolto e strumenti adeguati, ricordando che
“La democrazia si rafforza quando si ascoltano tutte le voci, anche quelle fuori dal coro. La storia ci insegna che il buon senso spesso risolve più problemi dei proclami. E oggi, di buon senso, ne abbiamo un disperato bisogno”
Durante il confronto, è stato comunicato che il Ministro Crosetto ha firmato il decreto FESI nella giornata stessa e che i pagamenti avverranno nel mese di agosto, notizia accolta con favore da tutte le sigle presenti.
Il FESI (Fondo per l’Efficienza dei Servizi Istituzionali) è un compenso accessorio erogato nel 2025 a favore del personale militare in servizio permanente, come riconoscimento economico legato all’effettiva presenza in servizio nel corso dell’anno 2024, e recepisce l’accordo negoziale stipulato con le APCSM (Associazioni Professionali a Carattere Sindacale dei Militari).
In chiusura, Crosetto ha espresso soddisfazione per il dialogo:
“Oggi un momento importante di confronto con le organizzazioni sindacali della Difesa. Abbiamo fatto passi avanti nel dialogo, costruendo insieme nuove procedure e metodologie per tutelare al meglio il personale” ha detto il Ministro Crosetto che ha poi aggiunto:
“Il nostro impegno è chiaro: collaborare per migliorare condizioni di lavoro e benessere, in un contesto internazionale che richiede una Difesa sempre più forte e preparata. Serve un rinnovamento profondo, con investimenti sul personale, formazione adeguata e modernizzazione delle regole, ricordando la specificità e l’importanza delle Forze Armate per il Paese. Ringrazio tutti per il lavoro svolto e confermo la volontà di ascoltare, rispondere e agire con rapidità e concretezza. Il nostro obiettivo comune è garantire che chi lavora nella Difesa abbia dallo Stato l’attenzione che merita.”
L’incontro rappresenta un momento significativo nel rafforzamento del dialogo tra il Ministero della Difesa e le rappresentanze sindacali militari. Le istanze emerse, chiare e condivise, confermano la volontà di costruire un percorso concreto di miglioramento delle condizioni del personale. Da parte del Ministro Crosetto è emersa una disponibilità concreta all’ascolto e al confronto, elemento che rafforza ulteriormente il ruolo centrale del militare come servitore dello Stato e presidio essenziale al servizio della collettività.

Il Ministro della Difesa Crosetto, la Voce Rassicurante nella stagione buia






