Cobra Warrior 25-2: la più grande esercitazione aerea della RAF

L’edizione Cobra Warrior 25-2, in programma dal 15 settembre al 3 ottobre 2025, si annuncia come una delle più vaste e articolate esercitazioni aeree mai organizzate dalla Royal Air Force (RAF). Secondo il documento pubblicato dalla Civil Aviation Authority (CAA) del Regno Unito, la partecipazione sarà di livello intercontinentale, con una rappresentanza eterogenea di assetti da combattimento, ricognizione e supporto.

I partecipanti

Gli Stati Uniti schiereranno due unità di F-16 Fighting Falcon (480th Fighter Squadron da Spangdahlem e 510th da Aviano) e il prestigioso 93rd Bomb Squadron di Barksdale con i bombardieri strategici B-52H Stratofortress, che potrebbero operare da RAF Fairford o compiere missioni transatlantiche.

Dal Canada arriveranno i CF-188 Hornet del 425° Squadron e i CC-130H Hercules del 435° Squadron, con capacità di rifornimento in volo. La Germania sarà presente con gli Eurofighter EF2000 del Taktisches Luftwaffengeschwader 74.

L’Italia parteciperà con gli Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto (9º Gruppo Caccia) e con i Gulfstream G550 CAEW del 14° Stormo di Pratica di Mare (71º Gruppo), fondamentali per le missioni di allerta precoce e comando e controllo.

Per la prima volta dalla Seconda guerra mondiale, il Giappone parteciperà con i suoi F-15J della Japan Air Self-Defense Force (JASDF), schierati a RAF Coningsby. Una presenza dal forte valore simbolico e geopolitico: non solo si tratta di un inedito dispiegamento in Europa, ma segna anche l’integrazione sempre più stretta tra il quadrante euro-atlantico e quello indo-pacifico.

A completare il quadro, ci saranno i velivoli NATO E-3 AWACS e una serie di operatori civili specializzati come i Top Aces A-4N Skyhawk, i Learjet 35/36 della GFD e i jet aggressor della Draken Aviation (Falcon 20, L-159 Honey Badger, DA42). La RAF, oltre ai Protector RG1 del 31° Squadron e ai Poseidon MRA1 del 42° Squadron, metterà in campo numerose unità dell’Army Air Corps e della Fleet Air Arm, insieme ai reparti statunitensi già di base nel Regno Unito.

Aircraft Operators (fonte ufficiale)

• British Army – 1 Regt AAC, 3 Regt AAC
• Royal Navy – 845 NAS, 847 NAS
• Royal Air Force – 2 Sqn, 3 Sqn, 6 Sqn, 9 Sqn, 11 Sqn, 29 Sqn, 207 Sqn, 617 Sqn, 18 Sqn, 10/101 Sqn, 31 Sqn, 51 Sqn, 99 Sqn, 30 Sqn, 70 Sqn, 42 Sqn, 19/20 Sqn
• United States Air Force – 93rd Sqn, 100th AR Sqn, 480th Sqn, 493rd Sqn, 494th Sqn, 510th Sqn, 67th SOS, 7th SOW
• Italian Air Force – 9th Fighter Sqn (4° Stormo, Grosseto), 71st Sqn (14° Stormo, Pratica di Mare)
• German Air Force – TAW74
• Royal Canadian Air Force – 425 Sqn, 435 Sqn
• Operatori civili – Draken Aviation, Top Aces (Germany), GFD GmbH (Germany)

Struttura e obiettivi

La Cobra Warrior è gestita dal 92° Squadron e dall’Air and Space Warfare Centre della RAF, con sede a Waddington. L’esercitazione è progettata per addestrare i partecipanti a operazioni aeree multidominio ad alta intensità e prevede: nelle prime due settimane missioni diurne (11:00–13:00) con focus sull’interoperabilità e sulla pianificazione; nella terza settimana missioni notturne (20:00–22:00), per simulare scenari di maggiore difficoltà.

Le forze coinvolte si eserciteranno in un ampio spettro di missioni: difesa e attacco contro-aereo (DCA/OCA), attacchi congiunti, supporto aereo ravvicinato e operazioni ISR (Intelligence, Surveillance, Reconnaissance). La presenza dei B-52H, dei G550 CAEW italiani, degli AWACS NATO e dei caccia multiruolo (Eurofighter, F-16, Hornet, F-15J) consente di riprodurre scenari moderni di conflitto, nei quali la superiorità informativa e la capacità di comando e controllo sono decisive quanto la potenza di fuoco.

Il valore del dispiegamento giapponese

Il coinvolgimento giapponese segna una svolta: i cieli europei e quelli del Pacifico diventano simbolicamente connessi, a testimonianza della natura sempre più globale delle sfide alla sicurezza collettiva. Questa partecipazione si intreccia con il Global Combat Air Programme (GCAP), il progetto trilaterale che unisce Regno Unito, Giappone e Italia nello sviluppo di un caccia di sesta generazione, previsto entro il 2035.

Lanciato nel 2022 e consolidato da un trattato nel 2023, il programma è oggi gestito da una joint venture tra Leonardo, BAE Systems e la giapponese JAIEC. Non si tratta solo della creazione di un velivolo, ma di un ecosistema operativo integrato, stealth e connesso, capace di interagire con droni, satelliti e capacità cyber.

Il segretario alla Difesa britannico John Healey ha definito la cooperazione con Tokyo un’“epoca d’oro” nei rapporti di difesa. La sua controparte giapponese, Gen Nakatami, ha ribadito la centralità del partenariato al forum Pacific Future, mentre la portaerei HMS Prince of Wales faceva scalo a Tokyo, in segno di rafforzamento della cooperazione navale e aerea.

Implicazioni strategiche

Per l’Europa, significa poter contare su un partner asiatico capace di proiezione strategica e interoperabilità. Per il Giappone, rafforzare i legami oltre la propria regione e consolidare il settore industriale in un campo cruciale. Per l’Italia, riaffermare il proprio ruolo di hub tecnologico e industriale nella difesa europea, contribuendo in maniera sostanziale al GCAP e alla futura superiorità aerea.

La Cobra Warrior 25-2 non è soltanto un’esercitazione militare, ma un messaggio politico chiaro: il fronte euro-atlantico e quello indo-pacifico si avvicinano, delineando un asse di sicurezza globale fondato su interoperabilità, tecnologia avanzata e coesione strategica.