
Artiglio 2025: Forze Speciali dell'Aeronautica Militare e Agile Combat Employment
La 4ª edizione dell’esercitazione “Artiglio 2025” si è svolta presso il Distaccamento Aeroportuale di Piacenza – San Damiano, pianificata e condotta dal 17° Stormo Incursori sotto il coordinamento della 1ª Brigata Aerea Operazioni Speciali (BAOS).
L’attività ha costituito la fase conclusiva del 10° Corso BIAM (Brevetto Incursore dell’Aeronautica Militare), uno dei percorsi selettivi e addestrativi più impegnativi della Forza Armata, della durata di circa due anni, che porta giovani allievi a conseguire la qualifica di Incursore AM.
In un quadro operativo internazionale in continua evoluzione, “Artiglio 2025” ha concretizzato il concetto NATO di Agile Combat Employment (ACE), puntando su mobilità, dispersione controllata e capacità di operare da basi avanzate con supporto logistico ridotto. Le Forze Speciali dell’Aeronautica sono state integrate con piattaforme di 4ª e 5ª generazione e con infrastrutture C2 avanzate, in un ambiente multidominio ad alta intensità.
Per l’occasione, il Distaccamento di Piacenza è stato trasformato in un austere advanced operating node: una base aerea avanzata in territorio “conteso”, esposta a minacce multidominio e caratterizzata da risorse limitate. In questo scenario, gli Allievi Incursori e un Distaccamento Operativo del 17° Stormo hanno condotto una missione ad ampio spettro, che ha compreso raccolta informativa, ingaggio di obiettivi, rigenerazione di assetti aerei ed esfiltrazione.
La struttura della missione si è ispirata al modello delle Global Access Operations (GAO), capacità che i Combat Control Team (CCT) dell’Aeronautica stanno sviluppando per abilitare la proiezione aerospaziale avanzata a supporto dell’ACE.

Il cuore operativo di “Artiglio 2025” è stato affidato a una Special Operations Task Unit (SOTU) del 17° Stormo, incaricata di infiltrarsi in modalità covert per rendere operativa e mettere in sicurezza una pista di atterraggio “di opportunità”, inizialmente ignota e potenzialmente sorvegliata dal nemico. Questa attività ha consentito il riarmo e il rifornimento di assetti aerei impegnati nella generazione di effetti Counter–A2AD (Anti-Access / Area-Denial) contro obiettivi sensibili e nodi critici avversari.
Le operazioni sono iniziate con l’infiltrazione di allievi e operatori del 17° Stormo a bordo di un HH-101A del 9° Stormo, mediante tecnica FRIES (Fast Rope Insertion Extraction System). Una volta a terra, sono state condotte missioni di Special Reconnaissance (SR) per la raccolta di informazioni ad alto valore e di Direct Action (DA) per la neutralizzazione degli obiettivi assegnati.
A supporto delle forze sul terreno sono intervenuti gli F-2000A Eurofighter del 4° Stormo di Grosseto e del 51° Stormo di Istrana, impegnati in attività di Close Air Support (CAS). A questi si è aggiunto un PA-200 Tornado del 6° Stormo, impiegato in missioni combinate SR – GAAI (Ground Assisted Air Interdiction) e guidato da una seconda SOTU del 17° Stormo, con il compito di ridurre le minacce provenienti dal suolo e intercettare High Value Targets.
Questo dispositivo integrato ha aperto la strada all’inserimento controllato di un F-35A Lightning II del 6° Stormo, essenziale per la sanificazione di aree operative “contese” e per la generazione di effetti aerospaziali avanzati.
Al termine delle azioni sugli obiettivi, le Forze Speciali sono state esfiltrate in modalità covert da un C-27J della 46^ Brigata Aerea, a conferma dell’elevato livello di integrazione tra assetti aerei e componenti aerospaziali di superficie.

Uno degli aspetti più innovativi di “Artiglio 2025” è stata la realizzazione, per la prima volta in ambiente “conteso” e su base alternata, di un Forward Arming and Refuelling Point (FARP) dedicato a un F-35A del 6° Stormo “Diavoli Rossi”. Grazie alla piena interoperabilità tra velivolo, personale del FARP Team del 3° Stormo di Villafranca e operatori delle Forze Speciali AM, l’F-35A è stato condotto a terra in sicurezza sulla pista di San Damiano, dove è stato eseguito un “hot refuelling” con motore acceso e pilota a bordo.
Questa procedura ha consentito di ridurre drasticamente i tempi di rigenerazione, permettendo al velivolo di 5ª generazione di tornare in volo in pochi minuti. Si tratta di una capacità chiave per rigenerare rapidamente la potenza aerea da un airfield “disperso” e potenzialmente sotto attacco ostile, in piena coerenza con i principi dell’Agile Combat Employment.
Nel complesso, “Artiglio 2025” non ha rappresentato soltanto il traguardo formativo per i nuovi Incursori, ma un passo ulteriore nella costruzione di un dispositivo ACE maturo all’interno dell’Aeronautica Militare. L’esercitazione ha integrato capacità speciali, piattaforme di ultima generazione, assetti ad ala rotante, capacità FARP e nodi C2 avanzati, in un ambiente multidominio sempre più realistico e sfidante.
Gli Incursori del 17° Stormo si confermano abilitatori fondamentali della proiezione aerospaziale nazionale, in grado di garantire accesso, apertura e protezione di basi avanzate in territori ostili. I risultati ottenuti rafforzano la resilienza, la prontezza e la capacità di risposta della Forza Armata nei moderni scenari operativi, caratterizzati da elevata complessità e continua evoluzione.

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