Si è conclusa nel Mediterraneo orientale l’esercitazione Dynamic Guard 2025, uno dei più rilevanti appuntamenti addestrativi della NATO in materia di guerra elettronica e difesa dalle minacce navali avanzate. L’attività è stata guidata dall’Italia attraverso la fregata FREMM Carlo Bergamini, attuale flagship dello Standing NATO Maritime Group 2 (SNMG2), al comando del Contrammiraglio Francesco Iavazzo.
Dynamic Guard 2025 ha messo alla prova le capacità alleate nel contrasto a missili antinave e minacce elettroniche complesse, simulando scenari realistici con attività di rilevamento, tracciamento e contrasto delle emissioni radar, fino a tecniche avanzate come jamming e spoofing.
L’obiettivo era duplice: accrescere la prontezza delle singole unità e perfezionare l’interoperabilità tra le diverse Marine, condizione indispensabile per operare efficacemente in contesti multinazionali.

All’esercitazione hanno preso parte anche le unità della Marina turca — TCG Barbaros, TCG Gediz, TCG Imbat e la rifornitrice TCG Akar — con il contributo degli specialisti del NATO Joint Electronic Warfare Core Staff (JEWCS). Questa sinergia ha permesso di testare procedure comuni e affinare le risposte integrate a scenari di minaccia ibrida.
Il Contrammiraglio Iavazzo ha sottolineato come esercitazioni di questo tipo siano fondamentali per “incrementare la prontezza e l’interoperabilità delle forze alleate”, evidenziando il valore della leadership italiana in un settore critico quale la guerra elettronica marittima.
L’impegno della Marina Militare nel guidare lo SNMG2 rappresenta inoltre un chiaro segnale del contributo nazionale alla sicurezza collettiva dell’Alleanza, soprattutto in un Mediterraneo che resta un’area di interesse strategico.
Secondo la NATO, Dynamic Guard contribuisce a sharpen electronic warfare readiness, ossia a rafforzare la prontezza alleata nel settore della guerra elettronica, considerato sempre più decisivo nel garantire la superiorità operativa sul mare. La capacità di integrare piattaforme navali e specialisti in scenari congiunti, riproducendo le minacce più avanzate, si traduce in una maggiore deterrenza e resilienza dell’intera Alleanza.


Dynamic Guard 2025: Italia e NATO rafforzano la prontezza nella guerra elettronica






