Sulle vette del Gran Sasso, cinquanta Allievi Marescialli della Scuola Ispettori e Sovrintendenti della Guardia di Finanza hanno preso parte a una marcia di addestramento lunga 12 chilometri, con un dislivello di 900 metri, affiancati da trenta militari del 9° Reggimento Alpini della Brigata Alpina Taurinense.
L’attività, partita da Campo Imperatore, ha unito preparazione fisica, formazione tecnica e valori profondamente radicati nelle tradizioni delle Forze Armate.
La giornata ha assunto anche un forte valore simbolico. Durante la marcia, gli Alpini hanno deposto una corona di fiori in memoria del Primo Caporal Maggiore Massimiliano Cassa e del Primo Caporal Maggiore Giovanni De Giorgi, entrambi del 9° Reggimento Alpini, tragicamente scomparsi durante un’escursione sul Gran Sasso mentre si trovavano liberi dal servizio. Un gesto che ha reso l’addestramento non solo un momento di crescita professionale, ma anche un’occasione di raccoglimento e di vicinanza.

La marcia rientra nel ciclo di esercitazioni militari previste per gli allievi del primo anno di corso della Scuola Ispettori e Sovrintendenti delle Fiamme Gialle.
Grazie alla collaborazione con l’Esercito Italiano, gli istruttori del 9° Reggimento Alpini hanno messo a disposizione la loro esperienza maturata sia in territorio nazionale sia durante missioni internazionali.
Questo tipo di addestramento va ben oltre la dimensione sportiva: la marcia in montagna richiede resistenza, disciplina, capacità di orientamento e coesione del gruppo, qualità fondamentali per chi si prepara a comandare uomini e mezzi in scenari complessi.
Accanto alla prova fisica, gli allievi hanno potuto confrontarsi con diverse nozioni tattiche e specialistiche, che spaziano dal combattimento in centri abitati al controllo della folla, fino alle tecniche di arrampicata e all’allestimento di attendamenti utili per fronteggiare situazioni di emergenza.
Ogni passo lungo i sentieri del Gran Sasso ha rappresentato non solo un banco di prova, ma anche un’occasione per rafforzare lo spirito di Corpo e la fiducia reciproca tra allievi e istruttori, tra Fiamme Gialle e Alpini.

L’ascensione sul massiccio abruzzese non è stata soltanto un esercizio di resistenza, ma un’esperienza che unisce formazione professionale, memoria dei caduti e condivisione dei valori militari.
La collaborazione tra la Guardia di Finanza e le Truppe Alpine si conferma così un modello virtuoso di addestramento congiunto, capace di trasmettere competenze operative e, al tempo stesso, rafforzare legami di fratellanza fondati sul comune retaggio montano.


Guardia di Finanza e Alpini insieme sul Gran Sasso: addestramento, memoria e spirito di Corpo
Fonte: https://vastoweb.com/2025/09/abruzzo/guardia-di-finanza-e-alpini-sulle-vette-del-gran-sasso/
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