La Lituania ha presentato un ambizioso piano di addestramento che coinvolgerà circa 22.000 cittadini, di cui 7.000 bambini, con l’obiettivo di prepararli alla costruzione e al pilotaggio di droni entro il 2028. L’iniziativa, sostenuta dai ministeri della Difesa e dell’Istruzione, nasce dal timore di una possibile aggressione russa, alla luce delle tensioni crescenti in Europa orientale e della guerra in Ucraina.
Secondo quanto annunciato dal ministro della Difesa Dovilė Šakalienė, “entro il 2028 circa 15.500 adulti e 7.000 bambini acquisiranno competenze nel controllo dei droni”. Il programma prevede la creazione di nove centri di addestramento distribuiti sul territorio nazionale, con i primi che apriranno già a settembre 2025 a Jonava, Tauragė e Kėdainiai.
Il calendario è serrato: nel 2026 saranno operativi i centri di Šiauliai e Panevėžys, nel 2027 quelli di Utena e Telšiai, mentre nel 2028 toccherà a Klaipėda e Marijampolė.
Il piano è pensato per diverse fasce d’età.
Il governo ha stanziato 3,3 milioni di euro per finanziare il progetto. Le risorse saranno utilizzate per acquistare:
I droni, già largamente impiegati in Ucraina come strumenti di ricognizione, sorveglianza e attacco a distanza, rappresentano secondo Vilnius un tassello fondamentale per la difesa civile e militare del Paese.
La Lituania, con una popolazione di appena 2,8 milioni di abitanti e un’estensione territoriale di circa 65.000 km², confina con la Bielorussia – alleata di Mosca – e con l’exclave russa di Kaliningrad, oltre ad affacciarsi sul Mar Baltico. Una posizione geografica che la rende particolarmente vulnerabile.
Dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel 2022, la percezione del rischio è cresciuta in modo esponenziale. Il nuovo piano formativo mira non solo a rafforzare le capacità difensive, ma anche a garantire che la resistenza civile possa contare su cittadini preparati e resilienti in caso di aggressione.
Il programma non si limita all’addestramento. Parallelamente, la Lituania sta investendo anche in sistemi anti-drone, consapevole che la guerra moderna non si gioca più solo con carri armati e artiglieria, ma con la supremazia tecnologica nei cieli.
Come sottolineato dal ministro Šakalienė, “la nostra forza sta nel preparare la popolazione a resistere e a difendere la nazione con tutti i mezzi disponibili. I droni sono il futuro della guerra e la Lituania deve essere pronta”.

22.000 lituani a scuola di droni: il progetto per la resistenza civile contro la minaccia russa






