Il 25 agosto 2025, presso il Washington Navy Yard di Washington D.C., si è svolta la cerimonia ufficiale di insediamento dell’ammiraglio Daryl Caudle come 34° Capo delle Operazioni Navali (CNO). All’evento hanno preso parte oltre 300 tra alti dirigenti del Dipartimento della Difesa, personalità istituzionali, ufficiali della Marina e familiari, sottolineando il rilievo strategico della nomina.
Il ruolo di CNO rappresenta uno dei più prestigiosi e delicati all’interno delle forze armate statunitensi. Il Capo delle Operazioni Navali, infatti, è membro dello Stato Maggiore Congiunto e funge da principale consigliere in materia navale per il Presidente degli Stati Uniti, il Consiglio di Sicurezza Nazionale, il Segretario della Difesa e le principali autorità politiche. A lui spetta la responsabilità di garantire la prontezza operativa delle flotte, l’impiego efficiente delle risorse e la modernizzazione continua delle strutture, sia a terra che in mare.
Nel suo videomessaggio inaugurale alla flotta, diffuso poco prima della cerimonia, l’ammiraglio Caudle ha espresso orgoglio, gratitudine e determinazione nell’assumere la guida della Marina in una fase storica caratterizzata da grandi sfide geopolitiche e tecnologiche. Ha rimarcato l’intenzione di servire la missione con assoluta dedizione, tracciando subito le priorità che orienteranno il suo mandato.
Durante il discorso di insediamento, l’ammiraglio Caudle ha chiarito quale sarà l’asse portante della sua leadership: il marinaio al centro della visione strategica. La formazione, il benessere e la preparazione degli uomini e delle donne in divisa rappresenteranno il fulcro di ogni decisione, perché, come ha sottolineato, “senza marinai pronti a combattere, nessuna flotta può avere successo”.

Le sue linee guida si riassumono in tre concetti chiave: la fonderia, la flotta e il modo in cui combattiamo. Con “fonderia” Caudle ha voluto richiamare l’idea della costruzione di nuove capacità, della formazione continua e dell’innovazione tecnologica necessaria a forgiare la Marina del futuro. Con “flotta” ha inteso l’insieme degli strumenti operativi, dai sommergibili alle portaerei, dalle unità anfibie ai sistemi senza equipaggio, che devono essere mantenuti moderni, efficienti e interoperabili con gli alleati. Infine, “il modo in cui combattiamo” indica la necessità di adattarsi a scenari globali sempre più complessi, nei quali la superiorità navale statunitense deve sapersi tradurre in deterrenza, sicurezza delle rotte marittime e capacità di intervento rapido.
A presiedere la cerimonia è stato il Segretario della Marina John Phelan, che ha espresso parole di forte sostegno al nuovo CNO. Phelan ha sottolineato la reputazione dell’ammiraglio come leader che sfida lo status quo, pretende risultati e non accetta compromessi quando si tratta di eccellenza e missione. Particolare attenzione è stata dedicata anche al tema della cantieristica navale, riconosciuta come settore strategico per garantire la competitività e la sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
L’ammiraglio Caudle, originario di Winston-Salem, Carolina del Nord, ha conseguito la laurea alla North Carolina State University nel 1985 ed è un orgoglioso membro del “Wolfpack” (soprannome della comunità studentesca e delle squadre sportive della NC State University, che richiama lo spirito di appartenenza e coesione tipico di un branco di lupi). Nel corso della sua carriera quarantennale ha ricoperto incarichi di altissimo profilo: è stato comandante del Comando delle forze della flotta statunitense, comandante delle forze sottomarine e comandante della forza sottomarina dell’Atlantico. Questi ruoli gli hanno consentito di maturare una profonda esperienza operativa, in particolare nel settore della guerra subacquea e nella gestione di comandi con un forte impatto strategico globale.
Nella sua allocuzione, Caudle non ha mancato di sottolineare la gratitudine verso la propria famiglia e, in particolare, verso la moglie Donna Caudle, definita “l’ancora che mi ha tenuto con i piedi per terra” durante i periodi difficili della carriera militare. Un riconoscimento che evidenzia la dimensione personale e il sacrificio condiviso dalle famiglie dei militari, spesso silenziose protagoniste delle missioni.
Il nuovo CNO succede all’ammiraglio Jim Kilby, che ha ricoperto l’incarico ad interim da febbraio ad agosto 2025. Sia Caudle che il Segretario Phelan hanno espresso gratitudine per la guida di Kilby, che ha garantito continuità nelle operazioni e ha rafforzato la collaborazione con gli alleati in un periodo di transizione delicata.

Con l’insediamento di Daryl Caudle, la Marina statunitense si appresta dunque a entrare in una fase di rinnovata energia e leadership, orientata a mantenere la supremazia marittima in un mondo in rapida evoluzione. La sua visione – basata su marinai motivati, una flotta moderna e un approccio operativo innovativo – rappresenta un impegno concreto a garantire che gli Stati Uniti restino pronti a “combattere e vincere, oggi e in futuro”.

Cambio al vertice della Marina USA: l’ammiraglio Daryl Caudle diventa 34° CNO






