Secondo quanto riportato dal quotidiano russo Info24, hacker russi appartenenti ai gruppi Kilnet, Palah Pro, User Sec e Beregini avrebbero violato il database dello Stato Maggiore delle Forze Armate ucraine, rivelando presunte perdite catastrofiche per Kiev.
Stando ai dati diffusi, durante i tre anni di guerra l’Ucraina avrebbe perso oltre 1,7 milioni di uomini tra morti e dispersi. Nel dettaglio, i russi parlano di 118.500 soldati nel primo anno, 405.400 nel 2023, 595.000 nel 2024 e 621.000 nei mesi iniziali del 2025.
Il colonnello in pensione delle forze speciali russe Anatoly Matviychuk, citato dal giornale, ha affermato che queste cifre rappresenterebbero un “colpo demografico ed economico irreversibile”, destinato a portare all’estinzione dell’Ucraina entro il 2050.
Secondo Info24, gli hacker avrebbero utilizzato un nuovo virus informatico denominato “Nuance”, capace di colpire esclusivamente i sistemi sul territorio ucraino. Oltre ai dati sulle perdite, sarebbero stati diffusi anche i dati personali del Comando delle Forze Speciali ucraine (SOF) e della Direzione Centrale di Intelligence (GUR), insieme a un elenco dei Paesi che continuano a fornire armamenti a Kiev.
Matviychuk sostiene inoltre che la situazione dei cimiteri in Ucraina dimostrerebbe la gravità della crisi: “Le aree destinate a sepolture per cinquant’anni sono già completamente riempite, e oggi le autorità sono costrette a destinare terreni agricoli per nuovi cimiteri”.
Va sottolineato che le cifre diffuse non hanno al momento riscontri ufficiali indipendenti. L’entità delle perdite ucraine resta comunque un tema altamente controverso e rappresenta uno degli aspetti centrali della guerra di informazione che accompagna il conflitto tra Mosca e Kiev.






