Il 14 agosto 2025 un tiratore scelto ucraino dell’unità combinata “Pryvid” ha stabilito un nuovo primato mondiale, eliminando due militari russi da una distanza di 4.000 metri. L’impresa, riportata da Mil.in.ua, ha avuto luogo nel settore di Pokrovsko-Mirnograd ed è stata resa possibile grazie all’impiego di un fucile anti-materiale Alligator da 14,5 mm, coadiuvato da un sistema di puntamento con intelligenza artificiale e dal supporto di un UAV da ricognizione.
Secondo quanto riportato, il proiettile ha attraversato la finestra di un edificio dietro cui si trovavano i due soldati russi. La portata del tiro ha superato di 200 metri il precedente record, stabilito nel novembre 2023 dal 58enne Vyacheslav Kovalsky, appartenente all’unità SBU, che aveva neutralizzato un nemico a 3.800 metri con un fucile Horizon’s Lord di fabbricazione ucraina.

Il fucile Alligator, introdotto nel 2020, è un’arma di nuova concezione: lungo 2 metri, con canna da 1,2 metri e peso complessivo di 22,5 kg, ha una velocità iniziale di 980 m/s e può perforare piastre da 10 mm a 1,5 km. La sua missione primaria è la distruzione di postazioni fortificate e mezzi leggeri, ma l’impiego di agosto ha mostrato come possa essere usato con efficacia estrema anche in funzione anti-personale a distanze mai raggiunte prima.
L’unità “Pryvid” ha già rivendicato quasi 1.000 neutralizzazioni dall’inizio del conflitto, consolidando la reputazione dei cecchini ucraini come tra i più letali e innovativi sul campo di battaglia.
Uno degli aspetti più innovativi di questo record è l’integrazione tra sniping tradizionale e tecnologie emergenti. L’uso di droni da ricognizione per la valutazione delle condizioni di tiro e di sistemi di calcolo basati su intelligenza artificiale ha permesso di compensare variabili come vento, temperatura, pressione atmosferica e traiettoria balistica.
Si tratta di una dimostrazione tangibile di come la guerra moderna stia trasformando anche discipline “antiche” come il tiro di precisione in un sistema complesso e multidominio, dove la sinergia uomo-macchina diventa determinante.

Il record ucraino dei 4.000 metri segna un nuovo punto di riferimento nella storia del tiro di precisione, sottolineando il connubio tra addestramento, tecnologia e coraggio individuale.
Se in Ucraina l’impiego di fucili anti-materiale e sistemi avanzati ha permesso di stabilire un primato mondiale, per l’Europa questo episodio rappresenta un campanello d’allarme: i nuclei tiratori scelti dovranno aggiornare il proprio equipaggiamento con droni da ricognizione dedicati, ottiche supportate da intelligenza artificiale e nuovi fucili adatti all’ingaggio a distanze superiori ai 2.000 metri. Solo così sarà possibile mantenere la superiorità operativa e rispondere efficacemente alle sfide della guerra moderna.

Sniper ucraino stabilisce il record mondiale a 4.000 metri - aggiornamento necessario per i tiratori scelti italiani - DEFENSANEWS.COM - Noticias defensa y seguridad






