IDV, la sfida degli UGV: cooperazione con l’Ucraina per accelerare

Iveco Defence Vehicles (IDV) ha annunciato il rebranding della società britannica MIRA UGV in IDV Robotics, a seguito dell’acquisizione di una quota di maggioranza completata a gennaio 2023. La nuova entità, con sede nel Regno Unito, rappresenta il cuore delle attività IDV nel settore dei veicoli terrestri senza equipaggio (Uncrewed Ground Vehicle – UGV), un ambito che sta conoscendo una crescita senza precedenti sia in termini tecnologici sia operativi.

Il debutto ufficiale è avvenuto alla fiera DSEI 2023 di Londra con la presentazione della piattaforma multiruolo VIKING, un UGV 6×6 ad alta mobilità pensato per missioni critiche: ricognizione, supporto di fuoco, rifornimento dell’ultimo miglio, evacuazione dei feriti e operazioni in scenari CBRN (chimico, biologico, radiologico e nucleare).

Accanto a VIKING, IDV Robotics porta in dote tecnologie avanzate come MACE, uno stack proprietario di autonomia in grado di garantire operazioni semi-autonome e autonome, navigazione in ambienti negati dal GNSS, riconoscimento avanzato del terreno e integrazione con sistemi aerei senza pilota (UAS), in ottica RAS (Robotic Autonomous Systems).

L’interesse ucraino: UGV come strumento di sopravvivenza

Nel conflitto in corso contro la Russia, gli UGV si stanno rivelando uno dei moltiplicatori di forza più preziosi. Borys Kremenskyi, addetto militare dell’Ambasciata ucraina a Washington, ha ribadito in più occasioni come Kiev sia pronta a testare qualsiasi piattaforma offerta dall’industria.

“Siamo pronti a prendere qualsiasi sistema per testarlo,” ha dichiarato, sottolineando che la capacità di innovare costantemente è essenziale: “Se non innovi per due mesi, sei morto. Devi cambiare.”

Gli UGV trovano applicazione in scenari operativi estremamente vari:

• Guerra elettronica (EW): le linee del fronte sono sature di segnali e i droni terrestri vengono equipaggiati con moduli EW per operare in ambienti ostili.
• Evacuazione medica: i droni russi colpiscono anche i veicoli contrassegnati da simboli medici, rendendo gli UGV essenziali per trasportare i feriti in sicurezza.
• Sminamento: con oltre il 20% del territorio ucraino contaminato da mine, gli UGV rappresentano uno strumento più sicuro rispetto agli operatori umani.
• Ricognizione e sorveglianza: sistemi come il Droid TW, sviluppato in Ucraina e operativo dal 2024, sfruttano algoritmi di intelligenza artificiale per identificare le forze nemiche.

Il Ministero della Difesa ucraino ha già autorizzato, solo nel primo semestre 2025, l’impiego di circa 30 nuovi UGV e stazioni d’arma telecomandate, segnale di un’accelerazione rapida nella robotizzazione delle forze armate.

Opportunità per IDV: cooperazione strategica e implicazioni NATO

Il contesto ucraino, caratterizzato da una pressione operativa senza precedenti, rappresenta un laboratorio bellico unico dove tecnologie sperimentali vengono messe alla prova quotidianamente. Per IDV Robotics, che punta ad affermarsi come leader europeo nel settore, la possibilità di collaborare con Kiev significherebbe non solo affinare i propri sistemi in scenari reali, ma anche consolidare il proprio ruolo all’interno della filiera NATO.

La partnership con l’Ucraina potrebbe permettere a IDV di testare e adattare rapidamente le proprie piattaforme come VIKING e il pacchetto di autonomia MACE, beneficiando di un ritorno tecnologico immediato e di feedback operativo che difficilmente sarebbe ottenibile in contesti addestrativi tradizionali.

La crescente adozione degli UGV da parte dell’Ucraina, inoltre, rischia di ridefinire gli standard alleati: soluzioni sviluppate e validate sul campo potrebbero essere integrate nelle dottrine NATO, accelerando la diffusione di sistemi robotici interoperabili tra le forze armate occidentali.

Eventi come GVSETS 2025 hanno mostrato chiaramente che la guerra moderna richiede soluzioni autonome, modulari e tecnologicamente avanzate. In questa cornice, IDV ha l’opportunità di posizionarsi come ponte tecnologico tra l’innovazione occidentale e il banco di prova ucraino, rafforzando al tempo stesso il tessuto industriale della difesa europea.

Conclusione

Il futuro della guerra terrestre è sempre più unmanned. Per Iveco Defence Vehicles, attraverso la neonata IDV Robotics, la cooperazione con l’Ucraina potrebbe rappresentare il passo decisivo per trasformare il know-how tecnologico in capacità operative di nuova generazione.

Una sinergia che non solo aumenterebbe le probabilità di sopravvivenza sul campo per i soldati, ma potrebbe anche consolidare l’industria europea della difesa nel settore dei sistemi autonomi, rafforzando la postura tecnologica e strategica della NATO.