a Germania compie un passo deciso verso il rafforzamento della propria capacità militare. Il governo tedesco ha approvato un disegno di legge che punta a semplificare e velocizzare le procedure di approvvigionamento per la Difesa, nonché i lavori di costruzione delle basi militari. Lo riferisce l’agenzia Reuters.
La nuova norma prevede l’allentamento delle regole sugli appalti pubblici per i contratti di difesa, con la possibilità di evitare le gare pubbliche in casi urgenti. Inoltre, i contratti più rilevanti non dovranno più essere suddivisi in lotti minori, snellendo così l’intero processo.
I nuovi limiti fissati sono:
Il provvedimento, pensato per rafforzare la prontezza operativa della Bundeswehr, resterà in vigore per 10 anni.
“Con questo disegno di legge rimuoviamo molti dei vincoli che finora ci hanno impedito di agire con maggiore rapidità,” ha dichiarato il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius.
“Possiamo finalmente concentrarci su ciò che davvero conta per la capacità difensiva e l’equipaggiamento della Bundeswehr.”
La riforma tedesca non è un caso isolato: anche in Italia si era tentato di introdurre nuove regole per velocizzare il procurement della Difesa, puntando su maggiore flessibilità e tempi più brevi per rafforzare l’efficienza operativa delle Forze Armate. Tuttavia, la proposta di emendamento al Decreto infrastrutture è stata bloccata dal no della Lega e delle opposizioni, facendo di fatto saltare l’iniziativa.
Il nuovo modello auspicato, basato su strumenti innovativi e criteri di semplificazione, è descritto nel nostro approfondimento:
-> “Sicurezza: Difesa italiana rivoluziona il procurement”
Questi tentativi, pur tra ostacoli politici, confermano come l’Europa stia cercando di muoversi in modo coordinato verso un rafforzamento strutturale della propria capacità militare.
La mossa tedesca è in linea con le iniziative dell’Unione Europea. A giugno, la Commissione Europea ha presentato una proposta per accelerare il rilascio dei permessi per progetti nel settore Difesa, riducendo i tempi burocratici da anni a 60 giorni. È inoltre previsto che ogni Stato membro crei punti di contatto dedicati per facilitare gli investimenti industriali.
Tutto rientra nel piano “ReArm Europe”, lanciato a marzo dalla presidente della Commissione Ursula von der Leyen, che punta a mobilitare 800 miliardi di euro per rafforzare l’industria europea della Difesa e migliorare la cooperazione tra i Paesi UE.

Berlino accelera sulla Difesa: via libera a una nuova legge per snellire gli appalti militari - DIFESANEWS.COM - Notizie difesa, sicurezza e geopolitica






